Assaltò un supermercato, arrestato un polacco

Decisiva un'impronta digitale lasciata sulla pistola

sabato 2 luglio 2011
Il 10 maggio dello scorso anno assaltò un supermercato a Gravina portandosi via un bottino da 1.500 euro, oltre a 700 euro in buoni pasto, ma è stato tradito da un'impronta digitale rilevata sul caricatore dell'arma che abbandonò nel negozio ed è stato arrestato. Si tratta di Kamil Grzegorz Kubas, un 20enne polacco domiciliato a Corato, già noto alle forze dell'ordine, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per rapina aggravata in concorso e furto aggravato in concorso.
Quella sera, due individui, armati di pistola, travisati da maschere di carnevale e con il capo coperto dai cappucci delle felpe indossate, entrati nel supermercato puntarono l'arma contro la cassiera, intimandole la consegna del denaro. Al rifiuto opposto dalla donna, uno dei due appoggiò la rivoltella sul banco della cassa e, una volta scardinato il cassetto, s'impossessò del contenuto, per poi dileguarsi velocemente, uno inforcando un ciclomotore e l'altro a piedi, seguendo una diversa direzione.

Il sopralluogo effettuato dai Carabinieri della locale Stazione intervenuti sul posto permise di rinvenire l'arma, rivelatasi una pistola giocattolo, sequestrata e poi affidata ai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari per i successivi accertamenti tecnici. L'esame della medesima, infatti, risulterà determinante, atteso che sul caricatore verrà "isolata" un'impronta digitale appartenente al pollice della mano sinistra del giovane polacco.
Il giorno successivo alla rapina, inoltre, fu rinvenuto, abbandonato in via Michelangelo, il ciclomotore utilizzato da uno dei due per la fuga. Il mezzo, una Vespa Piaggio, oltre ad essere riconosciuto dalla vittima, risultò essere il provento di un furto perpetrato nella stesso centro alcune ore prima dell'assalto: gli operanti riscontrarono la rottura della serratura dell'accensione.
Il quadro probatorio presentato dagli investigatori dell'Arma locale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, integrato anche dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni, ha permesso al Gip del Tribunale del capoluogo di emettere il provvedimento cautelare notificato ieri mattina direttamente nel carcere di Trani, ove lo straniero era già detenuto per altra causa.
Sono invece tuttora in corso accertamenti volti all'identificazione del complice.