A Gravina “Stay Human”
Manifestazione pacifista dell’ANPI
martedì 31 ottobre 2023
9.09
Per definizione un uomo è un individuo appartenente alla specie umana, ma ciò non basta per considerarsi tali; ognuno di noi deve comportarsi in maniera etica nel rispetto di sé stessi, degli altri e del prossimo.
Stay Human "Resta umano" è una manifestazione pacifista organizzata dall'ANPI, il cui scopo è risvegliare le coscienze degli indifferenti e di coloro che supportano il genocidio in atto in Palestina, nello specifico nella Striscia di Gaza (exclave dello Stato), Gaza e in Cisgiordania.
Il sit-in di solidarietà in favore delle vittime del conflitto Israelo-palestinese si è tenuto in piazza Notar Domenico domenica 29 Ottobre qui a Gravina. L'evento, inaugurato dalla dott.ssa Rosa Fiore, si è sviluppato con la lettura di vari testi e poesie in favore della pace che descrivono con parole struggenti il macabro ritratto di questa guerra, tra questi: "Fra Rita e i miei occhi (poesia per una ragazza ebrea)" e "Passanti tra le parole che passano" di Mahmoud Darwish, "Raccontami una storia" tratto dalla raccolta "Fiabe del Nord africa" di Vermondo Brugnatelli, Una poesia di Mariangela Gualtieri sulla Pace, "Carta d'identità" di Mahmud Darwish, "Lettera a Naouri Amman" di Italo Calvino, "Dulce et decorum est" di Wilfred Owen e infine "Davvero" di Lea Goldberg.
Significativo è stato l'intervento del prof. Franco Laiso "Metto tre punti di sospensione 1, 2 e 3, e intanto sono morte 8000 persone e 20000 feriti. Questo è genocidio." Laiso con poche parole, all'inizio del suo discorso, ha palesato l'attuale situazione in Palestina, paragonandola ad una fiamma in un formicaio.
A seguire, ha preso la parola l'arcivescovo Giovanni Ricchiuti che ha criticato con severità e indignazione la codardia dell'Italia nell'astenersi dal cessate il fuoco proposto dall'ONU.
I dati dell'ultimo bilancio (del 29/10/23) stimano il decesso di 8005 persone di cui almeno 3195 sono bambini. Non lasciamo che la nostra relativa lontananza dai luoghi colpiti ci faccia dimenticare o ignorare la gravità della situazione; anche nel nostro piccolo possiamo fare la differenza.
Peccato per il numero non elevato di persone al sit-in che è tuttavia stato controbilanciato dall'empatia di tutti i presenti; di qui bisogna partire perché qualsiasi manifestazione di idee è un atto di partecipazione e di libertà.
Shalom.
Stay Human "Resta umano" è una manifestazione pacifista organizzata dall'ANPI, il cui scopo è risvegliare le coscienze degli indifferenti e di coloro che supportano il genocidio in atto in Palestina, nello specifico nella Striscia di Gaza (exclave dello Stato), Gaza e in Cisgiordania.
Il sit-in di solidarietà in favore delle vittime del conflitto Israelo-palestinese si è tenuto in piazza Notar Domenico domenica 29 Ottobre qui a Gravina. L'evento, inaugurato dalla dott.ssa Rosa Fiore, si è sviluppato con la lettura di vari testi e poesie in favore della pace che descrivono con parole struggenti il macabro ritratto di questa guerra, tra questi: "Fra Rita e i miei occhi (poesia per una ragazza ebrea)" e "Passanti tra le parole che passano" di Mahmoud Darwish, "Raccontami una storia" tratto dalla raccolta "Fiabe del Nord africa" di Vermondo Brugnatelli, Una poesia di Mariangela Gualtieri sulla Pace, "Carta d'identità" di Mahmud Darwish, "Lettera a Naouri Amman" di Italo Calvino, "Dulce et decorum est" di Wilfred Owen e infine "Davvero" di Lea Goldberg.
Significativo è stato l'intervento del prof. Franco Laiso "Metto tre punti di sospensione 1, 2 e 3, e intanto sono morte 8000 persone e 20000 feriti. Questo è genocidio." Laiso con poche parole, all'inizio del suo discorso, ha palesato l'attuale situazione in Palestina, paragonandola ad una fiamma in un formicaio.
A seguire, ha preso la parola l'arcivescovo Giovanni Ricchiuti che ha criticato con severità e indignazione la codardia dell'Italia nell'astenersi dal cessate il fuoco proposto dall'ONU.
I dati dell'ultimo bilancio (del 29/10/23) stimano il decesso di 8005 persone di cui almeno 3195 sono bambini. Non lasciamo che la nostra relativa lontananza dai luoghi colpiti ci faccia dimenticare o ignorare la gravità della situazione; anche nel nostro piccolo possiamo fare la differenza.
Peccato per il numero non elevato di persone al sit-in che è tuttavia stato controbilanciato dall'empatia di tutti i presenti; di qui bisogna partire perché qualsiasi manifestazione di idee è un atto di partecipazione e di libertà.
Shalom.