Allarme cinghiali, ennesimo incidente sulla Corato – Altamura

Interrogazione di Stea

sabato 12 settembre 2015
L'ultimo di una lunga serie porta la data di venerdì. L'ennesimo incidente causato da un branco di cinghiali è avvenuto sulla strada provinciale 238 che collega Altamura a Corato. Nell'impatto tre grossi esemplari di cinghiale sono rimasti uccisi mentre l'auto che li ha travolti è andata completamente distrutta. Una brutta avventura per il conducente che tuttavia se la caverà con alcuni giorni di prognosi.

E mentre si attende che le istituzioni regionali prendano provvedimenti, anche il consigliere del Movimento Schittulli, Gianni Stea chiede l'intervento della Regione.
"Recenti fatti di cronaca stanno riportando alla ribalta in modo eclatante le problematiche connesse alla presenza di branchi di cinghiali, con danni agli ecosistemi agro-forestali nonché ai manufatti e, soprattutto seri rischi per l'incolumità delle persone, non solo in aperta campagna, ma anche nelle nostre città, come dimostrano gli avvistamenti nelle periferie di Bari e Barletta".
Gianni Stea spiega che la "caccia di selezione, praticata con successo nella quasi totalità delle Regioni italiane da quanti sono in possesso delle necessarie abilitazioni, ha rappresentato lo strumento più rapido in grado di contenere numericamente la specie, riducendo enormemente i costi degli indennizzi per i danni patiti dagli agricoltori e le spese di prevenzione degli stessi, tanto che oggi la comunità scientifica la ritiene la forma più efficace ed economicamente sostenibile per gestire correttamente la specie".
Il consigliere regionale quindi chiede all'assessore all'agricoltura Di Gioia di procedere con urgenza alla modifica al Calendario venatorio 2015-2016, prevedendo il prelievo del cinghiale sulla base di specifici piani di abbattimento selettivi anche mediante la forma di "caccia di selezione" e nei periodi indicati dai documenti tecnici pubblicati dall'ISPRA, come peraltro richiesto dalla Federazione Regionale dell'ARCICACCIA, per arginare l'espansione della popolazione di cinghiale presente sull'intero territorio regionale ed in particolare nell'Area Metropolitana di Bari, in modo da scongiurare anche problemi di sicurezza per le persone.

"In generale – prosegue Stea – diventa indispensabile promuovere ogni iniziativa per raggiungere un accordo operativo con tutti gli Enti competenti (Regione Puglia, Parchi Nazionali, ASL, Area Metropolitana e Province e ATC), affinché, trattandosi di popolazioni che insistono soprattutto su terrori a livelli di protezione e uso differente, vengano individuate, aree di gestione omogenee in cui attuare strategie concordate, condivise ed economicamente sostenibili dai diversi Enti"