Anche la Confesercenti dice no alla decisione della Giunta
Cola Cola: importante segno distintivo per le aziende locali. Oronzo Rifino: "in molte parti del mondo ci riconoscono per questo totem all'ingresso della città"
mercoledì 14 aprile 2010
Dopo la decisione della Giunta Comunale di rimuovere la statua della Cola Cola Gigante dall'ingresso della città, non si sono fatti attendere i pareri discordanti del mondo pollitico e imprenditoriale. Dopo la lettera dell'imprenditore Paterno presidente della Golden Line, che chiede all'Amministrazione di rivedere la sua decisione; anche la Confeserventi con un comunicato ufficiale si oppone al deposito della statua nell'ex mattatoio.
Nel comunicato a firma di Oronzo Rifino, la Confesercenti ribadisce l'importanza che il simbolo della Cola Cola ormai ha per le aziende locali e per lo stesso ente comunale: "Tralasciando i motivi che comportano la rimozione, che non spetta a questa organizzazione discuterne, voglio semplicemente evidenziare come ormai il simbolo della "Cola Cola" e divenuto un segno di riconoscimento della nostra città; voglio solo rammendare ai nostri Amministratori che molte aziende locali hanno affiancato al loro marchio il simbolo della Cola Cola, vedi Prodotti Tipici Locali, Trasporti, Artigianato, ecc., persino il nostro Comune ha nel proprio sito istituzionale alcune immagini della Cola Cola in terracotta e credo che come marchio della frase: "L'altra Apulia" ci sia un riferimento alla stessa Cola Cola. Persino alcune guide lo riportano un esmpio per tutti è google maps."
La Confesercenti propone al Comune di rivedere la collocazione dell'ex mattatoio consigliando di posizionarla in un luogo in cui sia visibile ai forestieri, come il quartiere fieristico, oppure di progettare un piccolo parco a tema "Cola Cola" e creare intorno ad esso un ritorno economico e d'immagine. Intanto un piccolo effetto positivo , secondo la Confesercenti, la Cola Cola lo ha già prodotto: "in molte parti del mondo ci riconoscono per questo totem all'ingresso della città"
A conclusione del comunicato Rifino scrive: "a nome della Confesercenti di Gravina auspico la revisione della decisione presa e si faccia in modo di trasformarla in azione positiva per la nostra amata città".
Nel comunicato a firma di Oronzo Rifino, la Confesercenti ribadisce l'importanza che il simbolo della Cola Cola ormai ha per le aziende locali e per lo stesso ente comunale: "Tralasciando i motivi che comportano la rimozione, che non spetta a questa organizzazione discuterne, voglio semplicemente evidenziare come ormai il simbolo della "Cola Cola" e divenuto un segno di riconoscimento della nostra città; voglio solo rammendare ai nostri Amministratori che molte aziende locali hanno affiancato al loro marchio il simbolo della Cola Cola, vedi Prodotti Tipici Locali, Trasporti, Artigianato, ecc., persino il nostro Comune ha nel proprio sito istituzionale alcune immagini della Cola Cola in terracotta e credo che come marchio della frase: "L'altra Apulia" ci sia un riferimento alla stessa Cola Cola. Persino alcune guide lo riportano un esmpio per tutti è google maps."
La Confesercenti propone al Comune di rivedere la collocazione dell'ex mattatoio consigliando di posizionarla in un luogo in cui sia visibile ai forestieri, come il quartiere fieristico, oppure di progettare un piccolo parco a tema "Cola Cola" e creare intorno ad esso un ritorno economico e d'immagine. Intanto un piccolo effetto positivo , secondo la Confesercenti, la Cola Cola lo ha già prodotto: "in molte parti del mondo ci riconoscono per questo totem all'ingresso della città"
A conclusione del comunicato Rifino scrive: "a nome della Confesercenti di Gravina auspico la revisione della decisione presa e si faccia in modo di trasformarla in azione positiva per la nostra amata città".