Aperta “Una finestra su ... il Piaggio”
Inaugurata la nuova mostra Archeoclub. Poesie, foto e tele per far rinascere un rione.
lunedì 17 giugno 2013
11.30
E' stata inaugurata sabato, presso la sede cittadina dell'Archeoclub, in via Matteotti, la mostra "Una finestra su ... il Piaggio", secondo appuntamento all'interno del programma "Una finestra su ...".
In esposizione le foto di Marianna Leone, le tele di Fabio Carone e i versi di Maria Delvecchio e Raffaella Iannetti: una fusione artistica tutta gravinese volta a mettere in luce l'abbandono e il degrado attuale del rione, ricchezza storica e artistica del paese.
"Ho voluto fortemente scrivere in dialetto per trasmettere a pieno le sensazioni di un vissuto pieno di vitalità che il Piaggio una volta aveva", spiega Maria Delvecchio: "L'obiettivo è trasmettere alla nuova generazione l'idea che il Piaggio è una ricchezza della nostra storia e pertanto va salvaguardata". "Scrivere del Piaggio è stato un esercizio dolente",afferma Raffaella Iannetti, "ad oggi ciò che si osserva sono le sue mancanze, i silenzi di quei luoghi, le assenze della normale quotidianità, ed è stato proprio questo vuoto a riempire prepotentemente le foto e le poesie", e aggiunge, "l'accostamento di passato e presente è stato, dunque, quasi doveroso nelle liriche per raccontare immagini e sensazioni, passate quanto nuove, con la speranza di rendere quella pietraia solo addormentata, momentaneamente e prematuramente, nell'attesa di un risveglio, di una rigenerazione".
La mostra resterà aperta fino al 30 giugno. Ingresso gratuito.
In esposizione le foto di Marianna Leone, le tele di Fabio Carone e i versi di Maria Delvecchio e Raffaella Iannetti: una fusione artistica tutta gravinese volta a mettere in luce l'abbandono e il degrado attuale del rione, ricchezza storica e artistica del paese.
"Ho voluto fortemente scrivere in dialetto per trasmettere a pieno le sensazioni di un vissuto pieno di vitalità che il Piaggio una volta aveva", spiega Maria Delvecchio: "L'obiettivo è trasmettere alla nuova generazione l'idea che il Piaggio è una ricchezza della nostra storia e pertanto va salvaguardata". "Scrivere del Piaggio è stato un esercizio dolente",afferma Raffaella Iannetti, "ad oggi ciò che si osserva sono le sue mancanze, i silenzi di quei luoghi, le assenze della normale quotidianità, ed è stato proprio questo vuoto a riempire prepotentemente le foto e le poesie", e aggiunge, "l'accostamento di passato e presente è stato, dunque, quasi doveroso nelle liriche per raccontare immagini e sensazioni, passate quanto nuove, con la speranza di rendere quella pietraia solo addormentata, momentaneamente e prematuramente, nell'attesa di un risveglio, di una rigenerazione".
La mostra resterà aperta fino al 30 giugno. Ingresso gratuito.