Alla Santomasi di scena il matrimonio tradizionale
Canti e balli fockloristici presentati dai bambini della scuola primaria Domenico Nardone
martedì 27 giugno 2023
19.31
Un tuffo nel passato, nelle nostre radici identitarie per riproporre il tradizionale fidanzamento e matrimonio alla gravinese.
Nell'atrio dell'Istituto Scolastico E.P. Santomasi i piccoli delle classi seconde, del plesso Domenico Nardone, hanno fatto rivivere agli spettatori il periodo di fidanzamento e di matrimonio attraverso canti, danze e costumi dell'800 a Gravina. Gli alunni si sono esibiti in alcune tra le più tradizionali danze che animavano i giorni di festa come la quadriglia e la tarantella e nel canto "U prime amore".
Curati nei particolari oltre alla coreografia, anche i costumi. Infatti, le bambine hanno indossato un vestito di broccato ornato di pizzi, acquistati dalla scuola con i Fondi Europei-come spiega la Dirigente Scolastica- composto da un giacchettino attillato e gonna ampia; caratteristica è stata l'acconciatura con il famoso "TUPPE". I bambini invece hanno indossato pantaloni alla "zuava" lunghi, a vita alta, fermati da una fascia in tessuto rosso, con frangia; camicia bianca con cravatta svolazzante in rasone rosso, calzettoni bianchi e scarpe nere.
I balli, i canti e i costumi sono stati curati magistralmente dagli esperti del Folklore di Gravina Franco Tranquillino e Mariella Cornacchia coadiuvati dai musicisti Giacomo Desiante e Antonio Savino.
Un progetto- sottolineano dalla Nardone- fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Rosa De Leo e sostenuto dalle docenti Maria Celeste Lorusso e Paola Lovero, che "ha permesso ai piccoli protagonisti di stimolare la curiosità per la conoscenza delle proprie origini e della propria storia".
"Lo scopo - spiegano le docenti- è quello di riscoprire le tradizioni della terra d'origine, di ridare onore a vecchi canti popolari, di cui si rischia di perdere la memoria, e di rievocare la danza che un tempo allietava le feste". Le insegnanti in chiusura hanno voluto ringraziare le famiglie per la collaborazione e la Dirigente Scolastica "per l'impegno, la passione, la dedizione ed il forte senso di appartenenza all'Istituto che dimostra ogni giorno, soprattutto in momenti così significativi di apertura al territorio".
Nell'atrio dell'Istituto Scolastico E.P. Santomasi i piccoli delle classi seconde, del plesso Domenico Nardone, hanno fatto rivivere agli spettatori il periodo di fidanzamento e di matrimonio attraverso canti, danze e costumi dell'800 a Gravina. Gli alunni si sono esibiti in alcune tra le più tradizionali danze che animavano i giorni di festa come la quadriglia e la tarantella e nel canto "U prime amore".
Curati nei particolari oltre alla coreografia, anche i costumi. Infatti, le bambine hanno indossato un vestito di broccato ornato di pizzi, acquistati dalla scuola con i Fondi Europei-come spiega la Dirigente Scolastica- composto da un giacchettino attillato e gonna ampia; caratteristica è stata l'acconciatura con il famoso "TUPPE". I bambini invece hanno indossato pantaloni alla "zuava" lunghi, a vita alta, fermati da una fascia in tessuto rosso, con frangia; camicia bianca con cravatta svolazzante in rasone rosso, calzettoni bianchi e scarpe nere.
I balli, i canti e i costumi sono stati curati magistralmente dagli esperti del Folklore di Gravina Franco Tranquillino e Mariella Cornacchia coadiuvati dai musicisti Giacomo Desiante e Antonio Savino.
Un progetto- sottolineano dalla Nardone- fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Rosa De Leo e sostenuto dalle docenti Maria Celeste Lorusso e Paola Lovero, che "ha permesso ai piccoli protagonisti di stimolare la curiosità per la conoscenza delle proprie origini e della propria storia".
"Lo scopo - spiegano le docenti- è quello di riscoprire le tradizioni della terra d'origine, di ridare onore a vecchi canti popolari, di cui si rischia di perdere la memoria, e di rievocare la danza che un tempo allietava le feste". Le insegnanti in chiusura hanno voluto ringraziare le famiglie per la collaborazione e la Dirigente Scolastica "per l'impegno, la passione, la dedizione ed il forte senso di appartenenza all'Istituto che dimostra ogni giorno, soprattutto in momenti così significativi di apertura al territorio".