Ospedale della Murgia, arriva la Partoanalgesia
Parto indolore e gratuito in tutti i Punti Nascita ASL Bari
martedì 19 settembre 2023
9.59
Arriva la Partoanalgesia anche nell'Ospedale di Altamura e si completa così la rete della ASL Bari dedicata al parto senza dolore, gratuito e sicuro. Il servizio è infatti disponibile 24 ore al giorno in tutti i Punti Nascita ospedalieri: "Di Venere" e San Paolo di Bari, Monopoli, Corato e ora Altamura. Proprio nell'Ospedale della Murgia il servizio è a regime da ieri, dopo un periodo di messa a punto che ha già prodotto le prime 28 procedure, punto culminante di un processo di potenziamento e organizzazione che nell'ultimo anno ha consentito di affiancare ai servizi di Partoanalgesia attivi da tempo al Di Venere e a Monopoli, anche quelli del San Paolo prima e di Corato dopo.
Con numeri che testimoniano non solo l'efficacia del servizio ma anche e soprattutto il gradimento da parte delle partorienti. Nel 2022, infatti, sono stati 919 i parti in cui si è fatto ricorso alla partoanalgesia, con una percentuale del 31,2% rispetto a tutti i parti naturali effettuati; un dato che nel primo semestre del 2023, su 544 parti indolore, è salito ulteriormente sino al 38,4% con un trend di crescita che sta interessando tutti i Punti Nascita: al "Di Venere" più di un parto naturale su due avviene in partoanalgesia (53,3% nel primo semestre 2023); al San Paolo si è passati dal 13,1 al 35% ; Monopoli viaggia stabilmente sul 40%, mentre l'attività di Corato è cresciuta dal 4% del 2022 al 26,4% dei primi sei mesi del 2023.
E' il risultato della collaborazione tra il Dipartimento Gestione Avanzata del Rischio Riproduttivo e Gravidanze a Rischio, guidato dal dott. Paolo Volpe, e il Dipartimento di Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. Domenico Milella. Sono proprio gli anestesisti, in stretta collaborazione con ginecologi e ostetriche, a garantire a tutte le donne gravide che ne facciano richiesta la possibilità di accedere al parto indolore. La presa in carico della donna avviene generalmente sin dalla 36^ settimana a cura dei diversi Ambulatori per la Partoanalgesia, punto di facile accesso (tramite prenotazione, diretta o via CUP, con impegnativa del medico curante o dello specialista) in cui gli anestesisti visitano le gestanti acquisendo informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza, verificando che non sussistano eventuali controindicazioni.
«La partoanalgesia eseguita con tecnica spino-epidurale – spiega il dott. Milella - consente di controllare efficacemente il dolore del travaglio senza interferire sulla dinamica fisiologica del travaglio stesso e con un ottimale controllo del dolore. Il dolore del parto è probabilmente il dolore più intenso che la maggior parte delle donne sperimenta nel corso della vita e, per questo motivo, il servizio viene costruito attorno alle esigenze e alla fisiologia di ciascuna donna attraverso un percorso di accompagnamento che rende l'esperienza del parto pienamente naturale e non traumatica. La partoanalgesia è pertanto una tecnica che gli Ospedali della ASL Bari offrono in modo equo ed omogeneo a tutte le utenti che ne facciano richiesta».
La possibilità di partorire senza dolore, infine, oltre a completare l'offerta del Percorso Nascita e garantire un'attività sanitaria rientrante nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), quindi totalmente gratuita, influisce positivamente anche sulla riduzione dei tagli cesarei primari inappropriati.
Con numeri che testimoniano non solo l'efficacia del servizio ma anche e soprattutto il gradimento da parte delle partorienti. Nel 2022, infatti, sono stati 919 i parti in cui si è fatto ricorso alla partoanalgesia, con una percentuale del 31,2% rispetto a tutti i parti naturali effettuati; un dato che nel primo semestre del 2023, su 544 parti indolore, è salito ulteriormente sino al 38,4% con un trend di crescita che sta interessando tutti i Punti Nascita: al "Di Venere" più di un parto naturale su due avviene in partoanalgesia (53,3% nel primo semestre 2023); al San Paolo si è passati dal 13,1 al 35% ; Monopoli viaggia stabilmente sul 40%, mentre l'attività di Corato è cresciuta dal 4% del 2022 al 26,4% dei primi sei mesi del 2023.
E' il risultato della collaborazione tra il Dipartimento Gestione Avanzata del Rischio Riproduttivo e Gravidanze a Rischio, guidato dal dott. Paolo Volpe, e il Dipartimento di Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. Domenico Milella. Sono proprio gli anestesisti, in stretta collaborazione con ginecologi e ostetriche, a garantire a tutte le donne gravide che ne facciano richiesta la possibilità di accedere al parto indolore. La presa in carico della donna avviene generalmente sin dalla 36^ settimana a cura dei diversi Ambulatori per la Partoanalgesia, punto di facile accesso (tramite prenotazione, diretta o via CUP, con impegnativa del medico curante o dello specialista) in cui gli anestesisti visitano le gestanti acquisendo informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza, verificando che non sussistano eventuali controindicazioni.
«La partoanalgesia eseguita con tecnica spino-epidurale – spiega il dott. Milella - consente di controllare efficacemente il dolore del travaglio senza interferire sulla dinamica fisiologica del travaglio stesso e con un ottimale controllo del dolore. Il dolore del parto è probabilmente il dolore più intenso che la maggior parte delle donne sperimenta nel corso della vita e, per questo motivo, il servizio viene costruito attorno alle esigenze e alla fisiologia di ciascuna donna attraverso un percorso di accompagnamento che rende l'esperienza del parto pienamente naturale e non traumatica. La partoanalgesia è pertanto una tecnica che gli Ospedali della ASL Bari offrono in modo equo ed omogeneo a tutte le utenti che ne facciano richiesta».
La possibilità di partorire senza dolore, infine, oltre a completare l'offerta del Percorso Nascita e garantire un'attività sanitaria rientrante nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), quindi totalmente gratuita, influisce positivamente anche sulla riduzione dei tagli cesarei primari inappropriati.