Riecco i cinghiali, si ripete il fenomeno dei danni all'agricoltura
Segnalate numerose incursioni
martedì 26 maggio 2020
09.30
I cinghiali, ma anche altri animali selvatici, continuano a scorrazzare indisturbati per le campagne, aggravando una situazione già estremamente difficile a causa del coronavirus. Un fenomeno acuito dalla riduzione degli spostamenti e del numero di veicoli circolanti sulle strade nel periodo del lockdown, che di fatto ha assicurato alla fauna selvatica maggiore libertà di girovagare indisturbata.
Questa la denuncia da parte di Coldiretti Puglia, che intende sollecitare gli organi preposti ad intervenire per arginare il fenomeno. Episodi che riguardano un po' tutta la regione, ma in particolare le zone garganiche e l'Alta Murgia, dove i pericoli per gli automobilisti sono quotidiani e i danni all'agricoltura sono ingenti. Nell'Alta Murgia si sperava in una riduzione della popolazione del cinghiale ma con le colture primaverili sono ricomparsi i branchi. Inoltre, con la sospensione delle catture, l'animale ha continuato a riprodursi.
Si calcola secondo le stime di Coldiretti che in Puglia la fauna selvatica causa circa 13 milioni di euro di danni per le aziende agricole. "Per questo sono necessarie misure di contenimento urgenti" -tuona il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Anche perché la misura è colma per gli imprenditori agricoli che altrimenti "saranno costretti a passare dalle parole ai fatti"- avverte Muraglia, sottolineando come "i numeri la dicono lunga sulla necessità di alzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone". Insomma- conclude il presidente di Coldiretti Puglia- "non c'è tempo più tempo da perdere, perché gli agricoltori sono allo stremo".
Questa la denuncia da parte di Coldiretti Puglia, che intende sollecitare gli organi preposti ad intervenire per arginare il fenomeno. Episodi che riguardano un po' tutta la regione, ma in particolare le zone garganiche e l'Alta Murgia, dove i pericoli per gli automobilisti sono quotidiani e i danni all'agricoltura sono ingenti. Nell'Alta Murgia si sperava in una riduzione della popolazione del cinghiale ma con le colture primaverili sono ricomparsi i branchi. Inoltre, con la sospensione delle catture, l'animale ha continuato a riprodursi.
Si calcola secondo le stime di Coldiretti che in Puglia la fauna selvatica causa circa 13 milioni di euro di danni per le aziende agricole. "Per questo sono necessarie misure di contenimento urgenti" -tuona il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Anche perché la misura è colma per gli imprenditori agricoli che altrimenti "saranno costretti a passare dalle parole ai fatti"- avverte Muraglia, sottolineando come "i numeri la dicono lunga sulla necessità di alzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone". Insomma- conclude il presidente di Coldiretti Puglia- "non c'è tempo più tempo da perdere, perché gli agricoltori sono allo stremo".