Stop all'alcol: dalle 23 alle 6 consumo vietato fuori dai locali
Valente: “Basta con i rave party”. In vigore quella che il Comune definisce "ordinanza anti degrado".
giovedì 14 marzo 2013
09.25
Alcool da asporto? È stretta sugli orari.
Niente più birre o altri alcolici, comprati al bar e bevuti per strada o seduti sui gradini. È entrata in vigore il 7 marzo scorso la nuova ordinanza anti-alcool a firma del sindaco Alesio Valente, che vieta dalle 23 alle 6 del giorno successivo la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione (dalla birra al vino ai superacolici); e a qualsiasi ora la consumazione su aree pubbliche delle suddette bevande. Pena sanzioni sia a carico del commerciante che del fruitore trasgressore. E' ovviamente fatta salva la consumazione all'interno degli esercizi che somministrano gli alcolici.
"Non si tratta di un'ordinanza restrittiva perché riguarda solo le somministrazioni da asporto. L'obiettivo è quello di mettere fine a questi rave party che sempre con maggiore frequenza si verificano in città. L'ordinanza è nata dopo una serie di denunce e segnalazioni dei cittadini e serve per regolamentare il consumo di alcool tra i giovani e giovanissimi che spesso sono causa di disordini in molte zone della città", spiega il primo cittadino.
La speranza dell'amministrazione è di ottenere, tramite la misura, un maggiore controllo delle strade cittadine per contrastare comportamenti molesti e inaccettabili che avvengono sotto il motore del consumo di alcool. Perché "in alcune zone l'eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di persone che stazionano nelle piazze e nelle vie cittadine nelle ore notturne è causa inevitabile di schiamazzi, tali da turbare la quiete pubblica, accompagnati spesso dall'abbandono dopo l'uso in strada, porticati e piazze di lattine e contenitori spesso in frantumi", si legge nell'ordinanza "double-face": anti degrado e anti ubriachezza.
Il nuovo editto obbliga gli stessi titolari di esercizi commerciali a provvedere "alla rimozione giornaliera di lattine, bottiglie e altri contenitori di bevande alcoliche e analcoliche, in modo che all'orario di chiusura l'area in dotazione o antistante risulti pulita". Altrimenti? La sanzione sarà salata. "Inoltre anche in collaborazione con la Polizia di Stato avvieremo una campagna di comunicazione per educare i giovani all'uso di alcol", aggiunge il sindaco.
Spezzerà l'ordinanza l'euforia della movida gravinese, soprattutto estiva? Saranno davvero effettivi i controlli finalizzati a garantirne il rispetto? Troverà la contrarietà dei fruitori e dei gestori? Nelle prossime puntate le prime risposte.
Niente più birre o altri alcolici, comprati al bar e bevuti per strada o seduti sui gradini. È entrata in vigore il 7 marzo scorso la nuova ordinanza anti-alcool a firma del sindaco Alesio Valente, che vieta dalle 23 alle 6 del giorno successivo la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione (dalla birra al vino ai superacolici); e a qualsiasi ora la consumazione su aree pubbliche delle suddette bevande. Pena sanzioni sia a carico del commerciante che del fruitore trasgressore. E' ovviamente fatta salva la consumazione all'interno degli esercizi che somministrano gli alcolici.
"Non si tratta di un'ordinanza restrittiva perché riguarda solo le somministrazioni da asporto. L'obiettivo è quello di mettere fine a questi rave party che sempre con maggiore frequenza si verificano in città. L'ordinanza è nata dopo una serie di denunce e segnalazioni dei cittadini e serve per regolamentare il consumo di alcool tra i giovani e giovanissimi che spesso sono causa di disordini in molte zone della città", spiega il primo cittadino.
La speranza dell'amministrazione è di ottenere, tramite la misura, un maggiore controllo delle strade cittadine per contrastare comportamenti molesti e inaccettabili che avvengono sotto il motore del consumo di alcool. Perché "in alcune zone l'eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di persone che stazionano nelle piazze e nelle vie cittadine nelle ore notturne è causa inevitabile di schiamazzi, tali da turbare la quiete pubblica, accompagnati spesso dall'abbandono dopo l'uso in strada, porticati e piazze di lattine e contenitori spesso in frantumi", si legge nell'ordinanza "double-face": anti degrado e anti ubriachezza.
Il nuovo editto obbliga gli stessi titolari di esercizi commerciali a provvedere "alla rimozione giornaliera di lattine, bottiglie e altri contenitori di bevande alcoliche e analcoliche, in modo che all'orario di chiusura l'area in dotazione o antistante risulti pulita". Altrimenti? La sanzione sarà salata. "Inoltre anche in collaborazione con la Polizia di Stato avvieremo una campagna di comunicazione per educare i giovani all'uso di alcol", aggiunge il sindaco.
Spezzerà l'ordinanza l'euforia della movida gravinese, soprattutto estiva? Saranno davvero effettivi i controlli finalizzati a garantirne il rispetto? Troverà la contrarietà dei fruitori e dei gestori? Nelle prossime puntate le prime risposte.