1° Premio “Lacrime di Pietra 2011” a Finding my shadow
Fotografo: Angelo Foggetta. "Emoraggie" ed "Oltre…": le altre due foto finaliste
lunedì 26 settembre 2011
"Nessun uomo potrà mai dividersi dalla propria ombra, segno della propria vita e della propria esistenza. L'ombra non è una cosa reale, ma senza di lei non c'è realtà, così come senza i nostri figli non c'è futuro. Schiacciare la nostra ombra, con i nostri "tufi", vuol dire cancellare la nostra storia e quello che siamo, vuol dire dimenticare che "tutti i grandi un giorno sono stati bambini" – questo il "buon motivo per restare" che ha convinto la giuria di "Lacrime di pietra" a decretare la foto Finding my shadow, vincitrice del concorso.
A scattarla il gravinese Angelo Foggetta, già vincitore nella scorsa edizione per la sezione "Frammenti di memoria" con la foto "Bloody walls'. Una passione che porta frutti concreti al fotografo amatoriale che ha vinto un i-pad; gli altri due hanno vinto uno sgabello fatto di ferule, materiale legato ad una ricerca del territorio utilizzato nella Murgai, chiamato "u squann".
Al secondo e terzo posto, "Emoraggie" del gravinese Giuseppe Lorusso della categoria Andar via e "Oltre…" dell'altamurana Concetta Massari per la categoria Restare.
Più di 60 le foto inviate, 33 i partecipanti tra cui oltre ai gravinesi, anche altamurani ed uno straniero Randal Meyers, un astronomo statunitense che vive a Spoleto, che ha partecipato con due scatti "Terra bruciata" e "Scitavinn".
Organizzatrice e promotrice della manifestazione che si è inaugurata ieri sera presso il Purgatorio, chiesa di Santa Maria del Suffragio in piazza Notar Domenico a Gravina, l'associazione Undergrà composta da Stefania Lorusso, Egidio Buonamassa e Maria Teresa Loverre.
Il Purgatorio è stato scelto quale sede emblematica per rappresentare il dilemma cardine del concorso: voglia di restare e/o voglia di andare via? Un momento di bilanci, un momento per riflettere ancora e spronare i nostri concittadini a restare nel nostro paese e ad agire per direzionare le sue sorti verso una via diversa da quella intrapresa.
A giudicare la creatività e la bellezza degli scatti, una giuria composta da: Lorenzo Netti, architetto Politecnico di Bari; Cosmo Mario Andriani, fotografo; Fulvio Colucci, giornalista; Roberta Trani, fotografo; Teresa Imbriani, una delle curatrici del progetto-mostra "Vista dal Basso - Barivecchia fotoraccontata dai bambini".
Diversi i momenti di intrattenimento culturale prima dell'apertura al pubblico della mostra ad essere introdotti dal giornalista Gianpaolo Iacobini. Dopo la presentazione del libro fotografico Libertè di Fulvio Colucci e di Roberta Trani, edito il Grillo Editore, la mostra è stata introdotta dai membri di Undergrà accompagnati dalle voci di Michelangelo Angiulli, Tatiana Ariani e Alessandra Costantiello del progetto "Sono un vulcano". A seguire, un convegno dal titolo "Il ruolo dell'architettura contemporanea nei centri storici" a cura di Lorenzo Netti ed infine la premiazione dei vincitori in modo alquanto originale. Sulla musica di Sergio Endrigo, Tatiana Ariani ha disegnato cantando le opere vincitrici.
A scattarla il gravinese Angelo Foggetta, già vincitore nella scorsa edizione per la sezione "Frammenti di memoria" con la foto "Bloody walls'. Una passione che porta frutti concreti al fotografo amatoriale che ha vinto un i-pad; gli altri due hanno vinto uno sgabello fatto di ferule, materiale legato ad una ricerca del territorio utilizzato nella Murgai, chiamato "u squann".
Al secondo e terzo posto, "Emoraggie" del gravinese Giuseppe Lorusso della categoria Andar via e "Oltre…" dell'altamurana Concetta Massari per la categoria Restare.
Più di 60 le foto inviate, 33 i partecipanti tra cui oltre ai gravinesi, anche altamurani ed uno straniero Randal Meyers, un astronomo statunitense che vive a Spoleto, che ha partecipato con due scatti "Terra bruciata" e "Scitavinn".
Organizzatrice e promotrice della manifestazione che si è inaugurata ieri sera presso il Purgatorio, chiesa di Santa Maria del Suffragio in piazza Notar Domenico a Gravina, l'associazione Undergrà composta da Stefania Lorusso, Egidio Buonamassa e Maria Teresa Loverre.
Il Purgatorio è stato scelto quale sede emblematica per rappresentare il dilemma cardine del concorso: voglia di restare e/o voglia di andare via? Un momento di bilanci, un momento per riflettere ancora e spronare i nostri concittadini a restare nel nostro paese e ad agire per direzionare le sue sorti verso una via diversa da quella intrapresa.
A giudicare la creatività e la bellezza degli scatti, una giuria composta da: Lorenzo Netti, architetto Politecnico di Bari; Cosmo Mario Andriani, fotografo; Fulvio Colucci, giornalista; Roberta Trani, fotografo; Teresa Imbriani, una delle curatrici del progetto-mostra "Vista dal Basso - Barivecchia fotoraccontata dai bambini".
Diversi i momenti di intrattenimento culturale prima dell'apertura al pubblico della mostra ad essere introdotti dal giornalista Gianpaolo Iacobini. Dopo la presentazione del libro fotografico Libertè di Fulvio Colucci e di Roberta Trani, edito il Grillo Editore, la mostra è stata introdotta dai membri di Undergrà accompagnati dalle voci di Michelangelo Angiulli, Tatiana Ariani e Alessandra Costantiello del progetto "Sono un vulcano". A seguire, un convegno dal titolo "Il ruolo dell'architettura contemporanea nei centri storici" a cura di Lorenzo Netti ed infine la premiazione dei vincitori in modo alquanto originale. Sulla musica di Sergio Endrigo, Tatiana Ariani ha disegnato cantando le opere vincitrici.