Arrestato un 51enne gravinese

L'accusa: l'aggressione in casa, di un parente e di un vicino. Una telefonata al 112 ha messo in fuga l'aggressore

lunedì 4 luglio 2011 16.42
Già noto alle forze dell'ordine, con le accuse di tentata rapina, lesioni personali e violazione di domicilio, il gravinese Michele Fusano è finito nuovamente in manette per essersi introdotto arbitrariamente in casa di una parente e di un vicino di quest'ultima, aggredendo entrambi e provocandogli lievi lesioni, guaribili in pochi giorni.

È accaduto la notte scorsa a Gravina in Puglia, dove una telefonata giunta al 112 ha fatto convergere una pattuglia in via Calata di San Giovani Battista. Ad attenderli vi era una donna, con i suoi due figli minori e un suo vicino, tutti aggrediti poco prima dall'uomo, dileguatosi alla notizia del loro arrivo.

In particolare l'aggressore, parente della donna, presentatosi a casa di quest'ultima per motivi non ancora chiari e non riuscendo ad entrarvi per il diniego espresso dalla medesima, raggiungeva comunque il suo fine, intrufolandosi attraverso il terrazzo di uno stabile attiguo in stato di abbandono. Giunto sul pianerottolo, tagliava con una tronchese il cavo dell'antenna tv riconducibile all'apparecchio della donna, così da costringerla ad aprirgli. Incurante della presenza dei bambini nel frattempo accorsi, lanciava contro di loro l'arnese, ferendo entrambi ad un piede e poi rivolgeva minacce alla donna. Nel contempo, attirato dalla confusione venutasi a creare per le scale, usciva di casa anche il vicino. Vistosi scoperto, l'aggressore, raccolta la tenaglia, s'introduceva nell'abitazione di quest'ultimo, pretendendo una birra dietro la minaccia dell'attrezzo. Al diniego ricevuto e all'invito ad uscire di casa rivoltogli dal proprietario, il 51 enne lo spintonava con forza, facendolo rotolare al suolo.

La telefonata ai Carabinieri fatta dalla donna ha messo in fuga il 51enne che è stato poi rintracciato nella propria abitazione. Tratto in arresto, l'uomo è stato poi associato al carcere di Bari, su disposizione impartita dalla Procura della Repubblica del capoluogo.