Anffas, Nuovi Orizzonti e Colpi di Scena debuttano insieme al Vida
Il sindaco Alesio Valente: "Si parla tanto di inclusione sociale, questa sera si è passati davvero dalle parole ai fatti"
domenica 12 marzo 2017
Una performance che non ha nulla da invidiare alle grandi compagnie teatrali, quella portata in scena dai ragazzi dell'Anffas Onlus e della Cooperativa Sociale "Nuovi orizzonti" insieme ad alcuni ragazzi della Compagnia teatrale gravinese "Colpi di Scena".
Dopo un intero inverno passato a lavorarci su, il risultato ha superato le aspettative: sono riusciti a strappare sorrisi, applausi e anche qualche lacrima di felicità.
"Quei figuri di tanti anni fa" di Eduardo De Filippo è ambientato in una casa di gioco clandestina, chiamata per non destar sospetti "Circolo della Caccia". Il gestore del Circolo è Don Gennaro, a caccia di polli da spennare, avvalendosi dell'aiuto del "Barone" e di Luigi Poveretti, un uomo incaricato di fare il "palo", e cioè di passargli le carte vincenti sollecitato da determinati segni poc'anzi concordati. Il 'pollo' individuato è l'avvocato Fattibene, spinto dalla baronessina Rosy e la contessina Fifì a puntare di più. Intorno al tavolo ci sono anche Peppinella detta "Sciù Sciù", fidanzata di Don Gennaro, la "marchesa madre" Assunta, la cameriera disperata Filomena, Scuppetella, pregiudicato per furto, Scamuso, latitante e ricercato per aver ucciso sua moglie, Giovannino, giocatore incallito e indebitato fino al collo, e Riccardo, fidanzato di Emilia sorella di Giovannino. Il 'palo' Luigi Poveretti si rivela non all'altezza del compito assegnato combinando solo guai e facendo arrabbiare Don Gennaro. A dare una svolta alla vicenda, è l'improvvisa irruzione di Emilia, che minaccia Don Gennaro Fierro e gli altri giocatori e invita il fidanzato a tornare a casa. E con l'arrivo della polizia si chiude il sipario del Vida.
"Applaudite questi ragazzi perché hanno lavorato tanto e se lo meritano" ha esordito il direttore del Teatro Vida Michele Mindicini al momento dei ringraziamenti. Invitato sul palco il primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, ha affermato: "Si parla tanto di inclusione sociale, questa sera si è passati davvero dalle parole ai fatti. Vedere questi ragazzi insieme a chi l'attore lo fa per professione riempie il cuore di orgoglio e ci fa capire che una comunità migliore è possibile".
In segno di riconoscenza per la disponibilità dimostrata dalla Compagnia "Colpi di Scena", le due Cooperative Sociali hanno donato a Mindicini una Cola Cola realizzata dai ragazzi durante una delle attività laboratoriali svolte in sede, e in chiusura grande commozione per la bellissima poesia scritta dai ragazzi letta da Mimma Derosa sulla diversità: "Tu non sei come me, son fortunato, davvero ti sono grato, perché non siamo uguali, vuol dire che noi due siamo speciali".
Dopo un intero inverno passato a lavorarci su, il risultato ha superato le aspettative: sono riusciti a strappare sorrisi, applausi e anche qualche lacrima di felicità.
"Quei figuri di tanti anni fa" di Eduardo De Filippo è ambientato in una casa di gioco clandestina, chiamata per non destar sospetti "Circolo della Caccia". Il gestore del Circolo è Don Gennaro, a caccia di polli da spennare, avvalendosi dell'aiuto del "Barone" e di Luigi Poveretti, un uomo incaricato di fare il "palo", e cioè di passargli le carte vincenti sollecitato da determinati segni poc'anzi concordati. Il 'pollo' individuato è l'avvocato Fattibene, spinto dalla baronessina Rosy e la contessina Fifì a puntare di più. Intorno al tavolo ci sono anche Peppinella detta "Sciù Sciù", fidanzata di Don Gennaro, la "marchesa madre" Assunta, la cameriera disperata Filomena, Scuppetella, pregiudicato per furto, Scamuso, latitante e ricercato per aver ucciso sua moglie, Giovannino, giocatore incallito e indebitato fino al collo, e Riccardo, fidanzato di Emilia sorella di Giovannino. Il 'palo' Luigi Poveretti si rivela non all'altezza del compito assegnato combinando solo guai e facendo arrabbiare Don Gennaro. A dare una svolta alla vicenda, è l'improvvisa irruzione di Emilia, che minaccia Don Gennaro Fierro e gli altri giocatori e invita il fidanzato a tornare a casa. E con l'arrivo della polizia si chiude il sipario del Vida.
"Applaudite questi ragazzi perché hanno lavorato tanto e se lo meritano" ha esordito il direttore del Teatro Vida Michele Mindicini al momento dei ringraziamenti. Invitato sul palco il primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, ha affermato: "Si parla tanto di inclusione sociale, questa sera si è passati davvero dalle parole ai fatti. Vedere questi ragazzi insieme a chi l'attore lo fa per professione riempie il cuore di orgoglio e ci fa capire che una comunità migliore è possibile".
In segno di riconoscenza per la disponibilità dimostrata dalla Compagnia "Colpi di Scena", le due Cooperative Sociali hanno donato a Mindicini una Cola Cola realizzata dai ragazzi durante una delle attività laboratoriali svolte in sede, e in chiusura grande commozione per la bellissima poesia scritta dai ragazzi letta da Mimma Derosa sulla diversità: "Tu non sei come me, son fortunato, davvero ti sono grato, perché non siamo uguali, vuol dire che noi due siamo speciali".