Agricoltura: il governo Gentiloni si impegna a risolvere la questione enfiteusi
Dopo la raccolta firme del Comitato No Enfiteusi, la Camera accoglie l’impegno per una risoluzione normativa della questione
sabato 4 novembre 2017
I canoni enfiteusi all'attenzione del Governo.
Dopo la raffica di cartelle esattoriali recapitate agli agricoltori pugliesi senza alcun tipo di spiegazione, giunge ora la risposta del Governo alla interrogazione parlamentare presentata dal pugliese Antonio L'Abbate a febbraio dello scorso anno.
Il sottosegretario all'Agricoltura Castiglione, infatti, dopo aver ammesso "l'assenza di puntuali disposizioni legislative" ha recentemente confermato la volontà del Governo a chiarire una volta per tutte la questione enfiteusi senza tuttavia specificare modalità e soprattutto tempi.
I canoni enfiteusi sono un retaggio dell'antica Roma tornato in auge dopo decenni proprio con l'invio delle cartelle esattoriali da parte dei Comuni. Si tratta di un diritto reale di godimento su un fondo di proprietà altrui secondo il quale il titolare (enfiteuta) ha la facoltà di godimento pieno sul fondo stesso ma, per contro, deve migliorare il fondo stesso e pagare, inoltre, al proprietario un canone annuo in denaro o in derrate a fronte della concessione perpetua ricevuta. Una concessione da cui è possibile affrancarsi per decisione unilaterale dell'enfiteuta ma che può estinguersi se quest'ultimo non adempie all'obbligo di migliorare il fondo o se non paga due annualità di canone. Una questione che sta creando lo scompiglio nelle campagne pugliesi, soprattutto brindisine dove si è costituito il "Comitato No Enfiteusi", capeggiato dal portavoce Tonino Chirico.
"Dopo aver consegnato le centinaia di firme di braccianti e contadini pugliesi nelle mani del sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione e aver ricevuto una vaga risposta alla nostra interrogazione parlamentare – spiega Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – il Governo Gentiloni prende ora un impegno chiaro e deciso per risolvere la questione enfiteusi, come richiesto dai tantissimi agricoltori pugliesi e dallo stesso Comitato. Durante l'approvazione della legge sui domini collettivi, infatti, la Camera ha accolto il mio ordine del giorno per impegnare l'Esecutivo a rivedere la normativa sull'enfiteusi al fine di risolvere le molteplici criticità sia per quanto concerne i soggetti del rapporto enfiteutico che per la tipologia dei terreni".
Dopo la raffica di cartelle esattoriali recapitate agli agricoltori pugliesi senza alcun tipo di spiegazione, giunge ora la risposta del Governo alla interrogazione parlamentare presentata dal pugliese Antonio L'Abbate a febbraio dello scorso anno.
Il sottosegretario all'Agricoltura Castiglione, infatti, dopo aver ammesso "l'assenza di puntuali disposizioni legislative" ha recentemente confermato la volontà del Governo a chiarire una volta per tutte la questione enfiteusi senza tuttavia specificare modalità e soprattutto tempi.
I canoni enfiteusi sono un retaggio dell'antica Roma tornato in auge dopo decenni proprio con l'invio delle cartelle esattoriali da parte dei Comuni. Si tratta di un diritto reale di godimento su un fondo di proprietà altrui secondo il quale il titolare (enfiteuta) ha la facoltà di godimento pieno sul fondo stesso ma, per contro, deve migliorare il fondo stesso e pagare, inoltre, al proprietario un canone annuo in denaro o in derrate a fronte della concessione perpetua ricevuta. Una concessione da cui è possibile affrancarsi per decisione unilaterale dell'enfiteuta ma che può estinguersi se quest'ultimo non adempie all'obbligo di migliorare il fondo o se non paga due annualità di canone. Una questione che sta creando lo scompiglio nelle campagne pugliesi, soprattutto brindisine dove si è costituito il "Comitato No Enfiteusi", capeggiato dal portavoce Tonino Chirico.
"Dopo aver consegnato le centinaia di firme di braccianti e contadini pugliesi nelle mani del sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione e aver ricevuto una vaga risposta alla nostra interrogazione parlamentare – spiega Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – il Governo Gentiloni prende ora un impegno chiaro e deciso per risolvere la questione enfiteusi, come richiesto dai tantissimi agricoltori pugliesi e dallo stesso Comitato. Durante l'approvazione della legge sui domini collettivi, infatti, la Camera ha accolto il mio ordine del giorno per impegnare l'Esecutivo a rivedere la normativa sull'enfiteusi al fine di risolvere le molteplici criticità sia per quanto concerne i soggetti del rapporto enfiteutico che per la tipologia dei terreni".