Anche i lavori della 96 sotto la lente della Guardia di Finanza
Controlli sulla gestione della gara
sabato 12 marzo 2016
Ci sono anche i lavori per il raddoppio della statale 96 nell'elenco degli appalti finiti sotto la lente della Guardia di Finanza di Roma nell'ambito dell'inchiesta denominata "La dama nera" e che ha portato all'arresto di 19 persone tra dirigenti e funzionari Anas, imprenditori e un politico.
Secondo i dati forniti dai finanziari ammonterebbe a un totale di 800 mila euro il giro di tangenti tra funzionari e imprenditori per accaparrarsi importanti appalti o dare lavoro ad amici nelle aziende vicine all'Anas.
Oltre 50 le perquisizioni eseguite dalle Fiamme Gialle tra Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Veneto, Molise e Campania: passate al setaccio le sedi Anas di Roma, Milano e Cosenza.
"Un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare sottoscritta dal gip Giulia Proto - reso ancora più sconvolgente dalla facilità di intervento del gruppo ora per eliminare una penale, ora per facilitare i pagamenti alle aziende, ora per far vincere un appalto a una società amica a discapito di altre più meritevoli".
Oltre alla statale 96 tra gli appalti posti sotto osservazione della Finanza ci sono anche i lavori sulla SS 117 Statale sicula, l'itinerario basentano (compreso il raccordo autostradale Sicignano - Potenza), dalla SS 268 del Vesuvio alla nuova sede Anas di Campobasso. Tutti appalti falsati dal gruppo tra il 2011 e il 2014.
Verificherò presso il Ministero delle Infrastrutture che i cantieri in atto non abbiano ripercussioni proprio ora che i lavori sono in pieno svolgimento. Tutto ciò, ovviamente, nel pieno rispetto delle prerogative della Magistratura che è un baluardo nel disvelare quel "marciume" di cui si parla nell'inchiesta e nel combattere l'odiosa corruzione".
E' il commento dell'ononorevole Liliana Ventricelli, dopo le notizie dell'inchiesta della Procura di Roma.
"Bene fanno le forze dell'ordine ad andare fino in fondo e bene fa l'Anas a prendere le distanze dai propri funzionari infedeli che non sono al servizio della collettività - aggiunge Ventricelli -. Mi sto già occupando di acquisire notizie per capire se possano esserci dei riflessi sui cantieri in atto fra Bari ed Altamura. L'ammodernamento delle infrastrutture è una battaglia che mi vede insieme alle comunità locali ed è sacrosanta la richiesta che ciò avvenga quanto prima, sia per dare strade migliori che per incrementare gli standard di sicurezza".
Secondo i dati forniti dai finanziari ammonterebbe a un totale di 800 mila euro il giro di tangenti tra funzionari e imprenditori per accaparrarsi importanti appalti o dare lavoro ad amici nelle aziende vicine all'Anas.
Oltre 50 le perquisizioni eseguite dalle Fiamme Gialle tra Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Veneto, Molise e Campania: passate al setaccio le sedi Anas di Roma, Milano e Cosenza.
"Un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare sottoscritta dal gip Giulia Proto - reso ancora più sconvolgente dalla facilità di intervento del gruppo ora per eliminare una penale, ora per facilitare i pagamenti alle aziende, ora per far vincere un appalto a una società amica a discapito di altre più meritevoli".
Oltre alla statale 96 tra gli appalti posti sotto osservazione della Finanza ci sono anche i lavori sulla SS 117 Statale sicula, l'itinerario basentano (compreso il raccordo autostradale Sicignano - Potenza), dalla SS 268 del Vesuvio alla nuova sede Anas di Campobasso. Tutti appalti falsati dal gruppo tra il 2011 e il 2014.
Verificherò presso il Ministero delle Infrastrutture che i cantieri in atto non abbiano ripercussioni proprio ora che i lavori sono in pieno svolgimento. Tutto ciò, ovviamente, nel pieno rispetto delle prerogative della Magistratura che è un baluardo nel disvelare quel "marciume" di cui si parla nell'inchiesta e nel combattere l'odiosa corruzione".
E' il commento dell'ononorevole Liliana Ventricelli, dopo le notizie dell'inchiesta della Procura di Roma.
"Bene fanno le forze dell'ordine ad andare fino in fondo e bene fa l'Anas a prendere le distanze dai propri funzionari infedeli che non sono al servizio della collettività - aggiunge Ventricelli -. Mi sto già occupando di acquisire notizie per capire se possano esserci dei riflessi sui cantieri in atto fra Bari ed Altamura. L'ammodernamento delle infrastrutture è una battaglia che mi vede insieme alle comunità locali ed è sacrosanta la richiesta che ciò avvenga quanto prima, sia per dare strade migliori che per incrementare gli standard di sicurezza".