A Gravina si presenta l’Historia
XXI raduno multiepoca organizzato dalle Nundinae in programma il 16 e 17 settembre
lunedì 26 giugno 2023
12.46
"Oggi celebriamo il primo atto dell'appuntamento con la storia". Queste le parole di Beppe Rubini con cui si è dato il via alla cerimonia di presentazione di "Historia", il nuovo format del tradizionale raduno dei cortei storici organizzato dal centro studi Nundinae ed in programma il 16 ed il 17 settembre. Una manifestazione giunta alla sua 21esima edizione che si arricchisce di novità ed eventi che vedranno impegnati per le strade della città di Gravina oltre 1000 figuranti.
Anche perché, come sottolineato dal presidente dell'associazione, Lello Ceci – "dopo vent'anni i cambiamenti sono necessari per creare nuovo interesse attorno ad un evento che spero possa portare sempre più gente a Gravina".
Ancora una volta, quindi, Gravina sarà da location ad una grande rievocazione storica, che quest'anno si presenta nella sua nuova veste e che abbraccerà diverse epoche, con artisti e figuranti impegnati a riproporre un viaggio nel tempo senza precedenti. Un racconto che si snocciola attraverso il passaggio da diverse epoche: da quella antica al medioevo, fino alla moderna e alla contemporanea.
Al centro di tutto, comunque, la corte di Federico II di Svevia e il suo legame con la città di Gravina, che l'associazione organizzatrice dell'evento ha voluto rimarcare e che sarà il filo conduttore della manifestazione settembrina. Infatti, la storia locale rimane elemento irrinunciabile per l'attività del sodalizio.
Anche perché la storia è la linfa delle nostre radici ed è una maestra che ci insegna a guardare al futuro- ha sottolineato Don Giuseppe Loizzo, parroco del SS Crocifisso sul cui sagrato si è svolta la cerimonia, rimarcando il fondamentale lavoro svolto dai volontari dell'associazione che danno lustro alla città di Gravina e augurando loro di seguire i dettami della storia che insegna a collaborare.
"Collaborazione già in atto con quasi tutte le associazioni del territorio"- affermano dalle Nundinae.
Alla cerimonia non è mancato il supporto delle istituzioni locali rappresentate dagli assessori Vito Stimolo e Giusy Festa, che ha voluto ribadire come la storia e le tradizioni siano elementi identitari che vanno tramandati. "Siamo orgogliosi della nostra storia" -ha concluso Festa, ringraziando l'associazione per il contributo e la ricchezza culturale che donano alla città.
Anche perché, come sottolineato dal presidente dell'associazione, Lello Ceci – "dopo vent'anni i cambiamenti sono necessari per creare nuovo interesse attorno ad un evento che spero possa portare sempre più gente a Gravina".
Ancora una volta, quindi, Gravina sarà da location ad una grande rievocazione storica, che quest'anno si presenta nella sua nuova veste e che abbraccerà diverse epoche, con artisti e figuranti impegnati a riproporre un viaggio nel tempo senza precedenti. Un racconto che si snocciola attraverso il passaggio da diverse epoche: da quella antica al medioevo, fino alla moderna e alla contemporanea.
Al centro di tutto, comunque, la corte di Federico II di Svevia e il suo legame con la città di Gravina, che l'associazione organizzatrice dell'evento ha voluto rimarcare e che sarà il filo conduttore della manifestazione settembrina. Infatti, la storia locale rimane elemento irrinunciabile per l'attività del sodalizio.
Anche perché la storia è la linfa delle nostre radici ed è una maestra che ci insegna a guardare al futuro- ha sottolineato Don Giuseppe Loizzo, parroco del SS Crocifisso sul cui sagrato si è svolta la cerimonia, rimarcando il fondamentale lavoro svolto dai volontari dell'associazione che danno lustro alla città di Gravina e augurando loro di seguire i dettami della storia che insegna a collaborare.
"Collaborazione già in atto con quasi tutte le associazioni del territorio"- affermano dalle Nundinae.
Alla cerimonia non è mancato il supporto delle istituzioni locali rappresentate dagli assessori Vito Stimolo e Giusy Festa, che ha voluto ribadire come la storia e le tradizioni siano elementi identitari che vanno tramandati. "Siamo orgogliosi della nostra storia" -ha concluso Festa, ringraziando l'associazione per il contributo e la ricchezza culturale che donano alla città.