Assembramenti alle Poste, allarme del consigliere Simone
Dito puntato sulle disposizioni
martedì 26 gennaio 2021
16.20
Assembramenti all'uscita degli uffici postali di Via De Gasperi: una situazione che si ripete sistematicamente, quasi tutti i giorni, a cui dover porre rimedio, soprattutto se poi le responsabilità sono da attribuirsi agli erogatori del servizio. Questo il parere del consigliere comunale di Primavera Popolare Ezio Simone, diretto protagonista e testimone della situazione, non certo edificante, venutasi a creare nelle vicinanze dell'ingresso della sede centrale di Poste Italiane a Gravina.
Una situazione di assembramento, con persone accalcate, che non è una novità, ma che nella circostanza - come lamenta il consigliere comunale - è stata determinata dal blocco dei numeri taglia-coda da parte della direzione dell'ufficio. Il consigliere comunale, "in disaccordo con la insensata e scellerata scelta", ha chiesto spiegazioni ai dipendenti che hanno giustificato il loro operato, con l'obbligo di rispettare delle regole che "arrivano dall'alto".
"Ritengo assolutamente inconcepibile che vi siano luoghi in cui lo stazionamento, pericoloso per la sicurezza della nostra comunità, sia invece la obbligatoria conseguenza di ingiustificabili azioni prive di ogni logica"- conclude il consigliere comunale, apparso determinato a voler andare fino in fondo alla faccenda.
Una situazione di assembramento, con persone accalcate, che non è una novità, ma che nella circostanza - come lamenta il consigliere comunale - è stata determinata dal blocco dei numeri taglia-coda da parte della direzione dell'ufficio. Il consigliere comunale, "in disaccordo con la insensata e scellerata scelta", ha chiesto spiegazioni ai dipendenti che hanno giustificato il loro operato, con l'obbligo di rispettare delle regole che "arrivano dall'alto".
"Ritengo assolutamente inconcepibile che vi siano luoghi in cui lo stazionamento, pericoloso per la sicurezza della nostra comunità, sia invece la obbligatoria conseguenza di ingiustificabili azioni prive di ogni logica"- conclude il consigliere comunale, apparso determinato a voler andare fino in fondo alla faccenda.