Abitare e venerare: frequentare il territorio e apprezzarlo
La presentazione del libro di Angela Ciancio "Gravina Antica".
sabato 9 dicembre 2023
"Abitare e venerare, intrecciare una frequentazione del territorio, ma anche apprezzarlo e valorizzarlo." Con questa frase Giacomo Annibaldis, giornalista e scrittore, comunica l'intento del libro di Angela Ciancio "Gravina Antica" -il legame tra uomo e ambiente nei modi dell'abitare- con cui è iniziata la presentazione tenutasi nell'ex monastero di Santa Sofia.
Il giornalista ha spiegato come il libro sia un manuale interessante, una specie di promemoria della storia di Gravina con riferimenti all'epoca classica, poiché attraverso la conoscenza il territorio viene tutelato e apprezzato.
"Corredato di immagini è una completa sintesi della storia gravinese e rappresenta la potenzialità del nostro territorio"- ha concluso Giacomo Annibaldis.
"La presenza greca a Gravina è confermata anche dall'uso di alcune parole dialettali che derivano proprio dal greco" -ha spiegato Giovanni Pacella, docente universitario, facendo alcuni esempi. Pacella ha sottolineato come la presenza magno-greca possa essere datata tra il VI E IL V secolo A.C, dopo la distruzione di Sibari da parte di Crotone e che dalla Magna Grecia gli ellenici abbiano raggiunto il nostro paese.
"Ho voluto fare un omaggio ai gravinesi e con un linguaggio rivolto a un pubblico non di specialisti, ripercorrere la storia del popolo gravinese, l'evoluzione del luogo e come gli uomini sono stati condizionati dalla natura e come l'hanno condizionata" - ha affermato Angela Ciancio, l'autrice del libro, che ha specificato come Gravina è un territorio ricco di archeologia e come è stato emozionante scoprirne i tesori e poter raccontare la storia della civiltà gravinese sin dai tempi antichi.
"In una città come questa c'è bisogno di un luogo in cui la cittadinanza può riappropriarsi di queste testimonianze e rispettare il proprio patrimonio"- ha concluso Angela Ciancio, ricevendo il plauso del pubblico coinvolto e interessato durante la presentazione.
Il giornalista ha spiegato come il libro sia un manuale interessante, una specie di promemoria della storia di Gravina con riferimenti all'epoca classica, poiché attraverso la conoscenza il territorio viene tutelato e apprezzato.
"Corredato di immagini è una completa sintesi della storia gravinese e rappresenta la potenzialità del nostro territorio"- ha concluso Giacomo Annibaldis.
"La presenza greca a Gravina è confermata anche dall'uso di alcune parole dialettali che derivano proprio dal greco" -ha spiegato Giovanni Pacella, docente universitario, facendo alcuni esempi. Pacella ha sottolineato come la presenza magno-greca possa essere datata tra il VI E IL V secolo A.C, dopo la distruzione di Sibari da parte di Crotone e che dalla Magna Grecia gli ellenici abbiano raggiunto il nostro paese.
"Ho voluto fare un omaggio ai gravinesi e con un linguaggio rivolto a un pubblico non di specialisti, ripercorrere la storia del popolo gravinese, l'evoluzione del luogo e come gli uomini sono stati condizionati dalla natura e come l'hanno condizionata" - ha affermato Angela Ciancio, l'autrice del libro, che ha specificato come Gravina è un territorio ricco di archeologia e come è stato emozionante scoprirne i tesori e poter raccontare la storia della civiltà gravinese sin dai tempi antichi.
"In una città come questa c'è bisogno di un luogo in cui la cittadinanza può riappropriarsi di queste testimonianze e rispettare il proprio patrimonio"- ha concluso Angela Ciancio, ricevendo il plauso del pubblico coinvolto e interessato durante la presentazione.