Arrestato per scippo ed espulso dal Paese ha continuato a delinquere
Arrestato ad Altamura giovane spacciatore
mercoledì 13 aprile 2016
12.09
Era stato arrestato due anni fa dai Finanzieri della tenenza di Altamura poiché responsabile di uno scippo perpetrato ai danni di un'anziana signora di Gravina in Puglia ma nonostante il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti, il giovane albanese era rimasto in Italia e aveva continuato la sua attività delittuosa.
Almeno sino a l'altro giorno quando è finito nuovamente nella rete dei Finanziari che hanno scoperto una vera e propria "raffineria" per il confezionamento e lo stoccaggio di "eroina" all'interno di un'abitazione ubicata in prossimità della periferia cittadina, gestita da due albanesi.
Al proprio interno i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 3,5 chilogrammi di eroina purissima, 4,5 chilogrammi di sostanza da taglio, un frullatore utilizzato per la miscelazione dello stupefacente ed una pressa che serviva per l'impacchettamento dello stesso stupefacente.
E non è tutto.
Nella stessa abitazione sono state ritrovate anche armi illegalmente detenute tra cui una baionetta particolarmente affilata con una lama di ben 23 centimetri e 2 pistole Beretta perfettamente funzionanti, non censite nei sistemi di controllo italiani, complete del relativo munizionamento.
Le armi verranno sottoposte ad ulteriori accertamenti tesi a verificare un loro impiego nei recenti fatti di cronaca nera che hanno interessato il territorio murgiano.
Alla luce di quanto emerso, nei confronti del 40enne albanese, ritenuto essere il capo, nonché la mente, dell'organizzazione, l'Autorità Giudiziaria ha disposto l'arresto.
Per il più giovane dei due, invece, è stata ordinata la detenzione domiciliare in attesa del processo per direttissima.
Almeno sino a l'altro giorno quando è finito nuovamente nella rete dei Finanziari che hanno scoperto una vera e propria "raffineria" per il confezionamento e lo stoccaggio di "eroina" all'interno di un'abitazione ubicata in prossimità della periferia cittadina, gestita da due albanesi.
Al proprio interno i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 3,5 chilogrammi di eroina purissima, 4,5 chilogrammi di sostanza da taglio, un frullatore utilizzato per la miscelazione dello stupefacente ed una pressa che serviva per l'impacchettamento dello stesso stupefacente.
E non è tutto.
Nella stessa abitazione sono state ritrovate anche armi illegalmente detenute tra cui una baionetta particolarmente affilata con una lama di ben 23 centimetri e 2 pistole Beretta perfettamente funzionanti, non censite nei sistemi di controllo italiani, complete del relativo munizionamento.
Le armi verranno sottoposte ad ulteriori accertamenti tesi a verificare un loro impiego nei recenti fatti di cronaca nera che hanno interessato il territorio murgiano.
Alla luce di quanto emerso, nei confronti del 40enne albanese, ritenuto essere il capo, nonché la mente, dell'organizzazione, l'Autorità Giudiziaria ha disposto l'arresto.
Per il più giovane dei due, invece, è stata ordinata la detenzione domiciliare in attesa del processo per direttissima.