Alla faccia della gente…
Comunicato Stampa CGIL. Perché ognuno di noi non deve essere indifferente
giovedì 10 marzo 2011
16.16
Alla faccia della gente…
La Camera del Lavoro di Gravina, stante la grave situazione in cui versa la nostra città, ed in considerazione della crisi produttiva che investe interi comparti del nostro territorio, assiste a questa autentica mortificazione della comunità, ad un consiglio comunale assente, ad una maggioranza che gioca con il pallottoliere e ad una minoranza che, in un momento di forte criticità, stenta a dire la propria.
Di tutto quello che sta accadendo, la città non è stata avvertita. I gravinesi non sanno quello che sta succedendo, con il sindaco Divella che si dimette senza renderne noti i motivi e con l'interezza delle compagini politiche che si trincerano dietro i silenzi o al massimo dietro comunicati sibillini. In tutto questo a perderci è la comunità, che sembra alienata rispetto a tali logiche. Una comunità che ha scelto i suoi rappresentanti istituzionali, ma che da questi non riceve risposta alcuna, quasi questa crisi amministrativa sia un fatto privato.
Che cosa è rimasto della ricchezza di questa città? Che cosa è rimasto della gloriosa storia che questa città può vantare? Chi pensa a tutta quella gente che vive situazioni di forte criticità e che ha bisogno di risposte istituzionali immediate? Purtroppo bisogna constatare che non rimane nulla o quasi, se non la dignità di ciascun gravinese, che deve riscattarsi da questa situazione, deve reagire a questo stato di cose, perché non è possibile andare avanti, ascoltando giochi, giochini e strategie che fanno il bene di pochi e non l'interesse di tutti.
Non si parla più di lavoro, di disoccupazione giovanile, dei problemi dei pensionati, dell'assenza di servizi sociali. Questi temi ritornano d'attualità solo durante le campagne elettorali e nonostante l'urgenza sociale che si verifica, si pensa a giocare con la politica e con la sue logiche di bassa levatura.
Si invita la città ad essere attenta a quello che sta succedendo, perché ognuno di noi non deve essere indifferente.
Questo sforzo deve avere l'obiettivo di far uscire la nostra città dal torpore e dall'appiattimento in cui è piombata.
La Camera del Lavoro
CGIL Gravina
La Camera del Lavoro di Gravina, stante la grave situazione in cui versa la nostra città, ed in considerazione della crisi produttiva che investe interi comparti del nostro territorio, assiste a questa autentica mortificazione della comunità, ad un consiglio comunale assente, ad una maggioranza che gioca con il pallottoliere e ad una minoranza che, in un momento di forte criticità, stenta a dire la propria.
Di tutto quello che sta accadendo, la città non è stata avvertita. I gravinesi non sanno quello che sta succedendo, con il sindaco Divella che si dimette senza renderne noti i motivi e con l'interezza delle compagini politiche che si trincerano dietro i silenzi o al massimo dietro comunicati sibillini. In tutto questo a perderci è la comunità, che sembra alienata rispetto a tali logiche. Una comunità che ha scelto i suoi rappresentanti istituzionali, ma che da questi non riceve risposta alcuna, quasi questa crisi amministrativa sia un fatto privato.
Che cosa è rimasto della ricchezza di questa città? Che cosa è rimasto della gloriosa storia che questa città può vantare? Chi pensa a tutta quella gente che vive situazioni di forte criticità e che ha bisogno di risposte istituzionali immediate? Purtroppo bisogna constatare che non rimane nulla o quasi, se non la dignità di ciascun gravinese, che deve riscattarsi da questa situazione, deve reagire a questo stato di cose, perché non è possibile andare avanti, ascoltando giochi, giochini e strategie che fanno il bene di pochi e non l'interesse di tutti.
Non si parla più di lavoro, di disoccupazione giovanile, dei problemi dei pensionati, dell'assenza di servizi sociali. Questi temi ritornano d'attualità solo durante le campagne elettorali e nonostante l'urgenza sociale che si verifica, si pensa a giocare con la politica e con la sue logiche di bassa levatura.
Si invita la città ad essere attenta a quello che sta succedendo, perché ognuno di noi non deve essere indifferente.
Questo sforzo deve avere l'obiettivo di far uscire la nostra città dal torpore e dall'appiattimento in cui è piombata.
La Camera del Lavoro
CGIL Gravina