Andare oltre la crisi d’impresa
Gli strumenti e le azioni messi in campo dalla Regione Puglia in favore delle imprese
domenica 6 ottobre 2024
La gestione e la prevenzione delle crisi d'impresa rappresentano un'azione strategica della Regione Puglia. In occasione dell'87esima edizione della Fiera del Levante è stata organizzato un focus dedicato proprio agli strumenti messi a disposizione per sanare le crisi aziendali e garantire, al contempo, continuità alle realità imprenditoriali, a tutela dei lavoratori e a garanzia di una crescita economica e sociale per il territorio.
Un'intera giornata di approfondimento, organizzata dall'Assessorato regionale alle Crisi industriali insieme agli Assessorati allo Sviluppo economico e al Lavoro e formazione sul "Codice della crisi d'impresa e la continuità aziendale quale valore economico sociale", citando il titolo dell'evento, che ha visto un parterre di ospiti altamente qualificato del mondo accademico e dei professionisti del settore, tra cui Alfonso Pappalardo, presidente del Tribunale di Bari.
Due i panel che si sono svolti: uno dedicato agli aspetti economico-sociali della crisi d'impresa e gli strumenti messi a disposizione dal nuovo Codice della Crisi, l'altro, tenutosi nel pomeriggio, ha riguardato gli strumenti, anche di finanziamento regionali, messi a disposizione per tentare di rimediare alle crisi e rivolti a quei soggetti che intendano rilevare imprese in difficoltà attraverso processi di reindustrializzazione e reingegnerizzazione del processo produttivo e revisione dei modelli di business.
"Da una fulgida intuizione del presidente Emiliano – ha sottolineato l'assessora alle Crisi Industriali, Serena Triggiani -, che ha inteso rafforzare la TaskForce Occupazione (Comitato Sepac di monitoraggio crisi), guidata da Leo Caroli, e costituita presso la Presidenza della Regione Puglia, è stata istituita una delega ad hoc per la gestione e prevenzione delle crisi industriali nella nostra Regione, minata purtroppo da criticità che sono oggetto anche di interesse a livello nazionale (si pensi ad Ilva e alla Centrale Enel a carbone di Cerano a Brindisi). La Task Force Regionale per le Crisi, organo di cui si avvale la nostra Regione da circa una decina d'anni, rappresenta un unicum a livello nazionale e lavora a stretto braccio con il Governo nazionale, non solo per supportare gli organi politici nell'individuazione preliminare delle crisi d'impresa, ma anche, in particolare, nel coordinamento dei numerosi tavoli di crisi che si aprano a livello regionale. Il senso di questa giornata di lavori– ha proseguito l'assessora - è stato quello di provare ad andare oltre la crisi con gli strumenti in nostro possesso e dare continuità al tessuto imprenditoriale, anche alla luce del nuovo Codice d'impresa che ha subìto importanti modifiche e che ha comportato un cambio di passo, con strumenti giuridici che mirano a preservare i valori aziendali. Inoltre, Parleremo di aiuti alle imprese, avvisi pubblici - con specifiche premialità per chi rileva imprese o rami d'imprese - politiche attive del lavoro e altre azioni innovative che stiamo studiando con la nostra Task force e gli Assessorati allo Sviluppo economico e welfare. La nostra Regione – ha ricordato Triggiani - ha quaranta tavoli di crisi aperti: un dato non in assoluto negativo perché fa luce sul lavoro incessante che come Regione svolgiamo per risolvere le vertenze in atto, dare futuro alle lavoratrici e ai lavoratori e rilanciare il nostro sistema produttivo. Insieme a questo lavoriamo giorno per giorno nella fase della pre crisi, con aiuti concreti e strategie legate all'innovazione che possano rafforzare e rilanciare la competitività delle imprese".
""Osservare il mercato e provare ad anticiparne eventuali crisi – ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci - è un nostro dovere. Per farlo dobbiamo accompagnare i nostri settori produttivi, che possono incappare in una crisi anche di carattere internazionale per una serie di contingenze. Accompagnarle significa pensare a delle misure di sostegno completamente nuove, capaci di leggere la contemporaneità e di puntare anche sulla formazione e consulenza specifica, come stiamo facendo con il bando "Trasformazioni". Questa è una linea che abbiamo lanciato: l'avviso, nello specifico, aiuta tutte le imprese nella fase d'innovazione, trasformazione digitale, transazione energetica, economia circolare e le aiuta a costruire un rilancio competitivo su nuovi settori di mercato".
Per l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, intervenuto in video collegamento: "la Task force Occupazione ha fatto un lavoro egregio in questi anni per garantire soprattutto la continuità aziendale è che un valore economico e sociale, come è stato più volte ribadito anche nel corso di questa iniziativa, perché dà forza all'azienda e ai lavoratori. Ed è chiaro che per noi la crisi aziendale è soprattutto un problema delle persone, delle lavoratrici e lavoratori cui va garantita l'occupazione. E noi, devo dire la verità, in questi abbiamo davvero fatto tantissimo per supportare, aiutare e condurre in maniera egregia crisi ponendoci sempre dalla parte dei lavoratori".
"La Regione Puglia – ha sottolineato la direttora del Dipartimento regionale allo Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio - per far fronte alle crisi d'impresa ha studiato e attivato una serie di strumenti utili che sono anche di prevenzione e di rimedio alle situazioni di collasso aziendale. Con la nostra programmazione regionale 2021-2027, a valere sui fondi europei, abbiamo messo a punto avvisi a sportello per le piccole medie e imprese, come i PIA e Mini Pia, a sostegno degli investimenti dedicati all'innovazione, all' internazionalizzazione, alla produttività, ma anche alla formazione dei dipendenti perché la crescita del valore di una impresa passa anche attraverso la costruzione di competenze. La task force regionale per l'Occupazione – ha proseguito - ha curato in questi anni centinaia di situazioni critiche e proposto gli strumenti di sostegno agli investimenti dell'impresa che come Regione deteniamo non soltanto per recuperare situazione di crisi avanzate ma anche per favorire e sostenere soggetti, anche esteri, che intendano rilevare situazioni di crisi con processi di reindustrializzazione, reingegnerizzazione del processo produttivo e revisione dei modelli di business. Il tema più importante – ha concluso Berlingerio - intorno al quale si dipana la nostra azione riguarda proprio il lavoratori che possono essere tutelati appieno se si passa attraverso la difesa del mantenimento della continuità aziendale".
Il presidente della task force Occupazione,Leo Caroli, nel suo intervento ha raccontato il lavoro che svolge quotidianamente il Sepac: "Soltanto nel 2024 – ha dichiarato - ad oggi abbiamo tenuto 111 tavoli di crisi per gestire 46 situazioni: ciò non significa che la Puglia è maglia nera, piuttosto è il segnale vivo che abbiamo un organismo che affronta le crisi e prova a risolverle. Un organismo che non ha precedenti in tutto il resto d'Italia. In questa attività che svolgiamo abbiamo dei successi significativi come San Galli e Miroglio per fare degli esempi recenti, ma anche negativi, nonostante gli sforzi profusi per trovare accordi o stimolare finanziatori a rilevare le imprese in difficoltà, per esempio. C'è un approccio diverso, anche da quello dello stesso Codice per la crisi d'impresa – ha tenuto a precisare Caroli -, è quello del Sepac che, anziché porre al centro l'interesse e la tutela dei creditori per la continuità aziendale, guarda piuttosto alla salvaguardia occupazionale, al lavoro e, in particolare, ai lavoratori. Questo diverso approccio porta ad anticipare i tempi. Non possiamo aspettare che sia evidente la crisi, secondo i canoni del Codice, cioè il mancato pagamento dei contributi o l'accumularsi di situazioni debitorie nei confronti del sistema creditizio piuttosto che dei fornitori. Il nostro campanello d'allarme è il sindacato, che in fabbrica, in azienda, in ufficio coglie un aumento delle ore di cassa integrazione o una riduzione delle commesse e, quindi, dell'attività. E, prima ancora che sia troppo tardi, segnala al SEPAC di intervenire con la convocazione di tavoli regionali da cui poi parte un'attività di confronto tendente al raggiungimento di accordi per mettere in sicurezza i lavoratori, rilanciare l'azienda e sostenere la ripresa delle imprese".
Nella seconda parte della giornata si sono affrontati i temi della continuità aziendale, con l'individuazione dei sintomi di pre crisi, delle politiche di sostegno, degli accordi di programma volti a risoluzione di grandi crisi industriali, dei vari strumenti di sostegno allo sviluppo aziendale, con uno sguardo accademico ai profili giuslavoristici e previdenziali della composizione negoziata.
La giornata si è conclusa con un approfondimento del ruolo dell'Agenzia Regionale Arpal e l'esperienza virtuosa regionale della Task Force/Comitato Sepac nella prevenzione, aggiornamento e gestione delle crisi insieme a tutti gli attori del mondo della crisi di impresa.
Un'intera giornata di approfondimento, organizzata dall'Assessorato regionale alle Crisi industriali insieme agli Assessorati allo Sviluppo economico e al Lavoro e formazione sul "Codice della crisi d'impresa e la continuità aziendale quale valore economico sociale", citando il titolo dell'evento, che ha visto un parterre di ospiti altamente qualificato del mondo accademico e dei professionisti del settore, tra cui Alfonso Pappalardo, presidente del Tribunale di Bari.
Due i panel che si sono svolti: uno dedicato agli aspetti economico-sociali della crisi d'impresa e gli strumenti messi a disposizione dal nuovo Codice della Crisi, l'altro, tenutosi nel pomeriggio, ha riguardato gli strumenti, anche di finanziamento regionali, messi a disposizione per tentare di rimediare alle crisi e rivolti a quei soggetti che intendano rilevare imprese in difficoltà attraverso processi di reindustrializzazione e reingegnerizzazione del processo produttivo e revisione dei modelli di business.
"Da una fulgida intuizione del presidente Emiliano – ha sottolineato l'assessora alle Crisi Industriali, Serena Triggiani -, che ha inteso rafforzare la TaskForce Occupazione (Comitato Sepac di monitoraggio crisi), guidata da Leo Caroli, e costituita presso la Presidenza della Regione Puglia, è stata istituita una delega ad hoc per la gestione e prevenzione delle crisi industriali nella nostra Regione, minata purtroppo da criticità che sono oggetto anche di interesse a livello nazionale (si pensi ad Ilva e alla Centrale Enel a carbone di Cerano a Brindisi). La Task Force Regionale per le Crisi, organo di cui si avvale la nostra Regione da circa una decina d'anni, rappresenta un unicum a livello nazionale e lavora a stretto braccio con il Governo nazionale, non solo per supportare gli organi politici nell'individuazione preliminare delle crisi d'impresa, ma anche, in particolare, nel coordinamento dei numerosi tavoli di crisi che si aprano a livello regionale. Il senso di questa giornata di lavori– ha proseguito l'assessora - è stato quello di provare ad andare oltre la crisi con gli strumenti in nostro possesso e dare continuità al tessuto imprenditoriale, anche alla luce del nuovo Codice d'impresa che ha subìto importanti modifiche e che ha comportato un cambio di passo, con strumenti giuridici che mirano a preservare i valori aziendali. Inoltre, Parleremo di aiuti alle imprese, avvisi pubblici - con specifiche premialità per chi rileva imprese o rami d'imprese - politiche attive del lavoro e altre azioni innovative che stiamo studiando con la nostra Task force e gli Assessorati allo Sviluppo economico e welfare. La nostra Regione – ha ricordato Triggiani - ha quaranta tavoli di crisi aperti: un dato non in assoluto negativo perché fa luce sul lavoro incessante che come Regione svolgiamo per risolvere le vertenze in atto, dare futuro alle lavoratrici e ai lavoratori e rilanciare il nostro sistema produttivo. Insieme a questo lavoriamo giorno per giorno nella fase della pre crisi, con aiuti concreti e strategie legate all'innovazione che possano rafforzare e rilanciare la competitività delle imprese".
""Osservare il mercato e provare ad anticiparne eventuali crisi – ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci - è un nostro dovere. Per farlo dobbiamo accompagnare i nostri settori produttivi, che possono incappare in una crisi anche di carattere internazionale per una serie di contingenze. Accompagnarle significa pensare a delle misure di sostegno completamente nuove, capaci di leggere la contemporaneità e di puntare anche sulla formazione e consulenza specifica, come stiamo facendo con il bando "Trasformazioni". Questa è una linea che abbiamo lanciato: l'avviso, nello specifico, aiuta tutte le imprese nella fase d'innovazione, trasformazione digitale, transazione energetica, economia circolare e le aiuta a costruire un rilancio competitivo su nuovi settori di mercato".
Per l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, intervenuto in video collegamento: "la Task force Occupazione ha fatto un lavoro egregio in questi anni per garantire soprattutto la continuità aziendale è che un valore economico e sociale, come è stato più volte ribadito anche nel corso di questa iniziativa, perché dà forza all'azienda e ai lavoratori. Ed è chiaro che per noi la crisi aziendale è soprattutto un problema delle persone, delle lavoratrici e lavoratori cui va garantita l'occupazione. E noi, devo dire la verità, in questi abbiamo davvero fatto tantissimo per supportare, aiutare e condurre in maniera egregia crisi ponendoci sempre dalla parte dei lavoratori".
"La Regione Puglia – ha sottolineato la direttora del Dipartimento regionale allo Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio - per far fronte alle crisi d'impresa ha studiato e attivato una serie di strumenti utili che sono anche di prevenzione e di rimedio alle situazioni di collasso aziendale. Con la nostra programmazione regionale 2021-2027, a valere sui fondi europei, abbiamo messo a punto avvisi a sportello per le piccole medie e imprese, come i PIA e Mini Pia, a sostegno degli investimenti dedicati all'innovazione, all' internazionalizzazione, alla produttività, ma anche alla formazione dei dipendenti perché la crescita del valore di una impresa passa anche attraverso la costruzione di competenze. La task force regionale per l'Occupazione – ha proseguito - ha curato in questi anni centinaia di situazioni critiche e proposto gli strumenti di sostegno agli investimenti dell'impresa che come Regione deteniamo non soltanto per recuperare situazione di crisi avanzate ma anche per favorire e sostenere soggetti, anche esteri, che intendano rilevare situazioni di crisi con processi di reindustrializzazione, reingegnerizzazione del processo produttivo e revisione dei modelli di business. Il tema più importante – ha concluso Berlingerio - intorno al quale si dipana la nostra azione riguarda proprio il lavoratori che possono essere tutelati appieno se si passa attraverso la difesa del mantenimento della continuità aziendale".
Il presidente della task force Occupazione,Leo Caroli, nel suo intervento ha raccontato il lavoro che svolge quotidianamente il Sepac: "Soltanto nel 2024 – ha dichiarato - ad oggi abbiamo tenuto 111 tavoli di crisi per gestire 46 situazioni: ciò non significa che la Puglia è maglia nera, piuttosto è il segnale vivo che abbiamo un organismo che affronta le crisi e prova a risolverle. Un organismo che non ha precedenti in tutto il resto d'Italia. In questa attività che svolgiamo abbiamo dei successi significativi come San Galli e Miroglio per fare degli esempi recenti, ma anche negativi, nonostante gli sforzi profusi per trovare accordi o stimolare finanziatori a rilevare le imprese in difficoltà, per esempio. C'è un approccio diverso, anche da quello dello stesso Codice per la crisi d'impresa – ha tenuto a precisare Caroli -, è quello del Sepac che, anziché porre al centro l'interesse e la tutela dei creditori per la continuità aziendale, guarda piuttosto alla salvaguardia occupazionale, al lavoro e, in particolare, ai lavoratori. Questo diverso approccio porta ad anticipare i tempi. Non possiamo aspettare che sia evidente la crisi, secondo i canoni del Codice, cioè il mancato pagamento dei contributi o l'accumularsi di situazioni debitorie nei confronti del sistema creditizio piuttosto che dei fornitori. Il nostro campanello d'allarme è il sindacato, che in fabbrica, in azienda, in ufficio coglie un aumento delle ore di cassa integrazione o una riduzione delle commesse e, quindi, dell'attività. E, prima ancora che sia troppo tardi, segnala al SEPAC di intervenire con la convocazione di tavoli regionali da cui poi parte un'attività di confronto tendente al raggiungimento di accordi per mettere in sicurezza i lavoratori, rilanciare l'azienda e sostenere la ripresa delle imprese".
Nella seconda parte della giornata si sono affrontati i temi della continuità aziendale, con l'individuazione dei sintomi di pre crisi, delle politiche di sostegno, degli accordi di programma volti a risoluzione di grandi crisi industriali, dei vari strumenti di sostegno allo sviluppo aziendale, con uno sguardo accademico ai profili giuslavoristici e previdenziali della composizione negoziata.
La giornata si è conclusa con un approfondimento del ruolo dell'Agenzia Regionale Arpal e l'esperienza virtuosa regionale della Task Force/Comitato Sepac nella prevenzione, aggiornamento e gestione delle crisi insieme a tutti gli attori del mondo della crisi di impresa.