Anche Gravina alla marcia per le vittime di mafia
Gli studenti gravinesi rispondono all'invito di Libera
venerdì 25 marzo 2016
12.12
Una folta delegazione di studenti gravinesi ha sfilato a Foggia alla grande manifestazione in ricordo delle vittime delle mafie organizzata dall'associazione Libera. Nelle parole e nelle foto di Francesco De Biasi, il racconto della trasferta in Capitanata.
Vivere in un Paese dove l'illegalità viene percepita come fenomeno sempre più dilagante riduce ampiamente i margini dello stare bene e del con-vivere. Accordi, accomodamenti, disponibilità, non fanno altro che abbassare il nostro tenore di vita e, anche se spesso in modo inconsapevole, proiettarci verso un futuro costruito su disastri ed illegittimità. La legalità va percepita e vissuta soprattutto a scuola. E' solo così che i futuri uomini e cittadini potranno credere al valore della legalità ed investire nel proprio futuro. Nell'ultima settimana, la scuola primaria "Savio – Fiore" di Gravina è stata capofila nel vivere e nell'illustrare ai propri alunni tali concetti. Avvalendosi della preziosa collaborazione del locale presidio di "Libera" ha proposto ai suoi alunni una full immersion nel problema della legalità.
Hanno cominciato i militari della Guardia di Finanza di Altamura e di Bari ad esporre il significato di legalità economica, passando ben presto, e con l'uso di unità cinofile, ad azioni dimostrative di forte impatto sugli stessi allievi. La stessa scuola ha compiuto anche una scelta impegnativa e difficile quando ha deciso di portare un nutrito gruppo di alunni a vivere direttamente la giornata in cui "Libera" ricorda le vittime di tutte le mafie. Una lezione di lealtà, di libertà e di dignità concreta ed indimenticabile. A Foggia erano i nostri alunni ad aprire un corteo di migliaia e migliaia di persone, corteo che ha manifestato a favore dei valori di legalità, impegno e memoria. Accanto a loro gli alunni del Liceo "Tarantino" di Gravina, guidati dal dirigente scolastico Berardo Guglielmi. I bambini della primaria, simbolo di futuro e di purezza, hanno ascoltato direttamente le parole di don Ciotti ed hanno affiancato sul palco gli oratori che si accingevano a ricordare ciascuno dei nomi di chi è caduto per la legalità e in opposizione a qualsiasi mafia. In questo modo, l'impegno contro tutte le mafie della dirigente scolastica, Amelia Capozzi, della presidente del locale presidio di "Libera", Betty Casareale, e di tutti i docenti della scuola primaria "Savio – Fiore", si spera, sarà ricordato a lungo da ciascun alunno, futuro cittadino di questa sempre più bistrattata Italia.
Vivere in un Paese dove l'illegalità viene percepita come fenomeno sempre più dilagante riduce ampiamente i margini dello stare bene e del con-vivere. Accordi, accomodamenti, disponibilità, non fanno altro che abbassare il nostro tenore di vita e, anche se spesso in modo inconsapevole, proiettarci verso un futuro costruito su disastri ed illegittimità. La legalità va percepita e vissuta soprattutto a scuola. E' solo così che i futuri uomini e cittadini potranno credere al valore della legalità ed investire nel proprio futuro. Nell'ultima settimana, la scuola primaria "Savio – Fiore" di Gravina è stata capofila nel vivere e nell'illustrare ai propri alunni tali concetti. Avvalendosi della preziosa collaborazione del locale presidio di "Libera" ha proposto ai suoi alunni una full immersion nel problema della legalità.
Hanno cominciato i militari della Guardia di Finanza di Altamura e di Bari ad esporre il significato di legalità economica, passando ben presto, e con l'uso di unità cinofile, ad azioni dimostrative di forte impatto sugli stessi allievi. La stessa scuola ha compiuto anche una scelta impegnativa e difficile quando ha deciso di portare un nutrito gruppo di alunni a vivere direttamente la giornata in cui "Libera" ricorda le vittime di tutte le mafie. Una lezione di lealtà, di libertà e di dignità concreta ed indimenticabile. A Foggia erano i nostri alunni ad aprire un corteo di migliaia e migliaia di persone, corteo che ha manifestato a favore dei valori di legalità, impegno e memoria. Accanto a loro gli alunni del Liceo "Tarantino" di Gravina, guidati dal dirigente scolastico Berardo Guglielmi. I bambini della primaria, simbolo di futuro e di purezza, hanno ascoltato direttamente le parole di don Ciotti ed hanno affiancato sul palco gli oratori che si accingevano a ricordare ciascuno dei nomi di chi è caduto per la legalità e in opposizione a qualsiasi mafia. In questo modo, l'impegno contro tutte le mafie della dirigente scolastica, Amelia Capozzi, della presidente del locale presidio di "Libera", Betty Casareale, e di tutti i docenti della scuola primaria "Savio – Fiore", si spera, sarà ricordato a lungo da ciascun alunno, futuro cittadino di questa sempre più bistrattata Italia.