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Randagismo, ennesimo allarme da via Chopin

Cani sempre più aggressivi minacciano i residenti

"Abbiamo sempre convissuto con i cani randagi ma ora la situazione è diventata insostenibile".
L'ennesima segnalazione arriva da via Chopin a due passi dalla ferrovia e porta la firma di Francesco, uno studente costretto quotidianamente a scansare gruppi di cani aggressivi.
"Scrivo per denunciare la situazione particolarmente critica che ormai da un bel po' di tempo si é creata nel mio quartiere. Il fenomeno del randagismo é ormai noto da tempo in quanto la nostra periferia sembra essere il luogo di riparo per cani randagi, soprattutto cuccioli indifesi ed infreddoliti. Da sempre ci sono state diverse lamentele ma fino a poco tempo fa si conviveva con questa situazione".

Qualcosa però è cambiato negli ultimi mesi.
"Nel vicinato sono presenti cani di media e grossa taglia particolarmente aggressivi anche nei nostri confronti. Diversi sono gli episodi di aggressione già segnalati alle autorità. L'ultimo stamane quando un ragazzino appena uscito di casa é stato aggredito da due cani. Fortunatamente ha avuto la prontezza di distrarli lanciando lo zaino per terra e mettersi al riparo salendo su una macchina parcheggiata; solo le urla del vicinato hanno allontanato i cani".
Un episodio non isolato se si pensa che "La settimana scorsa mio padre é stato aggredito all'alba e fortunatamente é riuscito a difendersi con la sua borsa da lavoro. Alcune settimane addietro io stesso sono stato seguito da un cane visibilmente affamato attratto dalla mia borsa frigo contenente il pranzo".
A quanto pare la situazione è nota a tutti in quartiere.

"Da qualche anno nel mio quartiere eravamo abituati alla presenza di alcuni gatti totalmente innocui, che per altro ci aiutavano a tenere il quartiere libero da topi e insetti vari. Dalla scorsa estate la loro presenza è impercettibile, vivono nascosti e non fanno altro che scappare dai cani".
"La situazione di degrado della periferia è oramai evidente" conclude Francesco chiedendo un intervento immediato dell'amministrazione comunale poiché "non è a rischio solo la reputazione di una città ma anche la vita dei più piccoli che rappresentano il futuro per il nostro paese e che attualmente non sono più liberi di giocare o andare a scuola".

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