La presenza dei cardinali di Santa Romana Chiesa sia nella Diocesi Gravina – Irsina
La presenza dei cardinali di Santa Romana Chiesa sia nella Diocesi Gravina – Irsina
Passeggiando con la storia

La presenza dei cardinali di Santa Romana Chiesa sia nella Diocesi Gravina – Irsina che nella Chiesa particolare di Gravina

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Da topo di biblioteca, quale credo di essere, e, soprattutto di quella personale, ho pensato bene di spulciare tra i numerosi testi che posseggo, soprattutto riferiti alla storia sociale, politica, religiosa, monumentale, artistica, artistica ed archeologica della nostra città, nonchè, alle biografie degli illustri gravinesi, per estrapolare, raccogliere e divulgare i riferimenti alle numerose presenze, in ordine cronologico di date, di tutti i cardinali di Santa Romana Chiesa, che, a vario titolo, sono stati ospiti, di passaggio nell'ambito dell'antica Diocesi Gravina-Irsina e in quella della Chiesa particolare che è in Gravina, per partecipare a solenni celebrazioni liturgiche importanti, per ricorrenze di eventi storici, cerimonie commemorative.

Dalla documentazione raccolta, il primo cardinale a mettere piede nella nostra città fu il Cardinale Alesio Ascalesi, all'epoca arcivescovo metropolita di Napoli, ma già arcivescovo metropolita di Benevento, uno dei successori del cardinale Frà Vincenzo Maria Orsini, in occasione del 1° Congresso Eucaristico, indetto da Mons. Frà Giovanni Maria Sanna, nei giorni dal 24 al 28 settembre del 1924, per celebrare il secondo centenario della elevazione al pontificato di Benedetto XIII, il Pierfrancesco Orsini, al secolo, dei duchi di Gravina.

Dal 1924 dobbiamo passare e fare un salto lunghissimo di anni per arrivare al 1967, in occasione del Congresso Eucaristico Interdiocesano, indetto da Mons. Giuseppe Vairo, dal 21 al 28 maggio, dopo la celebrazione della Missione cittadina affidata ai Padri Passionisti, dal 5 al 19 marzo 1967, in preparazione alla Pasqua e alle giornate eucaristiche che furono conchiuse dalla partecipazione di Sua Eminenza il Cardinale Fernando Cento, componente il Capitolo della Sacrosanta Basilica Vaticana di San Pietro, con la dignità di Penitenziere Maggiore.

Il porporato di origini pugliesi, nativo di Andria, Sua Eminenza Corrado Ursi, è stato colui il quale che, dagli annali di storia, risulta aver battuto il record delle sue presenze in città, durante gli episcopati di Mons. Giuseppe Vairo e di Mons. Salvatore Isgrò, quando Gravina era, ancora unita aeque principaliter con Irsina e, successivamente Diocesi di Gravina, con il vescovo Amministratore di Altamura, poiché, con il riordino delle Diocesi, risalente ai primi anni 70 del secolo scorso, la Diocesi di Irsina fu unita a quella geograficamente e territorialmente più vicina e più coerente Diocesi di Matera.

La prima presenza del Cardinale Ursi, Arcivescovo Metropolita di Napoli risale al 1970, la domenica 4 ottobre, accolto da Mons. Vairo, in occasione del XL di Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie Francescane di Gesù Crocifisso. Per questa fausta ricorrenza la Madre Generale, suor Agnese Graziani, unitamente a tutta la comunità religiosa fece realizzare un busto in bronzo del loro Fondatore, affidato alla benedizione augurale del porporato Ursi, tra l'altro, già Rettore del Seminario Regionale di Molfetta e persona che aveva conosciuto personalmente Mons. Giovanni Maria Sanna.

La seconda presenza risale a sette anni dopo, in occasione del III Centenario di Fondazione del Monastero delle Domenicane, eretto per volontà della Duchessa Giovanna Frangipane della Tolfa, vedova del Principe Ferdinando Orsini e madre del papa gravinese Benedetto XIII. Le celebrazioni furono programmate dal 13 al 21 novembre 1977, giorno in cui ricorreva l'entrata in clausura della Fondatrice. Messa solenne celebrata nella Basilica Cattedrale e presieduta dal porporato ospite, alla presenza del vescovo dell'epoca, mons. Isgrò e dell'intera comunità religiosa, dispensata, per l'occasione di uscire dalla clausura.

Terzo appuntamento, che si ricordi, del summenzionato Principe di Santa Romana Chiesa, le celebrazioni a Gravina per il 25° anniversario, nel 1983, della istituzione della Parrocchia di San Domenico, voluta da Mons. Aldo Forzoni, con decreto vescovile del 21 novembre 1958. Il Cardinale Ursi celebrò la Santa messa, accompagnato dal parroco don Carlo Caputo. Sulla Cattedra episcopale di Gravina sedeva Mons. Tarcisio Pisani.

Un altro dato importante e significativo da evidenziare nel corso del presente excursus è quello riferito alla Parrocchia di san Domenico, la comunità parrocchiale che ha accolto più cardinali. Infatti, dopo aver accolto ed ospitato Ursi, nel 1984, in occasione del 750° anniversario della Canonizzazione di San Domenico, cui la Chiesa è dedicata, avvenuta il 13 luglio del 1254, ad opera di Papa Gregorio IX, il parroco pensò bene di invitare il frate domenicano Cardinale Luigi Ciappi, che fu accolto da Mons. Pisani, e poi, come vedremo, anche, successivamente la presenza e l'ospitalità riservata al porporato di origini nigeriane Arinze.

Di passaggio e sulla via del ritorno verso l'aeroporto di Bari, che lo avrebbe portato a Roma, da Picciano, dove aveva partecipato alle celebrazioni per la chiusura dell'Anno Mariano, il 9 ottobre 1988, il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, si fermò a Gravina per benedire la rinnovata edicola e la posa della nuova statua della Madonna di Picciano fatta realizzare a spese dallo Juventus Club Solo Noi, da padre Alfonso Serafini. Al seguito dell'eminentissimo si accompagnarono Mons. Pisani, l'arcivescovo della Diocesi Matera–Irsina mons. Ennio Appiagnesi e il rettore del santuario di Picciano padre Ugo Panebianco, artefice dell'inaspettato regalo che volle fare agli organizzatori dell'evento.

Altro porporato che ha visitato la chiesa parrocchiale di San Domenico, celebrando il trentesimo anniversario della istituzione della Parrocchia, è stato il nigeriano Francis Arinze, Presidente del segretariato per i non cristiani. A ricordo perpetuo di questa presenza, all'interno della chiesa fu scoperta una lapide con il seguente testo, che qui viene riportato in italiano tradotto dal latino: "Nel Trentesimo Anniversario della Istituzione di questa parrocchia di San Domenico eretta dal Vescovo di Gravina Aldo Forzoni felicemente regnante Giovanni Paolo II Pontefice celebrante Sua Eminenza Francis Arinze Cardinale di Santa Romana Chiesa essendo Vescovo Tarcisio Pisani per iniziativa del primo Parroco Carlo Caputo i fedeli il 7 dicembre 1988 Anno Mariano posero a ricordo perpetuo".

Il cardinale Giuseppe Caprio, Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cardinale presbitero di Santa Maria della Vittoria, di origini beneventane, e la scelta non fu casuale, considerati i legami tra il cardinale Orsini, per essere stato per ben 44 arcivescovo di Benevento, presiedette, nei giorni 28 e 29 settembre 1993, dedicati ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Gravina, i riti per la titolazione della Basilica Cattedrale a Basilica Minore Pontificia, con il solenne pontificale celebrato il 29 settembre. La sera precedente, in Basilica, ci fu la relazione sulla Storia della Diocesi di Gravina, svolta da Padre Alessandro Galuzzi, Ministro dell'Ordine dei Minimi, ordine a cui apparteneva Mons. Tarcisio Pisani. Successivamente, all'esterno, ci fu la benedizione della statua, innalzata nell'omonima piazza, a Papa Benedetto XIII. La sera del 29, il porporato partecipò alla processione, per le vie cittadine, dell'effige del Santo Patrono.

Altro cardinale che ci ha onorato, per ben due volte, della sua presenza è stato il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, di gran Cancelliere della Pontificia università urbaniana e di presidente della Commissione interdicasterale per i religiosi consacrati. Egli, il 15 dicembre del 2001, fu nella nostra città per benedire la neonata struttura del Centro Giovanile Benedetto XIII, fortemente voluto da Mons. Tarcisio Pisani e sostenuto da Mons. Mario Paciello. Lo stesso porporato è tornato a Gravina per celebrare, il 24 giugno 2019, nella chiesa di San Francesco, i 25 anni di sacerdozio di don Andrea Ferrante, presbitero già ordinato dallo stesso Sepe, quando, però, non era ancora cardinale. Grazie a Sepe, don Andrea è stato avviato alla carriera diplomatica all'interno del Vaticano.

Nel 2005 fu acquistato, dalla Diocesi guidata da S. E. Mons Mario Paciello, l'immobile dell'istituto Loglisci, che per lunghi anni aveva ospitato una comunità delle Suore Missionarie del Sacro Costato, il cui fondatore fu il medico e sacerdote gravinese don Eustachio Montemurro. La comunità, per mancanza di vocazioni dovette chiudere e, subito dopo, ci fu, provvidenzialmente, l'acquisto e l'accurata opera di restauro di esso, divenendo la nuova sede del seminario diocesano. Essa fu inaugurata il 30 settembre del 2006 alla presenza del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione per i vescovi.

Ultimo, sperando di non aver saltato qualcuno, che ha toccato il nostro suolo patrio è stato Marcello Semerario, Prefetto della Congregazione per le Cause dei santi. Nel giro di due anni circa, il porporato, il 4 luglio 2021, è stato ospitato nella nostra città, in occasione del 50° anniversario della ordinazione sacerdotale del suo compagno di corso, Don Giovanni Bruno. Il 15 gennaio del 2023, in occasione del centenario della morte del Servo di Dio don Eustachio Montemurro, su invito da parte delle suore della Congregazione fondata dal medico e sacerdote gravinese. Prima della celebrazione liturgica, il porporato fu insignito, presso la sala consiliare di Gravina, del titolo di cittadino onorario.
  • Giuseppe Massari
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