Atti vandalici e furti nelle scuole
Quattro 16-enni che frequentano Liceo Scientifico. Fondamentale la collaborazione della gente
giovedì 19 agosto 2010
16.53
La refurtiva è di scarso valore e forse nemmeno commerciabile. Il reato, però, c'è. E, probabilmente, c'è anche la recidività, se i tasselli messi insieme dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Gravina che stanno conducendo le indagini, dovessero combaciare con i dati raccolti in occasione dei furti che ci sono stati ai danni delle scuole. L'ultimo furto martedì pomeriggio ai danni del plesso "Soranno", ubicato nel quartiere periferico dell'Epitaffio che già nel passato ha conosciuto furti e atti vandalici, con notevoli danni economici.
Erano le 17.20 quando un docente della scuola chiama la Polizia per segnalare la presenza di una finestra rotta. Mentre alle 16, quando aveva perlustrato l'edificio era risultato tutto a posto. Arrivati sul posto, i poliziotti si rendevano subito conto che qualcuno aveva visitato la scuola e portato via qualcosa. Ma cosa? L'insegnante non era in condizione di elencare il materiale sottratto. Certamente del materiale didattico anche perché, per terra, nei corridoi, c'erano fogli e gessetti: materiale didattico di poco valore e forse anche difficile da vendere. Saranno alcune persone che abitano vicino alla scuola a dire alla polizia che avevano visto scappare alcuni ragazzi con in mano una cassetta, descrivendo con dovizia di particolare il loro abbigliamento. Poco distante, a ridosso della linea ferroviaria, le pattuglie della polizia localizzavano una dozzina di ragazzi rispondenti alla descrizione fornita dai testimoni, che si davano subito alla fuga. Quelli bloccati, però, hanno permesso di individuare gli autori materiali del furto, quattro 16-enni che frequentano il locale Liceo scientifico e, a quanto pare, sono ritenuti piuttosto "terribili".
Questo, secondo gli inquirenti, potrebbe far pensare ad una banda che si dedica esclusivamente a rubare nelle scuole o comunque a portare a termine atti vandalici ai danni di strutture scolastiche. Come, per esempio, un mese fa il furto di monetine dai distributori automatici installati nei locali del Liceo, oppure quello di materiale didattico sottratto negli altri edifici scolastici di Gravina, che sono una ventina. La refurtiva (gessetti e plastilina: poca cosa) di martedì pomeriggio è stata recuperata sotto le pietre che separano i binari ferroviari, dove i ladri avevano tentato di nascondere. Insieme alla refurtiva la polizia ha trovato anche dei guanti di lattice, utilizzati durante le operazioni di furto per non lasciare tracce.
A questo punto appare fondamentale la collaborazione della gente. Collaborazione che noi sollecitiamo, dice la dirigente del Commissariato di P.S. di Gravina, Laura Bruno.
Erano le 17.20 quando un docente della scuola chiama la Polizia per segnalare la presenza di una finestra rotta. Mentre alle 16, quando aveva perlustrato l'edificio era risultato tutto a posto. Arrivati sul posto, i poliziotti si rendevano subito conto che qualcuno aveva visitato la scuola e portato via qualcosa. Ma cosa? L'insegnante non era in condizione di elencare il materiale sottratto. Certamente del materiale didattico anche perché, per terra, nei corridoi, c'erano fogli e gessetti: materiale didattico di poco valore e forse anche difficile da vendere. Saranno alcune persone che abitano vicino alla scuola a dire alla polizia che avevano visto scappare alcuni ragazzi con in mano una cassetta, descrivendo con dovizia di particolare il loro abbigliamento. Poco distante, a ridosso della linea ferroviaria, le pattuglie della polizia localizzavano una dozzina di ragazzi rispondenti alla descrizione fornita dai testimoni, che si davano subito alla fuga. Quelli bloccati, però, hanno permesso di individuare gli autori materiali del furto, quattro 16-enni che frequentano il locale Liceo scientifico e, a quanto pare, sono ritenuti piuttosto "terribili".
Questo, secondo gli inquirenti, potrebbe far pensare ad una banda che si dedica esclusivamente a rubare nelle scuole o comunque a portare a termine atti vandalici ai danni di strutture scolastiche. Come, per esempio, un mese fa il furto di monetine dai distributori automatici installati nei locali del Liceo, oppure quello di materiale didattico sottratto negli altri edifici scolastici di Gravina, che sono una ventina. La refurtiva (gessetti e plastilina: poca cosa) di martedì pomeriggio è stata recuperata sotto le pietre che separano i binari ferroviari, dove i ladri avevano tentato di nascondere. Insieme alla refurtiva la polizia ha trovato anche dei guanti di lattice, utilizzati durante le operazioni di furto per non lasciare tracce.
A questo punto appare fondamentale la collaborazione della gente. Collaborazione che noi sollecitiamo, dice la dirigente del Commissariato di P.S. di Gravina, Laura Bruno.