Appalti truccati per l’Ente irrigazione, 11 arresti
In manette funzionari pubblici e imprenditori tra Puglia e Basilicata
martedì 14 febbraio 2017
11.05
Si è conclusa con 11 arresti da parte della Polizia di Stato, l'indagine condotta dalla Procura di Potenza "rete collusiva tendente alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara dell'Ente irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia".
Nella rete degli inquirenti sono finiti funzionari pubblici, imprenditori e professionisti pugliesi e lucani che avrebbero anche fatto pressione su alcuni politici per ottenere la modifica dell'assetto istituzionale e del management dell'Ente, allo scopo di avere carta bianca nelle gestione degli appalti.
Oltre agli arresti - in carcere e ai domiciliari - gli agenti della squadra mobile della questura di Potenza, del reparto prevenzione crimine e di altre unità, hanno eseguito perquisizioni a Potenza, Matera, Parma e nella provincia di Barletta, Andria, Trani. I reati ipotizzati sono quelli di turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, corruzione, truffa aggravata, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.
Su disposizione della Procura è stato disposto il sequestro preventivo di conti correnti e beni mobili nei confronti di uno degli undici arrestati, con riferimento agli illeciti appalti banditi dall'EIPLI di Bari.
Nella rete degli inquirenti sono finiti funzionari pubblici, imprenditori e professionisti pugliesi e lucani che avrebbero anche fatto pressione su alcuni politici per ottenere la modifica dell'assetto istituzionale e del management dell'Ente, allo scopo di avere carta bianca nelle gestione degli appalti.
Oltre agli arresti - in carcere e ai domiciliari - gli agenti della squadra mobile della questura di Potenza, del reparto prevenzione crimine e di altre unità, hanno eseguito perquisizioni a Potenza, Matera, Parma e nella provincia di Barletta, Andria, Trani. I reati ipotizzati sono quelli di turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, corruzione, truffa aggravata, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.
Su disposizione della Procura è stato disposto il sequestro preventivo di conti correnti e beni mobili nei confronti di uno degli undici arrestati, con riferimento agli illeciti appalti banditi dall'EIPLI di Bari.