Anno 2010: il bilancio del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari
Tra le insidie più grosse, i minori “utilizzati” dalla malavita. 3300 arresti in totale
giovedì 30 dicembre 2010
17.07
Il Comando provinciale dei Carabinieri di Bari saluta il 2010 con un resoconto eloquente, di cui la nostra provincia non può di certo essere fiera:
3300 arresti in totale;
185 persone arrestate per associazione a delinquere e 88 di stampo mafioso;
820 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 136 kg di droga sequestrati e una piantagione di marijuana pari a 31 quintali sequestrata;
504 arresti per furto, di cui 107 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 43 per furti di auto/moto, 47 per furti in abitazioni e 14 per scippo;
209 rapinatori assicurati alla giustizia;
98.803 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 600mila ore di servizio, con circa 504mila persone identificate contestualmente al controllo di oltre 352mila mezzi. Da segnalare il fortissimo impulso all'attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o –in caso di motoveicoli- da parte di centauri privi di casco. Complessivamente le contravvenzioni sono state 21465 con 1348 patenti e 3044 documenti di circolazione ritirati. Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l'utilizzo dell'etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.
377 sorvegliati speciali arrestati in violazioni di obblighi imposti dall'A.G. e 212 per evasione dagli arresti domiciliari;
109 gli arresti per estorsione e 40 quelli per stalking;
75 infine, gli extracomunitari arrestati per inosservanza dei provvedimenti di espulsione.
Tra le insidie più grosse, i minori "utilizzati" dalla malavita, la cui crescita resta troppo spesso intrappolata nella logica della violazione delle regole, della violenza e della sopraffazione, come unico metodo per emergere ed ottenere facili guadagni; l'estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali; la detenzione e spaccio di droga; l'usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l'inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l'accumulazione di liquidità e per l'appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio.
Esaltando l'impegno profuso quest'anno dal comando provinciale dei Carabinieri di Bari, l'auspicio è che i numeri del 2011 si riducano notevolmente!
3300 arresti in totale;
185 persone arrestate per associazione a delinquere e 88 di stampo mafioso;
820 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 136 kg di droga sequestrati e una piantagione di marijuana pari a 31 quintali sequestrata;
504 arresti per furto, di cui 107 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 43 per furti di auto/moto, 47 per furti in abitazioni e 14 per scippo;
209 rapinatori assicurati alla giustizia;
98.803 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 600mila ore di servizio, con circa 504mila persone identificate contestualmente al controllo di oltre 352mila mezzi. Da segnalare il fortissimo impulso all'attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o –in caso di motoveicoli- da parte di centauri privi di casco. Complessivamente le contravvenzioni sono state 21465 con 1348 patenti e 3044 documenti di circolazione ritirati. Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l'utilizzo dell'etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.
377 sorvegliati speciali arrestati in violazioni di obblighi imposti dall'A.G. e 212 per evasione dagli arresti domiciliari;
109 gli arresti per estorsione e 40 quelli per stalking;
75 infine, gli extracomunitari arrestati per inosservanza dei provvedimenti di espulsione.
Tra le insidie più grosse, i minori "utilizzati" dalla malavita, la cui crescita resta troppo spesso intrappolata nella logica della violazione delle regole, della violenza e della sopraffazione, come unico metodo per emergere ed ottenere facili guadagni; l'estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali; la detenzione e spaccio di droga; l'usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l'inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l'accumulazione di liquidità e per l'appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio.
Esaltando l'impegno profuso quest'anno dal comando provinciale dei Carabinieri di Bari, l'auspicio è che i numeri del 2011 si riducano notevolmente!