Assunzioni per braccianti agricoli
Saranno impiegati presso il vivaio forestale.
lunedì 23 dicembre 2013
09.13
Nuove assunzioni per i braccianti agricoli gravinesi che saranno impiegati nel vivaio forestale "San Nicola La Macchia".
Entrando nel merito della questione, nella delibera fresca di approvazione, è spiegato che i braccianti selezionati per titolo (è prevista dunque una valutazione per competenze specifiche richieste, comprovate da atti ufficiali), saranno impiegati nella semina, nella coltivazione e, nel reinserimento in natura di alcune varietà di alberi e arbusti.
Il vivaio forestale difatti, è diventato la nursery non solo del Sic Difesa Grande, ma anche del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Patrimonio comunale dal 2003, dopo la dismissione della Regione Puglia, l'area di "San Nicola La Macchia" è stata riqualificata con l'ammodernamento degli impianti ma, soprattutto, adibita a vivaio per circa la metà della sua superficie. Nel 2011 inoltre, è stato oggetto di una deliberazione commissariale che l'Ente Parco ha trasmesso al Comune gravinese, assegnando complessivamente 75.000 euro per la gestione delle aree boschive e per l'allestimento di aree di sosta attrezzate per veicoli e camper. Al fine di utilizzare questo contributo, il servizio Ambiente, Agricoltura e Politiche Comunitarie ha redatto ad hoc, un progetto di intervento per incrementare e salvaguardare la biodiversità proprio nel "Parco Nazionale dell'Alta Murgia". Tale piano, denominato "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di alcune specie arboree ed arbustive autoctone", prevede la raccolta del seme, la semina all'interno del vivaio comunale e l'allevamento delle piantine di specie arboree ed arbustive autoctone da reinserimento in natura, per il quale sono stati stanziati complessivamente 81.992,75 euro, finanziato per 75.000 euro dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia e per 6.992,75 euro da bilancio comunale.
E proprio qui saranno prodotte "almeno 12 mila piante, nel triennio 2013-2015, da mettere poi a disposizione del Parco per esigenze di rinfoltimento e rimboschimentoe per fronte e avere e proprie esigenze di produzione vivaistica".
Entrando nel merito della questione, nella delibera fresca di approvazione, è spiegato che i braccianti selezionati per titolo (è prevista dunque una valutazione per competenze specifiche richieste, comprovate da atti ufficiali), saranno impiegati nella semina, nella coltivazione e, nel reinserimento in natura di alcune varietà di alberi e arbusti.
Il vivaio forestale difatti, è diventato la nursery non solo del Sic Difesa Grande, ma anche del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Patrimonio comunale dal 2003, dopo la dismissione della Regione Puglia, l'area di "San Nicola La Macchia" è stata riqualificata con l'ammodernamento degli impianti ma, soprattutto, adibita a vivaio per circa la metà della sua superficie. Nel 2011 inoltre, è stato oggetto di una deliberazione commissariale che l'Ente Parco ha trasmesso al Comune gravinese, assegnando complessivamente 75.000 euro per la gestione delle aree boschive e per l'allestimento di aree di sosta attrezzate per veicoli e camper. Al fine di utilizzare questo contributo, il servizio Ambiente, Agricoltura e Politiche Comunitarie ha redatto ad hoc, un progetto di intervento per incrementare e salvaguardare la biodiversità proprio nel "Parco Nazionale dell'Alta Murgia". Tale piano, denominato "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di alcune specie arboree ed arbustive autoctone", prevede la raccolta del seme, la semina all'interno del vivaio comunale e l'allevamento delle piantine di specie arboree ed arbustive autoctone da reinserimento in natura, per il quale sono stati stanziati complessivamente 81.992,75 euro, finanziato per 75.000 euro dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia e per 6.992,75 euro da bilancio comunale.
E proprio qui saranno prodotte "almeno 12 mila piante, nel triennio 2013-2015, da mettere poi a disposizione del Parco per esigenze di rinfoltimento e rimboschimentoe per fronte e avere e proprie esigenze di produzione vivaistica".