Approvata carta "Avviso Pubblico" per lotta al malaffare nella pubblica amministrazione
Il codice etico è stato approvato dall’intero consiglio comunale
mercoledì 19 dicembre 2018
17.40
Con 23 voti a favore e due assenti, il consiglio comunale di Gravina ha adottato la Carta di "Avviso Pubblico", aderendo così all'associazione "Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie". Un gesto di alta responsabilità che vedrà gli amministratori dover sottostare ad un insieme di regole etiche prescritte dal documento.
Infatti, la carta di "Avviso Pubblico" è un codice etico di comportamento e si presenta come uno strumento pratico, "costruito dal basso", di prevenzione alla corruzione, alla mafia, al malaffare e alla cattiva amministrazione.
Composta da 23 articoli, la carta indica concretamente come un amministratore pubblico dovrebbe comportarsi nello svolgimento delle sue funzioni, facendosi carico di una serie di regole e principii, con l'impegno di assicurare nel suo operato trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, così come previsto dagli articoli 54 e 97 della Costituzione Italiana.
Il codice prevede, ad esempio, il divieto di ricevere regali; impone di contrastare il conflitto di interesse; di non mettere in pratica attività clientelari o fare pressioni indebite; di tutelare la trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento delle attività politiche; di effettuare nomine basate esclusivamente sul merito; di garantire piena collaborazione con l'autorità giudiziaria in caso di indagini e di rinunciare alla prescrizione e alla dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravissimi reati di mafia e corruzione.
Insomma, uno strumento pensato per difende e diffondere la "Buona Politica", puntando alla condivisione dell'impegno civico, tra società civile e pubblici amministratori.
Infatti, oltre agli amministratori, chiamati da questo documento al massimo impegno per assicurare trasparenza e responsabilità, "la carta- si legge nel documento- è scritta con un linguaggio semplice perché pensata per essere rivolta anche ai cittadini, i quali possono avvalersi delle sue disposizioni per esercitare un controllo democratico sull'operato dei rappresentanti eletti in consiglio comunale".
Le disposizioni del codice etico appaiono molto esigenti nei confronti degli amministratori, che però, con l'adozione della Carta di "Avviso Pubblico" potrebbero avere effetti positivi sulla credibilità che hanno in seno alla comunità, restituendo loro molto, in termini di fiducia e legittimazione.
Infatti, la carta di "Avviso Pubblico" è un codice etico di comportamento e si presenta come uno strumento pratico, "costruito dal basso", di prevenzione alla corruzione, alla mafia, al malaffare e alla cattiva amministrazione.
Composta da 23 articoli, la carta indica concretamente come un amministratore pubblico dovrebbe comportarsi nello svolgimento delle sue funzioni, facendosi carico di una serie di regole e principii, con l'impegno di assicurare nel suo operato trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, così come previsto dagli articoli 54 e 97 della Costituzione Italiana.
Il codice prevede, ad esempio, il divieto di ricevere regali; impone di contrastare il conflitto di interesse; di non mettere in pratica attività clientelari o fare pressioni indebite; di tutelare la trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento delle attività politiche; di effettuare nomine basate esclusivamente sul merito; di garantire piena collaborazione con l'autorità giudiziaria in caso di indagini e di rinunciare alla prescrizione e alla dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravissimi reati di mafia e corruzione.
Insomma, uno strumento pensato per difende e diffondere la "Buona Politica", puntando alla condivisione dell'impegno civico, tra società civile e pubblici amministratori.
Infatti, oltre agli amministratori, chiamati da questo documento al massimo impegno per assicurare trasparenza e responsabilità, "la carta- si legge nel documento- è scritta con un linguaggio semplice perché pensata per essere rivolta anche ai cittadini, i quali possono avvalersi delle sue disposizioni per esercitare un controllo democratico sull'operato dei rappresentanti eletti in consiglio comunale".
Le disposizioni del codice etico appaiono molto esigenti nei confronti degli amministratori, che però, con l'adozione della Carta di "Avviso Pubblico" potrebbero avere effetti positivi sulla credibilità che hanno in seno alla comunità, restituendo loro molto, in termini di fiducia e legittimazione.