Area di Botromagno, Longo interroga l’assessore Bray
Il consigliere regionale sollecita interventi sulla zona archeologica
lunedì 22 febbraio 2021
17.10
Il consigliere regionale della lista "Con-Emiliano", Peppino Longo ha presentato una interrogazione all'assessore regionale alla Cultura Massimo Bray per sollecitare interventi per la zona archeologica di Botromagno.
"La collina di Botromagno a Gravina – afferma Longo nella nota - continua a regalare frammenti di storia che confermano quanto la nostra Puglia sia ricca ed abbia un tesoro sotterraneo da custodire e valorizzare. Gli ultimi lavori dei mesi scorsi hanno fatto emergere tombe funerarie a semi-camera risalenti al periodo tra il VI ed il IV secolo a.C. che dalle caratteristiche sembrerebbero fossero appartenute a famiglie facoltose: l'imponenza delle strutture funerarie fanno presumere che si trattava di rappresentanti importanti di quella società. Sono stati rinvenuti – prosegue il consigliere regionale - frammenti di oggetti ed anfore che riportano a rapporti con la Magna Grecia e la Grecia: l'ulteriore testimonianza di quanto la collina gravinese sia un enorme tesoro tutto ancora da scoprire".
"Ho deciso di interrogare l'assessore Bray – afferma ancora Longo - per sapere che azioni intenda intraprendere per sensibilizzare il ministero ai beni culturali affinché adotti interventi che consentano agli esperti di proseguire nel lavoro di valorizzazione e tutela del nostro patrimonio archeologico. L'urgenza di interventi – conclude il consigliere regionale Peppino Longo - è data anche dal forte rischio che i predoni della storia (le cui tracce sono state già rinvenute) possano saccheggiare e deturpare un territorio di così grande valenza archeologica."
"La collina di Botromagno a Gravina – afferma Longo nella nota - continua a regalare frammenti di storia che confermano quanto la nostra Puglia sia ricca ed abbia un tesoro sotterraneo da custodire e valorizzare. Gli ultimi lavori dei mesi scorsi hanno fatto emergere tombe funerarie a semi-camera risalenti al periodo tra il VI ed il IV secolo a.C. che dalle caratteristiche sembrerebbero fossero appartenute a famiglie facoltose: l'imponenza delle strutture funerarie fanno presumere che si trattava di rappresentanti importanti di quella società. Sono stati rinvenuti – prosegue il consigliere regionale - frammenti di oggetti ed anfore che riportano a rapporti con la Magna Grecia e la Grecia: l'ulteriore testimonianza di quanto la collina gravinese sia un enorme tesoro tutto ancora da scoprire".
"Ho deciso di interrogare l'assessore Bray – afferma ancora Longo - per sapere che azioni intenda intraprendere per sensibilizzare il ministero ai beni culturali affinché adotti interventi che consentano agli esperti di proseguire nel lavoro di valorizzazione e tutela del nostro patrimonio archeologico. L'urgenza di interventi – conclude il consigliere regionale Peppino Longo - è data anche dal forte rischio che i predoni della storia (le cui tracce sono state già rinvenute) possano saccheggiare e deturpare un territorio di così grande valenza archeologica."