passeggiando con la storia- confraternita ospedale s rocco
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Passeggiando con la storia

Confraternita e ospedale di S. Rocco

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

La fonte, imprescindibile compagna per ogni ricerca storica che si rispetti, altrimenti ci si iscrive all'albo dei copia e incolla. Arte molto facile e frequente per chi non vuole farsi passare per ladro, ma lo è, di ogni ricostruzione di inganno e di abuso del suo voler apparire, ad ogni costo, originale.
Per questa pagina odierna due sono state le fonti da me consultate. Marisa D'Agostino – Fedele Raguso: Confraternite Statuti Attività socio – assistenziali Gravina secc. XV –XVIII, Pubblicità & Stampa 1990 e Carlo Caputo: San Domenico presenza e memoria L'antica chiesa di S. Tommaso attuale Parrocchia di S. Domenico in Gravina (Nari), 1988 Topografica meridionale Cassano delle Murge.

Partiamo dal primo testo. "E' impossibile stabilire la data di nascita di questa confraternita e ospedale, perché ci mancano fonti e statuti relativi. Si ricava la prima citazione da un atto civile del 1580, in cui un tal Magister Mariano de Magistro Lorito compare come confratello di Sant'Antonio da Padova, di S. Rocco e Santa Maria di Costantinopoli. Da altro documento del 1587 si rileca che un tal Giacomo de Pascale viene citato nella corte vescovile di Gravina per irregolarità amministrative quando era stato procuratore del venerabile ospedale di S. Roco. Questi (Giacomo) sostenne, a discarico dell'addebito, che parte di esso, cioè 26 carlini, fu speso per far dipingere la figura di S. Rocco.

Questa confraternita, a nostro avviso, nacque contemporaneamente a quella di S. Antonio da Padova, intorno al 1447 con l'autorizzazione di fra Madio da Otranto, provinciale dei Minori Conventuali che concedette facoltà di poter edificare una chiesa, ossia cappella in onore di S. Antonio da Padova, attigua alla chiesa di S. Francesco. Essa era costituita da frati e laici, amministrata da un procuratore e 4 consultori, con oratorio nella piccola chiesa omonima. L'amministrazione finanziaria si basava su un patrimonio di 1700 ducati con un giro di entrate e uscite di 200 ducati.

Dell'ospedale non abbiamo descrizione e dettagli, sappiamo per certo che era esistente e funzionante il 1615, quando tra le uscite compare anche la somma di 25 ducati per elemosine che si elargivano il 16 agosto, giorno della festa di S. Rocco. Dal 1633 non è più menzionata né come confraternita né come ospedale. Però viene richiamata in un editto del 1666, come confraternita obbligata a partecipare alle 40 ore del SS. Sacramento.

La chiesa, risulta da un testimone, essere stata costruita a spese dell'università di Gravina e concessa al convento di S. Francesco unitamente ad alcuni beni immobili, che rendevano 8 ducati circa. Altro testimone fa risalire la costruzione della chiesa al periodo della peste che aveva toccato Gravina intorno al 1527 – 28, come d'altra parte tutta la Puglia. E' facile credere che tale confraternita sia nata sotto la protezione di S. Rocco, in quanto santo degli ospedali, che già altrove, compresa la stessa Roma, aveva determinato la nascita di altre confraternite ed ospedali A Gravina tale vita associativa fu, forse, anche sostenuta dagli effetti miracolistici della statua del Santo, ma ebbe, come tante altre, vita difficile per la propria gestione autonoma o per meglio dire collegata a quella dell'ordine monastico dei padri Minori Conventuali di S. Francesco, parte viva ed integrante sia di questa confraternita che di quella di S. Antonio".

Di tutt'altro tenore la ricostruzione storica fatta da don Carlo Caputo nella citata pubblicazione. Sembra che abbia attinto più dagli archivi parrocchiali, che non attraverso l'utilizzo di altre fonti, tanto che il racconto risente di una vicinanza più nostri tempi, al secolo scorso per la precisione, quando, con ogni probabilità, nel frattempo, la confraternita si era estinta e fu ricostituita il 6 gennaio 1924, avendo, d'allora, la sede presso la chiesa parrocchiale di S. Domenico.

"Correttezza storica vuole che l'ispiratore della prima idea va rivendicata al signor Parrulli Lorenzo fu Francesco, mentre il primo promotore fu il signor Foglio Salvatore di Leonardo. E proprio nell'abitazione del Foglio, il 6 gennaio 1924 si riunirono alle ore 17, oltre al Foglio ed al Parrulli, i signori Marchese Giovanni, Carlucci Alfonso, Lorusso Francesco, Lafronza Michele, Aulenti Giovanni, Colaninno Leonardo, Candeliere Gennaro, Topputo Raffaele.

Il Foglio, come risulta dal 1° verbale, "espone loro il desiderio di volere insieme ad essi costituire, qui in Gravina, nella chiesa di S. Domenico, sotto l'alto patronato di S. Rocco, previa superiore approvazione delle regolari autorità ecclesiastiche la Confraternita di S. Rocco, collo scopo di promuovere il miglioramento spirituale e morale fra gli associati, mercè le pratiche religiose, il buon esempio e le buone opere, nonché quello di dare decente sepoltura e suffragi ai defunti aggregati". In quel primo incontro si fece anche il nome del primo Assistente Spirituale, don Giacomo Mastrogiacomo.

S. Ecc. Mons. Giovanni M. Sanna, Vescovo di Gravina, con suo Decreto del 6 aprile 1924 costituiva ufficialmente la Confraternita di S. Rocco, approvandone lo Statuto. Presidente onorario a vita fu proclamato il Cav. Rag. Giuseppe Pace e al mattino del 19 giugno, festa del Corpus Domini, avvenne l'inaugurazione e la benedizione del Labaro.

E' interessante, leggendo lo Statuto, l'art. 2 che recita così: "possono far parte di tale sodalizio i cittadini artigiani, avendo il sodalizio il carattere esclusivo di Confraternita Operaia Cristiana". Lo statuto, composto di 19 articoli, è un documento importante dell'associazionismo di quei tempi. La sede della Confraternita, in S. Domenico, fu stabilita nella cappella di S. Filippo, che oggi non esiste più. Con la elezione del presidente effettivo nella persona di Foglio Salvatore e con la vestizione di 30 soci il 20 giugno 1924 la Confraternita iniziò in pieno la sua vita attiva sino ai nostri giorni".
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  • Giuseppe Massari
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