Art 1, Il pasticcio della Fondazione E. P. Santomasi

Critica all’amministrazione sulle scelte fatte per l’ente morale

mercoledì 8 febbraio 2023
Sulle nomine del consiglio della Fondazione E.P. Santomasi questa amministrazione brancola nel buio. Un vero e proprio pasticcio all'insegna dell'improvvisazione. Lo scorso 28 novembre la maggioranza – senza indicare le specifiche attitudini – aveva eletto due nuovi consiglieri dell'ente morale: il Sig. Giuseppe Cappiello (in quota Civici per Fedele Lagreca) e la moglie dell'attuale presidente Nicola Cornacchia, Angela Pia Loizzo (in quota Gravina nel Cuore).

Dopo questo passaggio deciso caparbiamente e con una logica sconnessa da giustificazioni legate ai meriti accademici dei nominati, la maggioranza non è stata capace di chiarire quale sia l'attuale composizione del Consiglio della Fondazione. Manca chiarezza sull'avvenuta decadenza dei vecchi consiglieri e sulla validità dei nuovi eletti, atteso che la stessa Sig.ra Loizzo pare abbia rassegnato le dimissioni. Le nomine, avvenute nello scorso Consiglio Comunale, sono state effettuate in un quadro procedurale che difetta di regole certe: lo statuto della Fondazione – ormai anacronistico – dovrebbe essere rivisto e aggiornato.

Noi di Articolo Uno Gravina chiediamo che si sbrogli quanto prima la matassa perché c'è il rischio concreto di commissariamento della Fondazione E. P. Santomasi, addirittura con una imposizione dall'alto. Alla luce dell'esclusione del territorio di Gravina lungo il tracciato della Via Appia riteniamo che la Fondazione poteva da tempo assumere un ruolo propositivo sulla vicenda, non lasciandoci sfuggire quest'ulteriore possibilità. Purtroppo la notizia è figlia del disinteresse da parte della politica e per questo le dimissioni dell'assessore alla Cultura, nonché Sindaco Fedele Lagreca, sarebbero un gesto di responsabilità. La Fondazione dovrebbe rappresentare al meglio i valori culturali del nostro territorio, farsi protagonista di una comunità che ha moltissimo da raccontare, millenni di storia e valori imprescindibili come il suo glorioso passato. Infine chiediamo che non si faccia il consueto gioco di accontentare i soliti amici e di aggirare norme e procedure di buon senso per esaudire le richieste personali di qualche consigliere. Lo chiediamo per il buon nome della Fondazione e per il rispetto della volontà testamentaria del Barone Ettore Pomarici Santomasi.