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Passeggiando con la storia

Gli abiti d’epoca della Fondazione Pomarici Santomasi

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Tra le collezioni che la Fondazione Ettore Pomarici custodisce, vi è quella relativa agli abiti antichi, appartenuti alla nobile famiglia del Barone Ettore. Alcuni di questi pezzi, 10 in tutto, fanno bella mostra, suscitando curiosità ed interesse, soprattutto da parte di modellisti, stilisti e sarti. Ma non solo. Infatti, questi rari pezzi di bellezza, che costituiscono un patrimonio di tessuti, di colori, di stile, di eleganza, di portamento e di arte sartoriale, certamente, non hanno sfigurato al cospetto di altri abiti storici provenienti da altri paesi della Puglia, all'interno della mostra: Moda al Castello, svoltasi presso il Castello Svevo di Bari, tra le sale Bona Sforza e Normanna, dal 14 giugno al due novembre dello scorso anno. Il corredo, databile tra il seicento e l'ottocento, ha ricevuto il riconoscimento da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, nonché da parte della Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia.

Questa sezione, all'interno dell'edificio, rappresenta un'operazione culturale di rilevante spessore qualitativo e rivela la funzione di rappresentanza che gli abiti hanno avuto nella storia del costume di una società che li ha assunti a riferimento simbolico. Parlando di abiti non si può non parlare di tessuti senza pensare all'egemonia francese sul manufatto, agli apparati lussuosi e scenografici pilotati dai fasti autocelebrativi nell'ostentazione di abiti di seta broccati in oro e sete policrome.

Il 700 e l'800 vedono il dominio incontrastato del tessuto francese, risultato di ricerche e applicazioni che si susseguono e portano ad una tessitura meccanizzata facilitata dall'uso di trame e orditi resi sottili da nuove tecniche di filatura. L'abito costituisce non solo un fatto puramente ornamentale ma ambiziosamente una rappresentazione di nuovi modelli culturali.

Uno degli abiti più rappresentativi è il vestito da ballo, stile impero, realizzato in tulle meccanico bianco con ricami a racemi in oro lamellare dei primi anni dell'800. L'abito, di evidente destinazione cerimoniale, consente per qualità sartoriali, ma soprattutto per tipologia decorativa ed esecuzione del ricamo, di ipotizzare una creatività ispirata al modello francese.

Uscendo dal contesto storico, tornando all'attualità, è giusto e doveroso ricordare che l'intero corredo espositivo è stato oggetto di restauro curato dalla Sig.ra Rosa D'Elia, nell'ambito delle manifestazioni centenarie per la morte del Barone Ettore Pomarici Santomasi (1917-2017). La comune caratteristica di questo vestiario è il dominio incontrastato del tessuto francese e l'utilizzo di seta broccata in oro e di sete policrome. Abiti d'epoca, che narrano l'importanza assegnata allo stile del vestiario tra il 1600 e il 1800, fattore che influenzò profondamente gli usi e i costumi della società in quell'epoca.

Ecco, in sintesi, la descrizione dei vestiti: Abito da cerimonia di stile impero e manifattura francese di seta verde chiaro a bande alternato di raso e taffetà; Vestito da ballo di stile impero con tulle meccanico bianco e con ricami a racemi in oro lamellare; sottabito di musso- la bianca; Abito da sposa in due pezzi damascato di seta a motivi floreali color rosa tea, applicazioni di ricamo sulle tulle meccanico color bianco avorio; gonna con pieghe posteriori à la polonnaise o " a sellino".

Abito da visita in tre pezzi taffetà di seta verde, mandorla operata a righe verticali; gonna con drappeggio posteriore "a sellino" con piccolo strascico arrotondato; giacchino aderento, avvitato. Abito da passeggio in due pezzi taffetà verde smeraldo; gonna bordato di raso bouillonné; corpetto attillato con stecche laterali; Abito da cerimonia in tre pezzi taffetà operato verde acqua chiaro con passamanerie; corpetto con stecche laterali; giacchino aderente in vita; una galà di trina contorna l'intero corpino; sopragonna del medesimo tessuto; Sciarpa di seta bianca con alto bordo ricamato in oro lamellare. Completano la mostra un gilet maschile, finemente lavorato.
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  • Giuseppe Massari
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