Politica

Una mozione per dire “no” alla legge 86/2024

La legge sull'autonomia regionale differenziata preoccupa anche i consiglieri comunale di Gravina.Un gruppo di essi, infatti, ha presentato una mozione da dibattere nel prossimo consiglio comunale per...

spacca_italia

Il documento dei consiglieri Meliddo, Stragapede, Loiudice e Santomasi contro la nuova legge sull’autonomia differenziata

La legge sull’autonomia regionale differenziata preoccupa anche i consiglieri comunale di Gravina.
Un gruppo di essi, infatti, ha presentato una mozione da dibattere nel prossimo consiglio comunale per dire “no” alla cosiddetta legge “Spacca Italia” che creerebbe ulteriori diversità tra le regioni del Nord e del Sud, aumentando il divario tra regioni meridionali e regioni settentrionali della penisola, creando di fatto una nazione a doppia velocità.

Ezio Meliddo, Francesco Santomasi, del neonato gruppo Officine Gravinesi e Carlo Loiudice e Antonio Stragapede dei Democratici Sempre, nello stesso giorno nel quale è stato depositato alla Corte di Cassazione il quesito referendario per abrogare la norma sull’autonomia differenziata, hanno presentato una mozione da far approvare all’intero consiglio comunale nella quale esprimere il proprio dissenso rispetto alla legge 86 dello scorso 28 giugno 2024.

Una legge che- dicono i sottoscrittori della mozione- “così regolata porterebbe pertanto ad accentuare le già gravi diseguaglianze territoriali, tanto da compromettere l’unità della Repubblica, come previsto dall’art. 5 della Costituzione”.

Ecco perché Meliddo, Santomasi, Loiudice e Stragapede proporranno alla massima assise municipale di esprimere disapprovazione rispetto alla legge “per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese”, soprattutto rispetto alle comunità socio-economiche più deboli.

I quattro infine chiedono all’amministrazione comunale di indirizzare, come espressione di volontà dell’intera comunità cittadina, tale mozione da inoltrare ad ogni livello istituzionale.