Ad Altamura Giorgio Napolitano

La città si prepara ad accogliere il Presidente della Reppubblica. Applausi e scambi di doni

giovedì 1 ottobre 2009
A cura di Anna Maria Colonna
Altamura, 1 ottobre 2009, ore 16. Mancano circa due ore all'arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La città è in fermento. L'attesa si legge sui volti curiosi della gente. Le prime scolaresche cominciano a disporsi sull'affollato Corso Federico II di Svevia. I bambini hanno preparato, per l'occasione, alcuni cartelloni. E per salutare il Capo dello Stato intoneranno l'Inno Nazionale. Nel frattempo sfogliano il "Giornale dei bambini di Altamura" che, nella sua seconda edizione (maggio 2008), conteneva il saluto augurale del Capo dello Stato al Vescovo, ai piccoli e alle famiglie. Una lunga serie di bandiere tricolore sono state posizionate, in collaborazione con l'Associazione "Bersaglieri" di Altamura, lungo le strade che saranno percorse dal corteo del Presidente. Gli applausi dei cittadini renderanno vive queste stesse strade, tappezzate anche di manifesti di benvenuto fatti preparare dalla Pubblica Amministrazione. È la seconda volta che la città murgiana ospita la massima carica della Repubblica. La prima volta si ebbe nel 1953, con il presidente Luigi Einaudi.
Napolitano è puntuale. Lo accompagna la moglie, Clio Napolitano. Alle ore 18 circa viene accolto dal sindaco di Altamura Mario Stacca presso il Palazzo di Città, dove, dopo il saluto ai consiglieri comunali e alla Giunta, incontra una delegazione d'imprenditori del settore del mobile imbottito. In Municipio, il Capo dello Stato riceve diversi doni. Tra questi, una forma da 5 chilogrammi del pane di Altamura, un modellino delle torri di Dubai alla cui costruzione ha contribuito una ditta altamurana, una poltrona dell'azienda Ferri, alcune maschere del Teatro Petruzzelli di Bari, due gemelli d'oro con lo stemma del Comune di Altamura e della Repubblica Italiana, due cd con le musiche di Francesco Saverio Mercadante e due gemelli d'oro con lo stemma del Comune di Altamura e della Repubblica Italiana.
«È l'autore del "Popolo delle formiche"» esclama Napolitano quando gli viene consegnato un libro sul meridionalista altamurano Tommaso Fiore.
A precederlo nella sua visita in Cattedrale, la moglie, che percorre il tragitto dal Palazzo di Città a Piazza Duomo a piedi, accompagnata dalla moglie del sindaco Mario Stacca e dalla dott.ssa Domenica Anelli, responsabile del Servizio Cultura, Sport e Tempo libero del Comune di Altamura. Davanti al portale della Cattedrale ci sono, ad attenderla, il vescovo della Diocesi di Altamura-Acquaviva delle Fonti-Gravina, Mario Paciello, e Don Nunzio Falcicchio, rettore del seminario e direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della stessa Diocesi. Il Presidente raggiunge la moglie a piedi, accolto anch'egli dal Vescovo, da Don Nunzio e dall'Assessore alla Cultura del Comune di Altamura, dott. Giovanni Saponaro. Tra gli applausi e le voci della gente in festa, Napolitano, salutato da tre bambini che gli consegnano una fotografia, entra in Cattedrale per visitare l'edificio federiciano.
«Io do fiducia perché ho fiducia nella popolazione del Mezzogiorno… l'unità è lavorare insieme…» ha dichiarato ai giornalisti il Presidente prima di andare a Matera, la sua seconda tappa. Napolitano si fermerà in Basilicata fino al 3 ottobre.