Articolo Uno: nuova verifica nella maggioranza
Dopo le richieste dei Popolari con Emiliano a Valente
martedì 8 giugno 2021
12.00
Alla vigilia del consiglio comunale per l'approvazione del bilancio ci sono nuovamente delle fibrillazioni nella maggioranza che appoggia il sindaco Valente. Una situazione che porta Articolo uno di Gravina a porre alcuni quesiti e a fare delle considerazioni riportate nella nota che di seguito pubblichiamo integralmente.
Apprendiamo di un documento politico firmato da parte di alcuni consiglieri di maggioranza e rivolto al sindaco Alesio Valente che chiede "un'immediata verifica politica con contestuale azzeramento delle cariche istituzionali". Già il fatto che questa richiesta di azzeramento viene da un gruppo della maggioranza (o meglio da un sottogruppo di maggioranza) ci lascia abbastanza perplessi, ma ancor di più sorpresi perché questa amministrazione va verso la fine del suo mandato e "rimescolare" le carte ora ci sembra irragionevole. Nel documento sottoscritto da buona parte del neo costituito gruppo "Popolari con Emiliano" non compare la firma del consigliere Gino Lorusso che a suo tempo, insieme all'assessore in quota Claudia Stimola, furono i veri promotori dell'iniziativa politica, addirittura si dissero "pronti a questa sfida e certi di poter contare sulla forza e il supporto dell'assessore Stea" (sic). Potrebbe essere una "scissione a freddo" strategica?
Noi di Articolo Uno Gravina abbiamo provato ad immaginare le ragioni di questa richiesta, ma non abbiamo trovato una risposta logica. Una missiva abbastanza irrazionale che non ha nessun fondamento politico se non le solite richieste di visibilità, di cambio nomi in giunta e di una serie di logiche che a noi davvero sfuggono. Tra l'altro vorremmo sapere cosa hanno fatto sino ad oggi questi consiglieri per il "bene della città" e quali proposte politiche hanno proposto per migliorare la nostra comunità in termini di idee e progetti? Forse sfugge ai più, sperando che non sfugga al sindaco, che queste richieste cosi formalizzate appaiono di tipo "personalistico" e non l'espressione di forze politiche di maggioranza, il che pone l'accento sull'attuale modo di fare la politica in questo paese: singoli consiglieri che pur definendosi "eletti dal popolo" si comportano come "cani sciolti" e non rappresentano né il popolo, né tanto meno i partiti in cui erano stati eletti.
In questo quadro poco chiaro ci chiediamo come si giunge a fine mandato? Quale classe dirigente è chiamata a condurre la città tra un anno? Chi saprà proporre una nuova visione politica e chi potrà ricostituire il livello culturale e politico della nostra città? Noi chiediamo con urgenza una nuova riconoscibilità politica che possa mettere da parte tutte queste strane forme di trasformismo ormai non più apprezzate dalla maggior parte della gente per bene. In tal senso vorremmo rivolgere un appello ai cittadini affinché possano distinguere e riconoscere la politica seria che guardi solo gli interessati generali e non alle singole richieste personali.Come partito, noi di Articolo Uno, abbiamo sempre sollecitato temi generali per questa amministrazione senza mai dimenticare di esprimere le nostre opinioni, i nostri valori e pure la nostra contrarietà. Siamo persone libere per cui non siamo e non saremo mai servili a nessuno ma con altrettanta chiarezza giudichiamo inopportuna questa missiva per una lunga serie di motivi a cominciare dal fatto che il "fine mandato" non equivale al "raccogliere i ferri" ma è il tempo per programmare il futuro e lasciare ai posteri idee, progetti e nuove opportunità di sviluppo. Non è tempo per ripensare ad un cronoprogramma. È il tempo di programmare il futuro di Gravina insieme al futuro della sinistra cittadina. Quella vera!
Apprendiamo di un documento politico firmato da parte di alcuni consiglieri di maggioranza e rivolto al sindaco Alesio Valente che chiede "un'immediata verifica politica con contestuale azzeramento delle cariche istituzionali". Già il fatto che questa richiesta di azzeramento viene da un gruppo della maggioranza (o meglio da un sottogruppo di maggioranza) ci lascia abbastanza perplessi, ma ancor di più sorpresi perché questa amministrazione va verso la fine del suo mandato e "rimescolare" le carte ora ci sembra irragionevole. Nel documento sottoscritto da buona parte del neo costituito gruppo "Popolari con Emiliano" non compare la firma del consigliere Gino Lorusso che a suo tempo, insieme all'assessore in quota Claudia Stimola, furono i veri promotori dell'iniziativa politica, addirittura si dissero "pronti a questa sfida e certi di poter contare sulla forza e il supporto dell'assessore Stea" (sic). Potrebbe essere una "scissione a freddo" strategica?
Noi di Articolo Uno Gravina abbiamo provato ad immaginare le ragioni di questa richiesta, ma non abbiamo trovato una risposta logica. Una missiva abbastanza irrazionale che non ha nessun fondamento politico se non le solite richieste di visibilità, di cambio nomi in giunta e di una serie di logiche che a noi davvero sfuggono. Tra l'altro vorremmo sapere cosa hanno fatto sino ad oggi questi consiglieri per il "bene della città" e quali proposte politiche hanno proposto per migliorare la nostra comunità in termini di idee e progetti? Forse sfugge ai più, sperando che non sfugga al sindaco, che queste richieste cosi formalizzate appaiono di tipo "personalistico" e non l'espressione di forze politiche di maggioranza, il che pone l'accento sull'attuale modo di fare la politica in questo paese: singoli consiglieri che pur definendosi "eletti dal popolo" si comportano come "cani sciolti" e non rappresentano né il popolo, né tanto meno i partiti in cui erano stati eletti.
In questo quadro poco chiaro ci chiediamo come si giunge a fine mandato? Quale classe dirigente è chiamata a condurre la città tra un anno? Chi saprà proporre una nuova visione politica e chi potrà ricostituire il livello culturale e politico della nostra città? Noi chiediamo con urgenza una nuova riconoscibilità politica che possa mettere da parte tutte queste strane forme di trasformismo ormai non più apprezzate dalla maggior parte della gente per bene. In tal senso vorremmo rivolgere un appello ai cittadini affinché possano distinguere e riconoscere la politica seria che guardi solo gli interessati generali e non alle singole richieste personali.Come partito, noi di Articolo Uno, abbiamo sempre sollecitato temi generali per questa amministrazione senza mai dimenticare di esprimere le nostre opinioni, i nostri valori e pure la nostra contrarietà. Siamo persone libere per cui non siamo e non saremo mai servili a nessuno ma con altrettanta chiarezza giudichiamo inopportuna questa missiva per una lunga serie di motivi a cominciare dal fatto che il "fine mandato" non equivale al "raccogliere i ferri" ma è il tempo per programmare il futuro e lasciare ai posteri idee, progetti e nuove opportunità di sviluppo. Non è tempo per ripensare ad un cronoprogramma. È il tempo di programmare il futuro di Gravina insieme al futuro della sinistra cittadina. Quella vera!