Anche a Gravina arriva l'Imu
Il governo civico non taglia le aliquote. Intanto la giunta istituisce l'ufficio dello staff
mercoledì 6 giugno 2012
16.30
L'Imu? Il Comune non si avvarrà della facoltà di dimezzare le aliquote: la si pagherà secondo quanto previsto dalla legge.
L'imposta municipale unica, voluta dal Governo Berlusconi e definita dall'Esecutivo Monti con l'intento di racchiudere in un'unica tassa l'imposta le addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari ed agli immobili posseduti, prende forma anche a Gravina. La giunta municipale presieduta dal neosindaco Alesio Valente, con uno dei suoi primi atti, ha infatti stabilito le aliquote da applicare. Secondo la normativa vigente, l'ente avrebbe potuto partire dal dato medio dello 0,4% fissato per le abitazioni principali, e ridurlo (o aumentarlo) della metà. Salomonicamente, si è deciso di non mutare l'aliquota dello 0,4% e di lasciare invariata anche l'aliquota dello 0,76%, relativa agli immobili locati o comunque non adibiti ad abitazione principale, che invece avrebbe potuto essere limata fino allo 0,4%.
Restando nel solco tracciato dalla normativa, Palazzo di città ha fissato l'esenzione per i terreni agricoli ed i beni strumentali, applicando la riduzione della base imponibile (del 50%) per i fabbricati di interesse storico o artistico e per quelli dichiarati inagibili o inabitabili o di fatto non utilizzati (probabilmente, la maggior parte di quelli ricadenti all'interno del centro storico). Previste altresì detrazioni fino ad un massimo di 200 euro per le abitazioni sede di residenza del nucleo familiare. "E' importante sapere - scrive in una lettera indirizzata ai gravinesi il neo assessore alle finanze Nicola Lagreca - che malgrado gli aumenti previsti sia sui moltiplicatori delle rendite catastali che sulle aliquote, la nuova imposta non porterà risorse aggiuntive al bilancio comunale. Infatti, una buona parte del gettito Imu è riservata allo Stato e comunque i Comuni, attraverso forme di compensazione con i trasferimenti statali, non potranno ricevere più di quanto avevano con la vecchia Ici". Aggiunge Lagreca: "Pur consapevoli della situazione di crisi economica e finanziaria nella quale versa questa città, abbiamo fatto uno sforzo non indifferente nel lasciare invariate le aliquote fissate dal Governo senza aumentarle, così come promesso in campagna elettorale. Il nostro impegno è quello di riuscire a pareggiare il bilancio comunale senza pesare ulteriormente sulle finanze dei cittadini".
E mentre i gravinesi si preparano a far di conto ed a versare l'acconto dell'Imu (si dovrà provvedere al pagamento della prima rata entro il 18 giugno), Palazzo di città vara "l'ufficio di staff per il supporto e la collaborazione operativa nell'esercizio delle funzioni istituzionali attribuiti al sindaco ed alla giunta comunale". Certo, si sarebbe potuto fare affidamento sulle professionalità esistenti all'interno della pianta organica, ma primo cittadino e assessori, nella delibera istitutiva, hanno scartato l'ipotesi: "L'eventuale ricorso a professionalità all'interno dell'Ente risulterebbe particolarmente gravoso ed inopportuno, dato il chiaro e delineato contesto di particolare precarietà che caratterizza, in alcune sue parti, l'assetto organico di questo ente. Inoltre, i compiti e le funzioni della struttura di supporto, molteplici ed articolati, non si esaurirebbero, di frequente, nell'arco temporale del normale orario lavorativo previsto dal vigente contratto di lavoro per i dipendenti degli enti locali".
Così, a breve, con distinto e separato decreto di nomina, a Palazzo di città arriveranno due nuovi collaboratori, a sostegno delle attività di sindaco e squadra di governo, "attraverso nomina fiduciaria del sindaco, fatti salvi i requisiti professionali come da documentato curriculum vitae et studiorum". Godranno del trattamento economico riservato agli istruttori direttivi e resteranno in carica fino alla scadenza del mandato del primo cittadino.
L'imposta municipale unica, voluta dal Governo Berlusconi e definita dall'Esecutivo Monti con l'intento di racchiudere in un'unica tassa l'imposta le addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari ed agli immobili posseduti, prende forma anche a Gravina. La giunta municipale presieduta dal neosindaco Alesio Valente, con uno dei suoi primi atti, ha infatti stabilito le aliquote da applicare. Secondo la normativa vigente, l'ente avrebbe potuto partire dal dato medio dello 0,4% fissato per le abitazioni principali, e ridurlo (o aumentarlo) della metà. Salomonicamente, si è deciso di non mutare l'aliquota dello 0,4% e di lasciare invariata anche l'aliquota dello 0,76%, relativa agli immobili locati o comunque non adibiti ad abitazione principale, che invece avrebbe potuto essere limata fino allo 0,4%.
Restando nel solco tracciato dalla normativa, Palazzo di città ha fissato l'esenzione per i terreni agricoli ed i beni strumentali, applicando la riduzione della base imponibile (del 50%) per i fabbricati di interesse storico o artistico e per quelli dichiarati inagibili o inabitabili o di fatto non utilizzati (probabilmente, la maggior parte di quelli ricadenti all'interno del centro storico). Previste altresì detrazioni fino ad un massimo di 200 euro per le abitazioni sede di residenza del nucleo familiare. "E' importante sapere - scrive in una lettera indirizzata ai gravinesi il neo assessore alle finanze Nicola Lagreca - che malgrado gli aumenti previsti sia sui moltiplicatori delle rendite catastali che sulle aliquote, la nuova imposta non porterà risorse aggiuntive al bilancio comunale. Infatti, una buona parte del gettito Imu è riservata allo Stato e comunque i Comuni, attraverso forme di compensazione con i trasferimenti statali, non potranno ricevere più di quanto avevano con la vecchia Ici". Aggiunge Lagreca: "Pur consapevoli della situazione di crisi economica e finanziaria nella quale versa questa città, abbiamo fatto uno sforzo non indifferente nel lasciare invariate le aliquote fissate dal Governo senza aumentarle, così come promesso in campagna elettorale. Il nostro impegno è quello di riuscire a pareggiare il bilancio comunale senza pesare ulteriormente sulle finanze dei cittadini".
E mentre i gravinesi si preparano a far di conto ed a versare l'acconto dell'Imu (si dovrà provvedere al pagamento della prima rata entro il 18 giugno), Palazzo di città vara "l'ufficio di staff per il supporto e la collaborazione operativa nell'esercizio delle funzioni istituzionali attribuiti al sindaco ed alla giunta comunale". Certo, si sarebbe potuto fare affidamento sulle professionalità esistenti all'interno della pianta organica, ma primo cittadino e assessori, nella delibera istitutiva, hanno scartato l'ipotesi: "L'eventuale ricorso a professionalità all'interno dell'Ente risulterebbe particolarmente gravoso ed inopportuno, dato il chiaro e delineato contesto di particolare precarietà che caratterizza, in alcune sue parti, l'assetto organico di questo ente. Inoltre, i compiti e le funzioni della struttura di supporto, molteplici ed articolati, non si esaurirebbero, di frequente, nell'arco temporale del normale orario lavorativo previsto dal vigente contratto di lavoro per i dipendenti degli enti locali".
Così, a breve, con distinto e separato decreto di nomina, a Palazzo di città arriveranno due nuovi collaboratori, a sostegno delle attività di sindaco e squadra di governo, "attraverso nomina fiduciaria del sindaco, fatti salvi i requisiti professionali come da documentato curriculum vitae et studiorum". Godranno del trattamento economico riservato agli istruttori direttivi e resteranno in carica fino alla scadenza del mandato del primo cittadino.