Arrestato un altro ladro di rame
Si tratta di un giovane incensurato gravinese
lunedì 17 ottobre 2011
20.10
Arrestato dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di
Gravina, nei pressi della borgata Murgetta, dopo una serie di peripizie
che ha costretto agenti e ladro a ricorrere alle cure dei medici del
pronto soccorso del locale ospedale per le ferite riportate nel corso
dell'inseguimento, un ragazzo un ragazzo incensurato di 18 anni, F.P., figlio di un noto pregiudicato del posto.
Ad avvertire la polizia che in contrada Torre, ad un paio di chilometri dal centro abitato, un po' di persone stavano caricando dei cavi telefonici tagliati dalle linea appena ripristinata dalla Telecom dopo l'ennesimo furto, è stata una guardia giurata che, nel frattempo, si era messa anche ad inseguire il quod, il motociclo utilizzato per le escursioni nei boschi, sul quale avevano trovato posto tre persone per allontanarsi.
Nel frattempo la pattuglia della polizia ostruiva l'accesso dalla provinciale 202 alla stradina che obbligatoriamente avrebbero utilizzata i malviventi per far perdere le proprie tracce dopo aver nascosto il furgone, da recuperare successivamente. Chi stava alla guida, pur di evitare il blocco, ha rischiato di investire i poliziotti (uno si è buttato nella cunetta), per imboccare la strada della Murgetta.
Ma qui ha perso il controllo del mezzo, sbattendo contro un muretto a secco, con i tre occupando sbalzati a terra, ma in condizioni tali da poter scappare. I poliziotti hanno inseguito uno,. F.P. appunto, acciuffandolo dopo una lunga corsa nei campi. Successivamente la polizia ha recuperato il furgone, occultato nella folta vegetazione presente in questa contrada di Gravina, già carico di 400 metri di cavi del tipo millefili che ha sostituito i vecchi cavi, ma tagliuzzati a due metri l'uno di lunghezza, per rendere più agevole il trasporto e la successiva estrazione del rame.
Tutto sequestrato, mentre il malvivente acciuffato è finito dietro le sbarre per furto aggravato in concorso con altri e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nel frattempo gli investigatori si sono messi alla ricerca dei complici, che dovrebbero essere almeno tre.
Ad avvertire la polizia che in contrada Torre, ad un paio di chilometri dal centro abitato, un po' di persone stavano caricando dei cavi telefonici tagliati dalle linea appena ripristinata dalla Telecom dopo l'ennesimo furto, è stata una guardia giurata che, nel frattempo, si era messa anche ad inseguire il quod, il motociclo utilizzato per le escursioni nei boschi, sul quale avevano trovato posto tre persone per allontanarsi.
Nel frattempo la pattuglia della polizia ostruiva l'accesso dalla provinciale 202 alla stradina che obbligatoriamente avrebbero utilizzata i malviventi per far perdere le proprie tracce dopo aver nascosto il furgone, da recuperare successivamente. Chi stava alla guida, pur di evitare il blocco, ha rischiato di investire i poliziotti (uno si è buttato nella cunetta), per imboccare la strada della Murgetta.
Ma qui ha perso il controllo del mezzo, sbattendo contro un muretto a secco, con i tre occupando sbalzati a terra, ma in condizioni tali da poter scappare. I poliziotti hanno inseguito uno,. F.P. appunto, acciuffandolo dopo una lunga corsa nei campi. Successivamente la polizia ha recuperato il furgone, occultato nella folta vegetazione presente in questa contrada di Gravina, già carico di 400 metri di cavi del tipo millefili che ha sostituito i vecchi cavi, ma tagliuzzati a due metri l'uno di lunghezza, per rendere più agevole il trasporto e la successiva estrazione del rame.
Tutto sequestrato, mentre il malvivente acciuffato è finito dietro le sbarre per furto aggravato in concorso con altri e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nel frattempo gli investigatori si sono messi alla ricerca dei complici, che dovrebbero essere almeno tre.