Anche l'Arma dei Carabinieri ha una propria Patrona
La ricorrenza della "Virgo Fidelis" viene celebrata oggi a Bari. Un culto che nasce dopo il secondo conflitto mondiale
lunedì 22 novembre 2010
Anche i Carabinieri hanno una propria Patrona. È la Virgo Fidelis, scelta come protettrice dell'Arma nel 1949, anno in cui papa Pio XII promulgò un apposito breve apostolico. Il culto, dunque, nasce e si afferma all'indomani del secondo conflitto mondiale. Pio XII decise di celebrarne la ricorrenza il 21 novembre, giorno in cui si ricorda la Presentazione della Beata Vergine Maria e la battaglia di Culqualber (Abissinia), combattuta nel 1941. Numerosi Carabinieri trovarono la morte sul campo.
Il titolo di "Virgo Fidelis" era stato sollecitato da padre Apolloni, cappellano militare capo, e dall'arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d'Italia. Fu quest'ultimo a comporre il testo della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis. La scelta della Patrona è legata alla fedeltà di ogni soldato alla Patria. Motto dell'Arma è, infatti, "Nei secoli fedele". Creato nel 1914 dal capitano Cenisio Fusi in occasione del primo centenario dell'Arma (per la medaglia commemorativa dell'evento), è divenuto contrassegno antonomastico dell'Istituzione. Venne, poi, concesso, quale motto araldico, da Vittorio Emanuele III all'Arma dei Carabinieri il 10 novembre 1933, in applicazione della legge 24 marzo 1932 n. 293 relativa ai motti araldici per l'Esercito.
Si celebra stamane a Bari, oltre alla ricorrenza della Virgo Fidelis, il 69° Anniversario della Battaglia di Culqualber e la "Giornata dell'Orfano", dedicata ai figli dei Carabinieri caduti. Presenti alla cerimonia, oltre ai militari in servizio ed in congedo, il comandante provinciale colonnello Aldo Iacobelli, autorità politiche, civili e militari locali, vedove e orfani dell'Arma ed anche una rappresentanza di alunni della scuola "Corridoni" di Bari.
Il titolo di "Virgo Fidelis" era stato sollecitato da padre Apolloni, cappellano militare capo, e dall'arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d'Italia. Fu quest'ultimo a comporre il testo della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis. La scelta della Patrona è legata alla fedeltà di ogni soldato alla Patria. Motto dell'Arma è, infatti, "Nei secoli fedele". Creato nel 1914 dal capitano Cenisio Fusi in occasione del primo centenario dell'Arma (per la medaglia commemorativa dell'evento), è divenuto contrassegno antonomastico dell'Istituzione. Venne, poi, concesso, quale motto araldico, da Vittorio Emanuele III all'Arma dei Carabinieri il 10 novembre 1933, in applicazione della legge 24 marzo 1932 n. 293 relativa ai motti araldici per l'Esercito.
Si celebra stamane a Bari, oltre alla ricorrenza della Virgo Fidelis, il 69° Anniversario della Battaglia di Culqualber e la "Giornata dell'Orfano", dedicata ai figli dei Carabinieri caduti. Presenti alla cerimonia, oltre ai militari in servizio ed in congedo, il comandante provinciale colonnello Aldo Iacobelli, autorità politiche, civili e militari locali, vedove e orfani dell'Arma ed anche una rappresentanza di alunni della scuola "Corridoni" di Bari.