Accertamenti Tarsu: “irregolarità nelle istanze di pagamento”
“Vani cantina tassati illegittimamente al 100%”
lunedì 23 gennaio 2012
15.54
È partita già da qualche settimana la consegna ai cittadini delle cartelle Tarsu con una istanza di rimborso per metri quadri non pagati. Ad accogliere le richieste di pagamento una cittadinanza agguerrita e già infastidita dai numerosi esborsi di denaro…
A sollevare una questione di illegittimità delle richieste comunali, Pietro Capone e il Movimento Civico Gravinese: entrambi, seppur separatamente, garantiscono l'irregolarità delle istanze di pagamento.
Quali sarebbero le illegittimità da denunciare? Pietro Capone, destinatario di cartella esattoriale, che nelle prossime ore presenterà al Palazzo di Città la sua privata richiesta di rettifica, spiega che l'allegato C del DPR 138/1998 (norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unita' immobiliari a destinazione ordinaria) dispone che i vani cantina vengano "conteggiati al 50% se comunicanti con i vani principali, ovvero al 25% se non comunicanti ed i vani accessori a servizio diretto dei posti auto in misura pari al 50%".
Ma nelle missive a firma del Palazzo di Città i conti non tornano: i suddetti vani sono stati calcolati al 100% della superficie catastale. "Questo è motivo di assoluta illegittimità".
In altri termini, il regolamento comunale a cui farebbe riferimento il comune di Gravina non ha mai subito aggiornamenti, continua Capone che ammette di aver studiato nel dettaglio la questione, e invece "L'Agenzia del Territorio, con circolare n. 13/2005 del 9 agosto 2005 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 23 agosto 2005), ha fornito le indicazioni per la determinazione della superficie di riferimento delle unità immobiliari, da assumere quale base imponibile ai fini della Tarsu, in adempimento a quanto previsto dalla legge finanziaria 2005 (L. 311/2004)".
Sarebbe proprio la circolare del 2005 a richiamare sull'argomento, "allo scopo di consentire ai soggetti interessati la verifica delle superfici calcolate dagli Uffici in base alle procedure descritte, ai fini di un'eventuale, motivata, istanza di rettifica (vedasi allegato B)" le regole per la determinazione della superficie catastale stabilite nel D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138, il cui allegato C, più volte richiamato, prevedrebbe, appunto, una tassazione ridotta e non al 100%, per soffitte, cantine e simili.
In tanti, continua Capone, stanno verificando la presenza nelle richieste pervenute da Palazzo di Città dell'irregolarità di cui sopra, e per questo l'auspicio è che il Comune provveda quanto prima alle dovute rettifiche.
Per gli stessi motivi anche il MCG sta protocollando in queste ore la richiesta rivolta al commissario prefettizio, al Dirigente degli Uffici Finanziari e al Responsabile Uffici Tributi del Comune di Gravina, "di volere immediatamente procedere alle dovute rettifiche di legge al vigente ed, ormai, illegittimo regolamento comunale relativo alla TARSU, previa sospensione immediata dell'invio delle illegittime richieste di pagamento agli ignari cittadini/contribuenti e restituzione di tutte le somme (maggiorate di interessi legali) a favore di tutti quelli che avessero pagato ingiustamente dal 2006 in misura maggiore del dovuto per i predetti immobili adibiti a suppigne, box auto, garage e cantine (come sopra indicati), soprattutto a seguito delle recenti illegittime richieste inviate dal Comune di Gravina".
A sollevare una questione di illegittimità delle richieste comunali, Pietro Capone e il Movimento Civico Gravinese: entrambi, seppur separatamente, garantiscono l'irregolarità delle istanze di pagamento.
Quali sarebbero le illegittimità da denunciare? Pietro Capone, destinatario di cartella esattoriale, che nelle prossime ore presenterà al Palazzo di Città la sua privata richiesta di rettifica, spiega che l'allegato C del DPR 138/1998 (norme tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unita' immobiliari a destinazione ordinaria) dispone che i vani cantina vengano "conteggiati al 50% se comunicanti con i vani principali, ovvero al 25% se non comunicanti ed i vani accessori a servizio diretto dei posti auto in misura pari al 50%".
Ma nelle missive a firma del Palazzo di Città i conti non tornano: i suddetti vani sono stati calcolati al 100% della superficie catastale. "Questo è motivo di assoluta illegittimità".
In altri termini, il regolamento comunale a cui farebbe riferimento il comune di Gravina non ha mai subito aggiornamenti, continua Capone che ammette di aver studiato nel dettaglio la questione, e invece "L'Agenzia del Territorio, con circolare n. 13/2005 del 9 agosto 2005 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 23 agosto 2005), ha fornito le indicazioni per la determinazione della superficie di riferimento delle unità immobiliari, da assumere quale base imponibile ai fini della Tarsu, in adempimento a quanto previsto dalla legge finanziaria 2005 (L. 311/2004)".
Sarebbe proprio la circolare del 2005 a richiamare sull'argomento, "allo scopo di consentire ai soggetti interessati la verifica delle superfici calcolate dagli Uffici in base alle procedure descritte, ai fini di un'eventuale, motivata, istanza di rettifica (vedasi allegato B)" le regole per la determinazione della superficie catastale stabilite nel D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138, il cui allegato C, più volte richiamato, prevedrebbe, appunto, una tassazione ridotta e non al 100%, per soffitte, cantine e simili.
In tanti, continua Capone, stanno verificando la presenza nelle richieste pervenute da Palazzo di Città dell'irregolarità di cui sopra, e per questo l'auspicio è che il Comune provveda quanto prima alle dovute rettifiche.
Per gli stessi motivi anche il MCG sta protocollando in queste ore la richiesta rivolta al commissario prefettizio, al Dirigente degli Uffici Finanziari e al Responsabile Uffici Tributi del Comune di Gravina, "di volere immediatamente procedere alle dovute rettifiche di legge al vigente ed, ormai, illegittimo regolamento comunale relativo alla TARSU, previa sospensione immediata dell'invio delle illegittime richieste di pagamento agli ignari cittadini/contribuenti e restituzione di tutte le somme (maggiorate di interessi legali) a favore di tutti quelli che avessero pagato ingiustamente dal 2006 in misura maggiore del dovuto per i predetti immobili adibiti a suppigne, box auto, garage e cantine (come sopra indicati), soprattutto a seguito delle recenti illegittime richieste inviate dal Comune di Gravina".