Addio giunta tecnica, torna la politica
Al via il toto nomi e tornano in lizza Lorusso, Varvara e Lafabiana
giovedì 30 aprile 2015
Altro giro altra corsa senza aspettare la pace post elettorale. A palazzo di città ripartono le trattative tra i partiti della maggioranza targata Valente. Sul tavolo l'annosa vicenda sulla composizione della giunta municipale. Contrariamente a quanto sostenuto dal primo cittadino durante la conferenza stampa di presentazione della giunta tecnica, la terza in tre anni, i partiti tornano a pretendere la propria leadership al governo della città.
Addio giunta tecnica, dunque, e addio ai "professionisti di alto profilo".
Il nuovo cambio al vertice dell'amministrazione sarà sancito questa sera durante la riunione dei partiti di maggioranza nella quale si discuterà in primo luogo come sollevare dall'incarico gli attuali assessori e soprattutto a quali forze politiche spetterebbe l'assessorato. Il rischio, infatti, è che le poltrone siano troppo poche per accontentare i partiti e tenere unita la maggioranza.
Scontati gli assessorati del Partito democratico e dell'Api di Raffaele Lorusso, restano da discutere i ruoli dei compagni fedeli dell'Udc oltre che del Fli, partito deflagrato al suo interno e che oggi in consiglio può contare solo sulla rappresentanza di Maria Ariani. Tutti da chiarire, invece, i rapporti con i Democratici e Riformisti di Giacinto Lagreca e Giovanni Depascale che secondo indiscrezioni sarebbero in rotta di collisione con il primo cittadino.
Accontentati i partiti della coalizione che hanno permesso a Valente di vincere e di mantenere in piedi il governo della città, la trattiva si fa più complessa con i quattro del Gruppo misto, Mazzarella, Tedesco, Mazzilli e il presidente del consiglio Lupoli, che dopo aver incassato la nomina di una giunta tecnica ora aspettano con ansia la propria "visibilità".
Altro nodo da sciogliere riguarda i rapporti tra la maggioranza e quei consiglieri di opposizione che in più di un'occasione hanno salvato Valente dalla rovinosa fine. Il gruppo composto da Angellotti, Calderoni, DeBenedictis e Lagreca. I quattro, che avevano sostenuto la maggioranza chiedendo in cambio "sviluppo e lavoro e niente assessorati" adesso, secondo i ben informati, sarebbero in attesa di ricevere una lauta ricompensa in termini non solo di visibilità ma anche di incarichi.
In serata, dunque, i partiti di maggioranza scopriranno le carte nella speranza di fare chiarezza nello scenario politico per definire la composizione della giunta. Ai partiti toccherà fare nomi e cognomi dei futuri assessori prima di definire incarichi e deleghe su cui, comunque, l'ultima parola spetta al primo cittadino. Intanto, radio politica rilancia la notizia circolata tra i corridoi di palazzo all'indomani delle dimissioni della giunta politica. Un'indiscrezione secondo cui Gino Lorusso, Felice Lafabiana e Sergio Varvara sarebbero pronti a tornare a palazzo di città per rivestire i panni di assessori, addirittura con le medesime deleghe dello scorso ottobre.
Ipotesi che sino ad ora, e probabilmente sino al prossimo lunedì, non troveranno conferme ufficiali nel Palazzo. Ma si sa, tante ipotesi sono pur sempre una mezza verità.
Addio giunta tecnica, dunque, e addio ai "professionisti di alto profilo".
Il nuovo cambio al vertice dell'amministrazione sarà sancito questa sera durante la riunione dei partiti di maggioranza nella quale si discuterà in primo luogo come sollevare dall'incarico gli attuali assessori e soprattutto a quali forze politiche spetterebbe l'assessorato. Il rischio, infatti, è che le poltrone siano troppo poche per accontentare i partiti e tenere unita la maggioranza.
Scontati gli assessorati del Partito democratico e dell'Api di Raffaele Lorusso, restano da discutere i ruoli dei compagni fedeli dell'Udc oltre che del Fli, partito deflagrato al suo interno e che oggi in consiglio può contare solo sulla rappresentanza di Maria Ariani. Tutti da chiarire, invece, i rapporti con i Democratici e Riformisti di Giacinto Lagreca e Giovanni Depascale che secondo indiscrezioni sarebbero in rotta di collisione con il primo cittadino.
Accontentati i partiti della coalizione che hanno permesso a Valente di vincere e di mantenere in piedi il governo della città, la trattiva si fa più complessa con i quattro del Gruppo misto, Mazzarella, Tedesco, Mazzilli e il presidente del consiglio Lupoli, che dopo aver incassato la nomina di una giunta tecnica ora aspettano con ansia la propria "visibilità".
Altro nodo da sciogliere riguarda i rapporti tra la maggioranza e quei consiglieri di opposizione che in più di un'occasione hanno salvato Valente dalla rovinosa fine. Il gruppo composto da Angellotti, Calderoni, DeBenedictis e Lagreca. I quattro, che avevano sostenuto la maggioranza chiedendo in cambio "sviluppo e lavoro e niente assessorati" adesso, secondo i ben informati, sarebbero in attesa di ricevere una lauta ricompensa in termini non solo di visibilità ma anche di incarichi.
In serata, dunque, i partiti di maggioranza scopriranno le carte nella speranza di fare chiarezza nello scenario politico per definire la composizione della giunta. Ai partiti toccherà fare nomi e cognomi dei futuri assessori prima di definire incarichi e deleghe su cui, comunque, l'ultima parola spetta al primo cittadino. Intanto, radio politica rilancia la notizia circolata tra i corridoi di palazzo all'indomani delle dimissioni della giunta politica. Un'indiscrezione secondo cui Gino Lorusso, Felice Lafabiana e Sergio Varvara sarebbero pronti a tornare a palazzo di città per rivestire i panni di assessori, addirittura con le medesime deleghe dello scorso ottobre.
Ipotesi che sino ad ora, e probabilmente sino al prossimo lunedì, non troveranno conferme ufficiali nel Palazzo. Ma si sa, tante ipotesi sono pur sempre una mezza verità.