Anche il C.A.B.A. di Gravina in sostegno dei disabili italiani
Il gruppo locale presente alla manifestazione tenutasi a Roma il 7 luglio scorso. Le impressioni raccolte dal presidente cittadino Urbano Lazzari a margine dell'evento
domenica 11 luglio 2010
Era presente anche una rappresentativa del C.A.B.A. di Gravina alla manifestazione pro-disabili tenutasi mercoledì scorso a Roma. Il gruppo è stato coordinato dal presidente del gruppo locale Urbano Lazzari, il quale – a margine dell'evento – ha provveduto a diramare alcune personali riflessioni relative alla giornata di "protesta" e sensibilizzazione andata in scena nella capitale. Ecco di seguito il suo pensiero integrale.
"E' andata molto bene... Tantissime persone (2/3mila cittadini), moltissimi cittadine e cittadini con disabilità e tantissime persone a casa per diversi reali motivi a fare il tifo per chi c'era e ad essere lì con noi. Per la prima volta non c'era distinzione di sigle, per la prima volta c'era l'orgoglio di essere cittadini con disabilità. Poi la mescolanza con i lavoratori in digiuno dell'Eutelia, i cittadini dell'Aquila, "incazzatissimi" e presi a manganellate dalla celere, tanti deputati, purtroppo della sola opposizione: la Turco, la Bindi, Franceschini, Marino, Di Pietro, e tanti altri che hanno fatto per una volta gli sherpa per noi dalla piazza alla commissione bilancio del senato. Tanti interventi di rappresentanti delle Associazioni, dei Politici, della Gente comune, magistralmente moderati da Franco Bomprezzi, un giornalista in carrozzina disabile.
Un Pietro Barbieri presidente della FISH distrutto ma alla fine raggiante per la riuscita della manifestazione e per il risultato ottenuto e per niente scontato. Una Nina Daita (Disabilità CGIL) scatenata alla fine senza voce. Un Pagano - presidente della Fand - mai visto così preso da questa manifestazione per ringraziare tutti della partecipazione.
E' stata una vittoria importante sia per i risultati ottenuti che per la riuscita della manifestazione, ma anche della mobilitazione nel suo complesso (pagine di giornali acquistate per dire le nostre verità; la realizzazione di un dossier sulle vere cifre dell'invalidità in Italia, l'attivazione di una rete capillare con le realtà territoriali, un saper confrontarsi con contenuti importanti con le istituzioni politiche, la capacità di dire no a compromessi umilianti). E' stata una vittoria del movimento associativo nel suo insieme, ma anche di centinaia, se non migliaia, di persone che attraverso il web hanno espresso la loro rabbia, la loro indignazione non solo nei confronti di una manovra iniqua e "cattiva" ma soprattutto nei confronti delle parole offensive di un Ministro dell'Economia che si è permesso di dire che il nostro Paese non è competitivo a causa dei troppi invalidi, ritenendo pertanto le persone con disabilità "improduttive". Un'indignazione che si è rivolta anche contro l'ignobile campagna di stampa, costruita ad arte, sui "falsi invalidi", di cui purtroppo la categoria dei giornalisti si è resa complice, che ha spianato la strada al tentativo di colpire i "veri invalidi".
Insomma... una giornata speciale, anzi no: una giornata normale di cittadini italiani che hanno deciso di dire basta ad una arroganza senza ragione e sono scesi in piazza per affermare i propri diritti e la propria dignità, fiduciosi perché: "anche noi… liberi di muoverci".
"E' andata molto bene... Tantissime persone (2/3mila cittadini), moltissimi cittadine e cittadini con disabilità e tantissime persone a casa per diversi reali motivi a fare il tifo per chi c'era e ad essere lì con noi. Per la prima volta non c'era distinzione di sigle, per la prima volta c'era l'orgoglio di essere cittadini con disabilità. Poi la mescolanza con i lavoratori in digiuno dell'Eutelia, i cittadini dell'Aquila, "incazzatissimi" e presi a manganellate dalla celere, tanti deputati, purtroppo della sola opposizione: la Turco, la Bindi, Franceschini, Marino, Di Pietro, e tanti altri che hanno fatto per una volta gli sherpa per noi dalla piazza alla commissione bilancio del senato. Tanti interventi di rappresentanti delle Associazioni, dei Politici, della Gente comune, magistralmente moderati da Franco Bomprezzi, un giornalista in carrozzina disabile.
Un Pietro Barbieri presidente della FISH distrutto ma alla fine raggiante per la riuscita della manifestazione e per il risultato ottenuto e per niente scontato. Una Nina Daita (Disabilità CGIL) scatenata alla fine senza voce. Un Pagano - presidente della Fand - mai visto così preso da questa manifestazione per ringraziare tutti della partecipazione.
E' stata una vittoria importante sia per i risultati ottenuti che per la riuscita della manifestazione, ma anche della mobilitazione nel suo complesso (pagine di giornali acquistate per dire le nostre verità; la realizzazione di un dossier sulle vere cifre dell'invalidità in Italia, l'attivazione di una rete capillare con le realtà territoriali, un saper confrontarsi con contenuti importanti con le istituzioni politiche, la capacità di dire no a compromessi umilianti). E' stata una vittoria del movimento associativo nel suo insieme, ma anche di centinaia, se non migliaia, di persone che attraverso il web hanno espresso la loro rabbia, la loro indignazione non solo nei confronti di una manovra iniqua e "cattiva" ma soprattutto nei confronti delle parole offensive di un Ministro dell'Economia che si è permesso di dire che il nostro Paese non è competitivo a causa dei troppi invalidi, ritenendo pertanto le persone con disabilità "improduttive". Un'indignazione che si è rivolta anche contro l'ignobile campagna di stampa, costruita ad arte, sui "falsi invalidi", di cui purtroppo la categoria dei giornalisti si è resa complice, che ha spianato la strada al tentativo di colpire i "veri invalidi".
Insomma... una giornata speciale, anzi no: una giornata normale di cittadini italiani che hanno deciso di dire basta ad una arroganza senza ragione e sono scesi in piazza per affermare i propri diritti e la propria dignità, fiduciosi perché: "anche noi… liberi di muoverci".