Aumento Tari, critiche da maggioranza e opposizioni
Giudizi negativi da Valente e Conca e dal consigliere di maggioranza Calculli
lunedì 5 giugno 2023
Attacco da fuoco amico e non solo per l'assessore Vicino che ha dovuto presentare il provvedimento che aumenta le tariffe della Tari, tassa sui rifiuti. Alla dura critica del consigliere di maggioranza Paolo Calculli al provvedimento licenziato dalla giunta comunale, si sono aggiunte anche le critiche di Maria Conca dei Cittadini Gravinesi e di Alesio Valente del Pd.
"Sostanzialmente non cambia nulla rispetto allo scorso anno: anche per quest'anno non ci sono aumenti". Queste erano state le parole con cui l'assessore aveva presentato il provvedimento all'aula consiliare chiamata ad avvallare le tariffe della tassa sui rifiuti. "Negli ultimi anni ci sono stati piccoli adeguamenti dovuti all'aumento dei costi di conferimento ed altre piccole spese"- aveva spiegato Vicino, sottolineando come nel 2020 e 2021 si era riusciti a mantenere invariati i costi grazie agli aiuti di Stato.
Parole che non hanno convinto l'ex sindaco Valente.
"Ci sono degli aumenti- ha ribadito il consigliere di minoranza che non condivide l'impostazione con cui ha agito l'amministrazione comunale. "Non vedo nessuna politica. Si divide pedissequamente su tutti, senza tenere conto dei casi particolari come le famiglie numerose e bisognose o chi vive da solo e produce meno rifiuti. L'aumento viene spalmato in maniera matematica su tutti gli utenti. Sarebbe stato necessario andare incontro a chi vive in difficoltà. Si poteva fare meglio" -ha detto Valente.
"C'è una oscillazione di aumento dai 4 ai 20 euro" –ha fatto notare Maria Conca che ha aggiunto alcuni dati. "Le botteghe sono quelle che pagano più degli ipermercati e dei capannoni industriali. "I banchi del mercato di generi alimentari pagano 3000 euro di Tari". Ecco perché – secondo la consigliera di minoranza- bisognerebbe agire da subito per cambiare. E' necessario agevolare i piccoli negozi e il commercio storico, facendo pagare di più gli ipermercati che creano un peso maggiore sulla catena della differenziata- è il pensiero della consigliera dei Cittadini Gravinesi.
Ancora più duro nei confronti dell'assessore Vicino è stato il consigliere Paolo Calculli. "Mi aspettavo una relazione migliore" - afferma Calculli, che nella passata legislatura è stato titolare della delega sulla differenziata. "Ha avuto 10 mesi per agire e migliorare la tabella che io stesso ho fatto" - attacca Calculli, che ricorda come uno dei capisaldi del programma Lagreca sia proprio legato alla diminuzione delle tasse.
"Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a mantenere fermi gli aumenti grazie ai soldi dello Stato. Questi soldi avuti dallo stato gli abbiamo impiegati per non alzare le tasse" - ricorda Calculli, evidenziando come adesso nel 2023 si torna indietro, alla situazione del 2018. "Allora cosa facciamo a fare la differenziata? Hanno ragione i cittadini a lamentarsi, tanto vale tornare a prima, a quando c'erano i cassonetti per strada. E dobbiamo dargli ragione. In questi anni abbiamo perso punti nella raccolta. I rifiuti vengono smaltiti in modo misto e quando finiscono al recupero vengono pagati di meno. Sono cose che vado ripetendo da tempo. Non dobbiamo immaginare, dobbiamo agire- dice Calculli parafrasando le parole dell'assessore Vicino e poi aggiunge: "I cittadini non devono pagare di più e ci sono tutti i modi per farlo" -sono le accuse lanciate dall'esponente della maggioranza, che non condivide anche le modalità con cui si è agito nella circostanza.
"Avete deciso di portare questo punto in sette giorni, senza chiedere a nessuno se si poteva fare meglio. Andava chiesto a tutti: a maggioranza e minoranza. Arriviamo alle tariffe senza averne discusso con nessuno. Io mi trovo purtroppo a far parte di questa maggioranza. Non sono contento di questa azione fatta da questo assessorato" - sono le parole di Calculli che comunque, per spirito di parte ha deciso di "ingoiare rospi amari" e votare favorevolmente il provvedimento, accettando l'invito a collaborare lanciato dall'assessore Vicino per un miglioramento futuro.
"Sostanzialmente non cambia nulla rispetto allo scorso anno: anche per quest'anno non ci sono aumenti". Queste erano state le parole con cui l'assessore aveva presentato il provvedimento all'aula consiliare chiamata ad avvallare le tariffe della tassa sui rifiuti. "Negli ultimi anni ci sono stati piccoli adeguamenti dovuti all'aumento dei costi di conferimento ed altre piccole spese"- aveva spiegato Vicino, sottolineando come nel 2020 e 2021 si era riusciti a mantenere invariati i costi grazie agli aiuti di Stato.
Parole che non hanno convinto l'ex sindaco Valente.
"Ci sono degli aumenti- ha ribadito il consigliere di minoranza che non condivide l'impostazione con cui ha agito l'amministrazione comunale. "Non vedo nessuna politica. Si divide pedissequamente su tutti, senza tenere conto dei casi particolari come le famiglie numerose e bisognose o chi vive da solo e produce meno rifiuti. L'aumento viene spalmato in maniera matematica su tutti gli utenti. Sarebbe stato necessario andare incontro a chi vive in difficoltà. Si poteva fare meglio" -ha detto Valente.
"C'è una oscillazione di aumento dai 4 ai 20 euro" –ha fatto notare Maria Conca che ha aggiunto alcuni dati. "Le botteghe sono quelle che pagano più degli ipermercati e dei capannoni industriali. "I banchi del mercato di generi alimentari pagano 3000 euro di Tari". Ecco perché – secondo la consigliera di minoranza- bisognerebbe agire da subito per cambiare. E' necessario agevolare i piccoli negozi e il commercio storico, facendo pagare di più gli ipermercati che creano un peso maggiore sulla catena della differenziata- è il pensiero della consigliera dei Cittadini Gravinesi.
Ancora più duro nei confronti dell'assessore Vicino è stato il consigliere Paolo Calculli. "Mi aspettavo una relazione migliore" - afferma Calculli, che nella passata legislatura è stato titolare della delega sulla differenziata. "Ha avuto 10 mesi per agire e migliorare la tabella che io stesso ho fatto" - attacca Calculli, che ricorda come uno dei capisaldi del programma Lagreca sia proprio legato alla diminuzione delle tasse.
"Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a mantenere fermi gli aumenti grazie ai soldi dello Stato. Questi soldi avuti dallo stato gli abbiamo impiegati per non alzare le tasse" - ricorda Calculli, evidenziando come adesso nel 2023 si torna indietro, alla situazione del 2018. "Allora cosa facciamo a fare la differenziata? Hanno ragione i cittadini a lamentarsi, tanto vale tornare a prima, a quando c'erano i cassonetti per strada. E dobbiamo dargli ragione. In questi anni abbiamo perso punti nella raccolta. I rifiuti vengono smaltiti in modo misto e quando finiscono al recupero vengono pagati di meno. Sono cose che vado ripetendo da tempo. Non dobbiamo immaginare, dobbiamo agire- dice Calculli parafrasando le parole dell'assessore Vicino e poi aggiunge: "I cittadini non devono pagare di più e ci sono tutti i modi per farlo" -sono le accuse lanciate dall'esponente della maggioranza, che non condivide anche le modalità con cui si è agito nella circostanza.
"Avete deciso di portare questo punto in sette giorni, senza chiedere a nessuno se si poteva fare meglio. Andava chiesto a tutti: a maggioranza e minoranza. Arriviamo alle tariffe senza averne discusso con nessuno. Io mi trovo purtroppo a far parte di questa maggioranza. Non sono contento di questa azione fatta da questo assessorato" - sono le parole di Calculli che comunque, per spirito di parte ha deciso di "ingoiare rospi amari" e votare favorevolmente il provvedimento, accettando l'invito a collaborare lanciato dall'assessore Vicino per un miglioramento futuro.