Amarcord: c'era una volta l'ufficio di collocamento

Le opposizioni scrivono al sindaco. E chiedono interventi in tempi rapidi.

venerdì 19 ottobre 2012 10.25
A cura di Antonella Testini
Una prece per l'ufficio di collocamento.

Suona più o meno così la nota inviata dalle opposizioni consiliari al sindaco di Gravina Alesio Valente per richiamare l'attenzione della giunta comunale sul destino dell'ufficio di collocamento, chiuso a inizio settembre e mai più riaperto. Una vicenda che "rischia di passare nell'oblio della cronaca e della nostra azione amministrativa. Quasi che la nostra coscienza civile e di amministratori si sia esaurita dentro le righe di una delibera e di qualche viaggio verso Bari, nelle anticamere del presidente Schittulli".

Il riferimento, nemmeno troppo velato, è ai molteplici incontri avvenuti la scorsa estate tra il sindaco e lo stesso Schittulli, con tanto di rassicurazioni poi deluse sul mantenimento del servizio. Rassicurazioni che non hanno trovato conferma né nei deliberati provinciali, che invece hanno stabilito di mantenere l'apertura dell'ufficio cittadino limitatamente a due giorni a settimane, né tanto meno nei fatti visto che ad oggi l'ufficio resta chiuso. "Intanto – scrivono i gruppi di opposizione - decine di nostri concittadini sono costretti a spostarsi verso Altamura per un certificato di disoccupazione. Dovrebbe essere gratuito, ma a noi costa carburante e una mattinata di attesa. Molti non hanno neppure la possibilità di farlo".

Un'idea condivisa anche dalla Cgil, che chiede al sindaco un "impegno per la riapertura dell'ufficio in tempi brevissimi anche per rasserenare il clima di sfiducia dei cittadini di questa comunità nei confronti delle istituzioni".

Passati i tempi delle polemiche e delle richieste più o meno ufficiali di dimissioni del sindaco, i toni si fanno più pacati in quel che sembra più che altro un promemoria...