Anche a Gravina il comitato del “No” all’autonomia differenziata
Sindacati, associazioni e gruppi politici insieme per appoggiare il referendum sull’abolizione della legge 86 del 2024
giovedì 25 luglio 2024
Anche a Gravina si è costituito il comitato cittadino per dire "no" all'autonomia differenziata. Il sodalizio si è costituito nella sede della Spi Cgil di Gravina, dopo la nascita del Comitato nazionale e di altri comitati a vari livelli territoriali (regionale e provinciale).
L'obiettivo è quello di far sentire il diniego alla legge 86/2024 attraverso il sostegno ad un referendum che abroghi la norma sull'autonomia differenziata.
Il neonato comitato ha inteso spiegare le ragioni della propria opposizione alla legge. Infatti- si legge nell'appello del comitato cittadino - "l'autonomia differenziata, o secessione dei ricchi, mira a trattenere risorse economiche nelle regioni che facciano richiesta di forme particolari di autonomia attraverso intese con il Governo, senza che il Parlamento possa intervenire nei negoziati; introdurrà regole diversificate nella gestione di 23 materie, tra cui istruzione, sanità, commercio, energia, ambiente, infrastrutture, ecc. rendendo più complicata la burocrazia della pubblica amministrazione e delle imprese private; accrescerà i divari tra Nord e Sud, le differenze di genere, tra generazioni, tra grandi città e centri periferici, dando di più a chi ha di più, dando meno a chi ha di meno. Per raggiungere l'obiettivo delle 500.000 firme entro il 30 settembre 2024 è necessaria una grande azione unitaria, che non cancella le differenze tra soggetti diversi e plurali, ma le rivitalizza nella difesa dei principi della nostra Costituzione".
Il Comitato, a livello nazionale, unisce diversi soggetti: dalle organizzazioni sindacali alle forze politiche; dalle associazioni e movimenti di varie estrazioni politiche sociali e culturali alle varie personalità e figure di rilievo nel panorama culturale italiano, che hanno deciso di sostenere la raccolta delle firme per il referendum abrogativo.
A sottoscrivere la propria adesione al comitato, a Gravina, sono state le sigle sindacali Cgil e Uil, l'associazione Anpi e i movimenti e partiti politici Partito Democratico, Sinistra Italiana, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Democratici Sempre, Futurà, Una bella storia, Officine Gravinesi e Gravina in Movimento.
L'obiettivo è quello di far sentire il diniego alla legge 86/2024 attraverso il sostegno ad un referendum che abroghi la norma sull'autonomia differenziata.
Il neonato comitato ha inteso spiegare le ragioni della propria opposizione alla legge. Infatti- si legge nell'appello del comitato cittadino - "l'autonomia differenziata, o secessione dei ricchi, mira a trattenere risorse economiche nelle regioni che facciano richiesta di forme particolari di autonomia attraverso intese con il Governo, senza che il Parlamento possa intervenire nei negoziati; introdurrà regole diversificate nella gestione di 23 materie, tra cui istruzione, sanità, commercio, energia, ambiente, infrastrutture, ecc. rendendo più complicata la burocrazia della pubblica amministrazione e delle imprese private; accrescerà i divari tra Nord e Sud, le differenze di genere, tra generazioni, tra grandi città e centri periferici, dando di più a chi ha di più, dando meno a chi ha di meno. Per raggiungere l'obiettivo delle 500.000 firme entro il 30 settembre 2024 è necessaria una grande azione unitaria, che non cancella le differenze tra soggetti diversi e plurali, ma le rivitalizza nella difesa dei principi della nostra Costituzione".
Il Comitato, a livello nazionale, unisce diversi soggetti: dalle organizzazioni sindacali alle forze politiche; dalle associazioni e movimenti di varie estrazioni politiche sociali e culturali alle varie personalità e figure di rilievo nel panorama culturale italiano, che hanno deciso di sostenere la raccolta delle firme per il referendum abrogativo.
A sottoscrivere la propria adesione al comitato, a Gravina, sono state le sigle sindacali Cgil e Uil, l'associazione Anpi e i movimenti e partiti politici Partito Democratico, Sinistra Italiana, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Democratici Sempre, Futurà, Una bella storia, Officine Gravinesi e Gravina in Movimento.