Arriva Flò, la nuova bevanda a base di verdeca
L'ultima creatura dei produttori vitivinicoli gravinesi. Cinque i gusti creati esclusivamente per un pubblico giovane.
martedì 10 settembre 2013
09.00
Già nello slogan gli ideatori di Flò hanno puntato sulla caratteristica principale della bevanda: "Un mix tra sapori nostrani e drink moderni".
Flò (diminutivo di flower, traduzione in inglese del cognome dei produttori) è un prodotto a base di verdeca, un vino frizzante e molto leggero tipico della zona gravinese. Ma come è nata l'idea di rivisitare un sapore così antico da riproporre anche e soprattutto, ai palati più giovani? Ce lo spiega Raffaele Fiore, agricoltore ventisettenne: "L'idea è nata per gioco, abbiamo provato a proporla in fiera e abbiamo visto che è piaciuta". Dopo il plauso del pubblico, Fiore ha pensato di perfezionare la sua bevanda: "Non si tratta propriamente di verdeca". E quando cerchiamo di scoprire di cosa si tratti, sorride e spiega che, un pò come è accaduto per la coca-cola pensiamo noi, non abbia intenzione di svelare la sua ricetta segreta: "Diciamo che è una sorta di verdeca modificata, alla quale abbiamo aggiunto degli ingredienti tutti naturali, tra cui ad esempio la frutta. Abbiamo elaborato cinque gusti: pesca, melone, mango, cocco e lime con aggiunta di menta".
Nelle vene di Raffaele scorre vino da generazioni: "Siamo agricoltori da sempre, i miei avi lo erano e mio nonno e mio padre lo sono, sono stati loro a trasmettermi questa passione, stiamo creando anche una piccola cantina. Io ci ho messo del mio creando Flò, ognuno di noi ha i suoi sogni, ma non si sa mai". Con i piedi ben ancorati alla sua amata terra, un pò come le radici dei suoi alberi di vite, il giovane imprenditore sta pubblicizzando il suo drink, organizzando delle serate itineranti, presso alcuni bar gravinesi: "Siamo propensi a far conoscere Flò a tutti i giovani gravinesi, perchè direi che è più che altro una bevanda fatta per un pubblico giovane, sto organizzando delle serate, abbiamo visto che il prodotto piace, ma per adesso pensiamo a farci conoscere a casa nostra. Ci piacerebbe proporla anche in tutta la Puglia magari, ma non sappiamo però come potrebbero prenderla fuori".
Intanto sognare non costa nulla, provare a realizzare i propri sogni diventa un obbligo soprattutto se, in tempi di recessione, c'è ancora qualcuno che si rimbocca le maniche per crearsi un'opportunità per il futuro.
Flò (diminutivo di flower, traduzione in inglese del cognome dei produttori) è un prodotto a base di verdeca, un vino frizzante e molto leggero tipico della zona gravinese. Ma come è nata l'idea di rivisitare un sapore così antico da riproporre anche e soprattutto, ai palati più giovani? Ce lo spiega Raffaele Fiore, agricoltore ventisettenne: "L'idea è nata per gioco, abbiamo provato a proporla in fiera e abbiamo visto che è piaciuta". Dopo il plauso del pubblico, Fiore ha pensato di perfezionare la sua bevanda: "Non si tratta propriamente di verdeca". E quando cerchiamo di scoprire di cosa si tratti, sorride e spiega che, un pò come è accaduto per la coca-cola pensiamo noi, non abbia intenzione di svelare la sua ricetta segreta: "Diciamo che è una sorta di verdeca modificata, alla quale abbiamo aggiunto degli ingredienti tutti naturali, tra cui ad esempio la frutta. Abbiamo elaborato cinque gusti: pesca, melone, mango, cocco e lime con aggiunta di menta".
Nelle vene di Raffaele scorre vino da generazioni: "Siamo agricoltori da sempre, i miei avi lo erano e mio nonno e mio padre lo sono, sono stati loro a trasmettermi questa passione, stiamo creando anche una piccola cantina. Io ci ho messo del mio creando Flò, ognuno di noi ha i suoi sogni, ma non si sa mai". Con i piedi ben ancorati alla sua amata terra, un pò come le radici dei suoi alberi di vite, il giovane imprenditore sta pubblicizzando il suo drink, organizzando delle serate itineranti, presso alcuni bar gravinesi: "Siamo propensi a far conoscere Flò a tutti i giovani gravinesi, perchè direi che è più che altro una bevanda fatta per un pubblico giovane, sto organizzando delle serate, abbiamo visto che il prodotto piace, ma per adesso pensiamo a farci conoscere a casa nostra. Ci piacerebbe proporla anche in tutta la Puglia magari, ma non sappiamo però come potrebbero prenderla fuori".
Intanto sognare non costa nulla, provare a realizzare i propri sogni diventa un obbligo soprattutto se, in tempi di recessione, c'è ancora qualcuno che si rimbocca le maniche per crearsi un'opportunità per il futuro.