La città

Il servizio di ambulanza al bosco quest’anno costa il doppio

“Che fine ha fatto il bando?” Interpellanza del consigliere comunale Saverio Verna

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Affidamento servizio ambulanza sotto la lente di ingrandimento del Consigliere Saverio Verna. Il capogruppo del movimento politico UnaBellaStoria ha rivolto una interpellanza all’amministrazione comunale per conoscere i particolari che riguardano l’affidamento del servizio.

Verna ricorda come lo scorso anno l’amministrazione comunale -su richiesta dello stesso consigliere- ripristinò il servizio di assistenza sanitaria presso il bosco comunale Difesa Grande alla cifra di circa 3mila euro per un periodo di 4 mesi. Secondo la ricostruzione del consigliere di opposizione, l’assessore Schinco annunciò che era nelle intenzioni dell’amministrazione predisporre tutto il necessario per indire una pubblica gara e garantire un presidio costante e continuativo.

“Quest’anno però della gara promessa non si è avuta alcuna contezza. Abbiamo assistito, invece, a due affidamenti diretti – alla medesima ditta: il primo a partire da metà aprile, al costo di 3mila; il secondo, sempre allo stesso prezzo, fino al 30 settembre prossimo. In buona sostanza, rispetto allo scorso anno, un mese e mezzo in più, con un costo decisamente raddoppiato” – afferma Verna, che a questo punto chiede all’amministrazione comunale di sapere come mai non sia stato predisposto il bando per l’affidamento di un servizio così importante per i cittadini gravinesi. Inoltre, il consigliere di UnaBellaStoria intende conoscere le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale ad affidare il servizio alla stessa ditta, “ad un costo sostanzialmente raddoppiato rispetto al passato”; e se gli uffici municipali, dando seguito alle richieste fatte in questi mesi dallo stesso consigliere, “abbiano provveduto ad accertare la presenza, in capo alla assegnataria, dei requisiti previsti dalla legge per l’affidamento del servizio di ambulanza, verificando la rispondenza e veridicità delle autocertificazioni depositate”. Infine, Verna chiede di sapere il numero di addetti al servizio e i loro nomi e qualifica professionale.

Adesso tocca all’amministrazione comunale dare le risposte alle domande formulate dal consigliere di minoranza.