Area privata davanti alla "Soranno", trovare una soluzione

La richiesta dei consiglieri Varrese e Lorusso

martedì 23 novembre 2021 18.56
"Un vero e proprio percorso di guerra". Questa la definizione dei consiglieri Vincenzo Varrese e Ketty Lorusso dell'area antistante l'accesso alla scuola "Michele Soranno". Una vergogna che "va avanti da sempre", con lo spiazzo e la strada di accesso all'ingresso del plesso scolastico che alla minima intemperia diventano un vero e proprio pantano, con terreno disconnesso e rocce che affiorano dal suolo e che rappresentano un vero pericolo per bambini, genitori e personale scolastico.

Un problema che i due consiglieri comunali di minoranza hanno voluto ricordare al sindaco Valente, all'indomani della notizia di indebitamento dell'amministrazione comunale per la realizzazione della tribuna coperta allo stadio Stefano Vicino di Gravina. "Azione certamente meritoria, non solo perché adempie una "promessa" elettorale, ma soprattutto perché consente di far sentire l'amministrazione vicina alla squadra locale e alle vicende dello sport in generale, materia assai vituperata dalla politica in questa città" - dicono i due consiglieri di opposizione, che però non possono non ascoltare il grido di centinaia di genitori e operatori scolastici per il degrado che da sempre interessa l'area posta davanti all'istituto scolastico.

"Conosciamo le carte: sappiamo che l'area antistante è di privati. Tuttavia, ciò non toglie che una pubblica amministrazione debba, comunque, farsi carico della soluzione" - sottolineano i due consiglieri che ricordano come la V commissione - "si è ripetutamente confrontata col dirigente preposto, al solo fine di rispondere alle numerose e pressanti richieste di quanti, a vario titolo, gravitano in quella zona". Quali soluzioni potrebbe mettere in campo l'amministrazione comunale per risolvere il problema?

Varrese e Lorusso azzardano un suggerimento. "Sarebbe il tempo di considerare la possibilità di procedere all'esproprio di quell'area, comunque tipizzata attualmente a verde, dando così non solo dignità a quella scuola, ai bambini, ai genitori e agli operatori scolastici, ma ad un intero quartiere che rischia di esaurirsi in una disordinata sequenza di palazzi, senza polmoni di verde, di attività ricreative". Di qui l'invito rivolto al primo cittadino di farsi carico della questione e, nel caso, "far esprimere l'intero consiglio comunale su un ordine del giorno appositamente preparato".