72esima Giornata Nazionale del Ringraziamento
A Gravina l’iniziativa è promossa dall’associazione 3P e dall’Ucid
venerdì 4 novembre 2022
"Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto" Custodia del creato, legalità e agromafie". E' questo il tema scelto dalla Cei per festeggiare la 72esima giornata del Ringraziamento. Una iniziativa condivisa anche dal mondo agricolo di Gravina e dalle associazioni 3P e U.C.I.D. (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) presiedute rispettivamente da Franco Nacucchi e Gianni Colangelo.
La giornata del ringraziamento 2022 promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana mette al centro il tema dell'agricoltura tra cura e corruzione sottolineando come l'agricoltura sia "un'attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori: la dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, di una fraternità accogliente, il legame sociale che si crea tra i lavoratori".
"Apprezziamo oggi- continuano dalla Cei- più che mai questa attività produttiva in un tempo segnato dalla guerra, perché la mancata produzione di grano affama i popoli e li tiene in scacco. Le scelte assurde di investire in armi anziché in agricoltura fanno tornare attuale il sogno di Isaia di trasformare le spade in aratri, le lance in falci".
A questo si aggiunga che "nelle imprese catturate da dinamiche ingiuste si rafforzano comportamenti che minacciano ad un tempo la qualità del cibo prodotto e i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione".
Ecco perché allora parlare di "agromafia significa anche parlare di pratiche di agricoltura insostenibili dal punto di vista ambientale e di sofisticazione alimentare, che mina la tutela dei prodotti cosiddetti "dop", cosi come uso di terreni agricoli per l'immagazzinamento di rifiuti tossici industriali o urbani".
Insomma, tematiche di estrema attualità che non possono lasciare indifferenti.
A livello locale la 3P e la Ucid hanno deciso di onorare la giornata del ringraziamento (in programma domenica 6 novembre) attraverso una santa messa celebrata dal parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, don Renato alle ore 11 e con la consegna di alcuni prodotti agroalimentari donati per l'offertorio dai produttori del territorio, e che successivamente verranno destinati alla Caritas.
La giornata del ringraziamento 2022 promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana mette al centro il tema dell'agricoltura tra cura e corruzione sottolineando come l'agricoltura sia "un'attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori: la dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, di una fraternità accogliente, il legame sociale che si crea tra i lavoratori".
"Apprezziamo oggi- continuano dalla Cei- più che mai questa attività produttiva in un tempo segnato dalla guerra, perché la mancata produzione di grano affama i popoli e li tiene in scacco. Le scelte assurde di investire in armi anziché in agricoltura fanno tornare attuale il sogno di Isaia di trasformare le spade in aratri, le lance in falci".
A questo si aggiunga che "nelle imprese catturate da dinamiche ingiuste si rafforzano comportamenti che minacciano ad un tempo la qualità del cibo prodotto e i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione".
Ecco perché allora parlare di "agromafia significa anche parlare di pratiche di agricoltura insostenibili dal punto di vista ambientale e di sofisticazione alimentare, che mina la tutela dei prodotti cosiddetti "dop", cosi come uso di terreni agricoli per l'immagazzinamento di rifiuti tossici industriali o urbani".
Insomma, tematiche di estrema attualità che non possono lasciare indifferenti.
A livello locale la 3P e la Ucid hanno deciso di onorare la giornata del ringraziamento (in programma domenica 6 novembre) attraverso una santa messa celebrata dal parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, don Renato alle ore 11 e con la consegna di alcuni prodotti agroalimentari donati per l'offertorio dai produttori del territorio, e che successivamente verranno destinati alla Caritas.