“Accelerare i lavori dell’ospedale della Murgia”

Ventricelli chiede un tavolo sull’iter del completamento. In ballo le attese di 200.000 persone

lunedì 19 luglio 2010 19.53
A cura di Domingo Mastromatteo
"La predisposizione del Piano di rientro di 444 milioni di euro imposto dal Governo nazionale Berlusconi alla Regione Puglia pone la necessità di individuare delle misure straordinarie di mitigazione sociale per la popolazione pugliese che si troverà privata di alcune strutture ospedaliere che seppur con limiti e sprechi hanno risposto alla loro domanda di salute". È la perplessità emersa dalle parole del consigliere regionale di Sel Michele Ventricelli per quanto sta accadendo in Puglia e nel territorio murgiano sul fronte sanità.

Per il politico altamurano "è necessario completare e/o realizzare quelle strutture poliambulatorie e di medicina territoriale che possono attutire l'impatto di alcune chiusure. Per il bacino della Murgia occorre che la direzione generale della ASL Bari, in stretto collegamento con l'assessorato alla Salute regionale, tenendo conto delle preventivate chiusure, acceleri il più possibile l'attivazione del nuovo ospedale della murgia "F. Perinei" e consenta l'allocazione, sia pure non completa di reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo".

"In questi pochi mesi che ci separano dalla consegna del nuovo ospedale – conclude Ventricelli – è possibile attenuare i disagi sociali che una drastica chiusura provocherebbe ad una popolazione di oltre 200.000 abitanti. Questa operazione sarebbe inoltre compatibile con i tempi previsti per il piano di rientro dal deficit. In questa ottica sarebbe opportuno che l'assessore Fiore attivasse al più presto un tavolo tecnico con i sindaci del bacino e la direzione generale della ASL Bari".