A Minervino Murge due nuove vie a Benedetto XIII e al cardinale Finy

Intitolazione di una strada per il papa Gravinese e per il cardinale minervinese

mercoledì 4 dicembre 2024
Va crescendo ed aggiornato il numero delle vie dedicate, a vario titolo, al cardinale arcivescovo Vincenzo Maria Orsini, nonché papa, dal 1724 al 1730, col nome di Benedetto XIII. Partendo da Gravina, sua città natale, troviamo, in provincia di Bari, la stessa città capoluogo, Cassano delle Murge e Gioia del Colle. Fasano nel brindisino e, Nardò in provincia di Lecce. Nella provincia di Foggia: Manfredonia, di cui fu arcivescovo dal 1675 al 1680, Siponto, Monte Sant'Angelo e Mattinata.
A Benevento, la cui titolarità arcivescovile, iniziata il 1686 terminò alla sua morte, il 1730, alla sua morte, avendo conservato la guida anche da papa; ed in alcuni comuni appartenuti alla diocesi sannita, San Martino Valle Caudina, compresi i comuni del Molise e della provincia di Campobasso in particolare: Toro e San Giovanni in Galdo. Sempre fuori dalla Puglia, dalla Campania e dal Molise, bisogna annoverare i comuni di Briano, frazione di Caserta, Camerino, in provincia di Macerata e Ronciglione, in provincia di Viterbo.

Ultima in ordine di tempo, il 29 novembre 2024, l'approvazione della delibera n. 201 di Giunta comunale, presieduta dal sindaco Maria Laura Mancini del Comune di Minervino Murge, della provincia Andria Barletta Trani: "Nuova intitolazione strade cittadine" prevedendo, tra l'altro, la denominazione toponomastica di due vie del centro storico: una a papa Benedetto XIII e l'altra al cardinale Francesco Antonio Finy. Più precisamente, sostituendo Vico 3° Vescovado in Vico Papa Benedetto XIII e Vico 1° Scesciola in Vico Cardinale Antonio Finy.
Minervinese di nascita, vescovo di Avellino e Frigento, arcivescovo titolare di Damasco, Maestro di Camera della Corte Pontificia, segretario del concilio Romano nel 1725, creato cardinale in pectore il 9 dicembre 1726, pubblicato il 26 gennaio 1728, proprio dal papa gravinese. Ora, si attende che la Prefettura interessata, alla quale è stata inviata la documentazione, come da prassi, adempia agli atti del caso e in tempi ragionevolmente brevi possa esprimersi, si spera, favorevolmente. Infine, per quanto riguarda il provvedimento su Benedetto XIII è un nuovo tassello che si aggiunge al Processo di Beatificazione e Canonizzazione in corso, quale elemento di fama sanctitatis, che avvolge il personaggio nel cammino verso gli onori degli altari.

Alla luce di quanto è avvenuto, di recente, per le denominazioni toponomastiche nei comuni di Toro, San Giovanni in Galdo, Gioia del Colle, Minervino Murge, ad alcuni loro rappresentanti istituzionali è stata posta una domanda: quanta e quale è stata l' incidenza che ha avuto il Centro Studi Benedetto XIII di Gravina, promotore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione dell'Orsini, nel farvi assumere atti deliberativi e relative cerimonie di intitolazione a favore del già citato cardinale, arcivescovo e papa ? La risposta è stata nessuna. Tutt'al più le proposte e le idee sono state presentate ed illustrate da parte di qualche libero cittadino, magari studioso della vita e delle opere riguardanti il figlio più illustre della città di Gravina, assurto a Capo della Chiesa Universale, e, comunque, appartenente, legato alla storia ecclesiastica dei nostri paesi.

Se quanto raccontato e riscontrato nelle risposte forniteci risulta veritiero, e non abbiamo motivi per dubitarne, a noi, osservatori, giornalisti, viene lecito e spontaneo rivolgere una domanda ai responsabili del Centro Studi Benedetto XIII: perché nel corso dell'anno orsiniano, relativo ai 300 anni dall'elezione al papato di Benedetto XIII, che si concluderà il 29 maggio 1725, avendo avuto inizio e non fine il 29 maggio 2024, (secondo noi), e in considerazione del 2025, tricentenario dell'Anno Santo, indetto dallo stesso pontefice e celebrato nel corso del 1725, non si fa promotore, presso le civiche amministrazioni dei comuni di Altamura, Acquaviva delle Fonti, Santeramo, Spinazzola, Poggiorsini, appartenenti alla stessa Diocesi, nel proporre le intitolazioni di alcune vie, piazze in questi luoghi al medesimo pontefice?. Avrebbe potuto farlo, ma non lo ha fatto. Potrebbe farlo e noi, speriamo che ciò avvenga, per dare un senso di buona speranza per l'esito finale, conclusivo e positivo della santificazione di Benedetto XIII.

Minervinese di nascita, vescovo di Avellino e Frigento, arcivescovo titolare di Damasco, Maestro di Camera della Corte Pontificia, segretario del concilio Romano nel 1725, creato cardinale in pectore il 9 dicembre 1726, pubblicato il 26 gennaio 1728, proprio dal papa gravinese. Ora, si attende solo il placet da parte della Prefettura interessata, alla quale è stata inviata la documentazione, come da prassi, perché in tempi ragionevolmente brevi possa esprimersi, si spera, favorevolmente. Infine, per quanto riguarda il provvedimento su Benedetto XIII è un nuovo tassello che si aggiunge al Processo di Beatificazione e Canonizzazione in corso, quale elemento di fama sanctitatis, che avvolge il personaggio nel cammino verso gli onori degli altari.

Alla luce di quanto è avvenuto, di recente, per le denominazioni toponomastiche nei comuni di Toro, San Giovanni in Galdo, Gioia del Colle, Minervino Murge, ad alcuni loro rappresentanti istituzionali è stata posta una domanda: quanta e quale incidenza ha avuto il Centro Studi Benedetto XIII di Gravina, promotore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione dell'Orsini, nel farvi assumere atti deliberativi e relative cerimonie di intitolazione a favore del già citato cardinale, arcivescovo e papa ? La risposta è stata nessuna. Tutt'al più le proposte e le idee sono state presentate ed illustrate da parte di qualche libero cittadino, magari studioso della vita e delle opere riguardanti il figlio più illustre della città di Gravina, assurto a Capo della Chiesa Universale, e, comunque, appartenente, legato alla storia ecclesiastica dei nostri paesi.

Se quanto raccontato e riscontrato nelle risposte forniteci risulta veritiero, e non abbiamo motivi per dubitarne, a noi, osservatori, giornalisti, viene lecito e spontaneo rivolgere una domanda ai responsabili del Centro Studi Benedetto XIII: perché nel corso dell'anno orsiniano, relativo ai 300 anni dall'elezione al papato di Benedetto XIII, che si concluderà il 29 maggio 1725, avendo avuto inizio e non fine il 29 maggio 2024, (secondo noi), e in considerazione del 2025, tricentenario dell'Anno Santo, indetto dallo stesso pontefice e celebrato nel corso del 1725, non si fa promotore, presso le civiche amministrazioni dei comuni di Altamura, Acquaviva delle Fonti, Santeramo, Spinazzola, Poggiorsini, appartenenti alla stessa Diocesi, nel proporre le intitolazioni di alcune vie, piazze in questi luoghi al medesimo pontefice?. Avrebbe potuto farlo, ma non lo ha fatto. Potrebbe farlo e noi, speriamo che ciò avvenga, per dare un senso di buona speranza per l'esito finale, conclusivo e positivo della santificazione di Benedetto XIII.